Chiesa di Santa Maria del Gesù (Modica)
La chiesa di Santa Maria del Gesù (1478-1481) e l'annesso convento (1478-1520) sorgono a Modica.[1] StoriaLe origini del complesso risalgono al 1478 quando i religiosi dell'Ordine dei frati minori osservanti si insediarono nel territorio restaurando un preesistente edificio francescano già presente almeno dal 1343, e grazie alla volontà e alla munificenza della contessa Giovanna Ximenes de Cabrera che finanziò l'opera, al fine di celebrarvi, nel gennaio del 1481, le nozze della propria figlia Anna con Fadrique Enrìquez, primo cugino del Re di Spagna Ferdinando il Cattolico. Nel 600' il complesso subì i danni dei terremoti del 1613 e del 1693 che determinarono interventi e modifiche allo stesso. Fino alla fine del seicento il complesso fu un importante luogo culturale, sede di studi di filosofia, teologia e di scrittura sacra; ospitò molti personaggi illustri dell spiritualità, tra i quali Placido Carrafa. Successivamente all'Unità d'Italia, nel 1866, le strutture furono espropriate alla chiesa e il complesso venne adibito a carcere fino ai primi anni 90' quando venne avviato il progetto di restauro [2]. A settembre 2010 la locale Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali ha annunciato la conclusione dei lavori di restauro, mentre la storica riapertura al pubblico, dopo 146 anni di inaccessibilità, si è avuta il 20 aprile 2011, tramite l'ingresso principale della chiesa, essendo stato reso autonomo l'accesso alla struttura penitenziaria. Dall'agosto 2016 la chiesa e il relativo chiostro sono nuovamente fruibili e aperti al pubblico.[3] La chiesaLa facciataCappella RivaIl luogo di culto si presta alla sepoltura di numerose famiglie nobili: Agliata, Carbonaro, Cicala, Riva, Rosso, Salonia, Scorfani, Spinola, Vassallo, Zacco. Cristoforo Riva, nobile d'origini milanesi, edifica una cappella dedicata a Sant'Anna. Commissiona a Bernardino Nigro la realizzazione di una pala d'altare con la raffigurazione di Sant'Anna, della Vergine Maria, di Gesù in grembo alla madre, di San Giovannino, con ai lati i dottori della chiesa Sant'Ambrogio, arcivescovo di Milano, Sant'Agostino, oltre ad altre immagini di santi negli affreschi parietali della stessa cappella, per la grande devozione del committente verso Sant'Anna e i santi milanesi. ConventoGià primitiva istituzione dell'Ordine francescano, le strutture furono ulteriormente perfezionate dai religiosi dell'Ordine dei frati minori osservanti. ChiostroIl complesso conserva uno splendido chiostro a due ordini in stile tardogotico, con colonne variamente decorate e ognuna diversa dall'altra. Si tratta di un unicum in tutta l'Italia meridionale, che ha esempi stilistici sopravviventi in Catalogna.[senza fonte] Ambiente addossato sul lato sinistro della chiesa, a pianta quadrata, portici con otto luci ciascuno, volte a crociera con nervature al livello inferiore, loggiati al piano superiore. Pavimentazione con mattonelle, pozzo centrale con arco in conci di pietra. Note
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