Christopher Kinney
Christopher Kinney, noto Chris (Athens, 9 novembre 1988) è un bobbista statunitense. BiografiaNacque ad in Athens, nello Stato federato della Georgia; la nonna era giapponese. Iniziò la sua carriera agonistica nell'atletica leggera, specializzandosi nelle discipline veloci e negli ostacoli. Gareggiò per la Georgetown University. All'età di vent'anni si è trasferì in Giappone per correre con la squadra giapponese. Mentre si trovava nel Pese nipponico fu vittima di atti persecutori: subì telefonate persecutorie, il taglio degli pneumatici, la vandalizzazione dell'automobile con la scritta "FUCK" e termini dispregiativi come "homo ranna-" e "kuso gei" e dell'abitazione.[1] Il persecutore creò profili falsi su siti di appuntamenti gay e diede a sconosciuti mio numero telefono e indirizzo, scritte intimidatorie nei bagni del centro sportivo.[1] Dovette trasferirsi in una località sconosciuta per sfuggire.[1] Non ha mai scoperto il responsabile dello stalking.[1] Nel 2014 praticò per la prima volta il bob e nel 2015 passò alla disciplina in senso agonistico nel ruolo di frenatore, debuttando in Coppa Nordamericana a novembre. Esordì in Coppa del Mondo all'avvio della stagione 2016/17), il 2 dicembre 2016 a Whistler, piazzandosi al dodicesimo posto nella gara a due. Ha partecipato ai Giochi olimpici di Pyeongchang 2018, scopo che si era prefissato non appena decise di cimentarsi nel bob, classificandosi diciannovesimo nel bob a quattro con Nick Cunningham, Hakeem Abdul-Saboor e Samuel Michener. Ha inoltre preso parte a due edizioni dei campionati mondiali. Nel dettaglio i suoi risultati nelle prove iridate sono stati, nel bob a due: diciannovesimo a Whistler 2019; nel bob a quattro: diciassettesimo a Schönau am Königssee 2017 e undicesimo a Whistler 2019. In vista dei Giochi olimpici del 2018 venne incoraggiato da un compagno della nazionale statunitense LGBTQ a fare coming out e rendere pubblica la notizia della propria omosessualità con lo scopo di combattere le discriminazioni nel mondo dello sport, ma il timore di non essere accettato lo fermò.[1] Fece coming out con i compagni di squadra durante la manifestazione olimpica, baciando un ragazzo durante una festa.[1] Due anni più tardi si dichiarò pubblicamente, raccontando la propria storia in un articolo per Outsport.[1] PalmarèsCircuiti minoriCoppa Nordamericana
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