Chiesa di Santa Maria Nascente (Erba, Italia)
La chiesa di Santa Maria Nascente è una parrocchiale di Erba, in provincia di Como ed arcidiocesi di Milano[2][3]; fa parte del decanato di Erba. StoriaLa prima citazione di una chiesa ad Erba risale al XIII secolo ed è da ricercarsi nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero[4], in cui si legge che era filiale della pieve di Sant'Eufemia d'Incino[5]. Nel 1584 l'arcivescovo Carlo Borromeo decise di trasferire la sede della pieve nel centro storico del paese, allora detto Villincino[6], dopo aver scartato la possibilità di traslarla nella chiesa di Erba Alta[2]. La pieve fu poi restaurata nel 1590 dal momento che versava in una condizione di degrado; in questa occasione si provvide a risistemare il tetto e la torre campanaria[2]. Nella prima metà del XVIII secolo, per volere di don Antonio Meda, la chiesa venne ricostruita ruotando la pianta di 90 gradi; la consacrazione fu impartita il 13 giugno 1752 dall'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli in occasione della sua visita pastorale[2], durante la quale trovò che era sede della confraternita del Santissimo Sacramento e che aveva alle sue dirette dipendenze l'oratorio di Santa Marta[5]. La parrocchiale venne poi ampliata tra il 1839 e il 1848[2]; dalla relazione della visita pastorale del 1898 dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari si apprende che il numero dei fedeli era pari 2500 e che la prepositurale di Santa Maria Nascente, avente come filiali le chiese di Sant'Eufemia di Incino e di Santa Marta ad Erba Alta e gli oratori di San Rocco, dei Santi Filippo e Giacomo, della Presentazione e di Sant'Agnese, era sede della confraternita del Santissimo Sacramento[5]. Negli anni settanta del XX secolo la parrocchiale fu ingrandita con la costruzione di una nuova navata perpendicolare a quella settecentesca[4]; così, nel 1978 venne riconsacrata[2]. DescrizioneFacciataLa facciata a salienti della chiesa, rivolta a occidente, anticipata dal pronao tetrastilo, dotato di colonne ioniche, e coronata dal timpano triangolare, presenta al centro il portale d'ingresso e sopra una finestra di forma semicircolare e due nicchie; le due ali laterali sono caratterizzate dagli ingressi secondari e da ulteriori finestre a lunetta. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta una monofora per lato ed è coronata dalla bassa guglia poggiante sul tamburo. InternoL'interno dell'edificio si compone di due navate poste l'una perpendicolarmente all'altra; quella settecentesca, scandita da lesene sorreggenti la trabeazione su cui s'imposta la volta, dagli anni settanta del XX secolo è utilizzata come transetto, mentre un'originaria cappella laterale funge da presbiterio[2]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali i medaglioni raffiguranti la Natività all'interno della grotta e i Santi Giovanni Battista, Giuseppe con il Bambino, Rocco e Sebastiano, i due affreschi della Cena di Emmaus e del Buon pastore, eseguiti nel 1928 da Davide Beghi[2], e le tele ritraenti la Trasfigurazione di Santa Teresa d'Avila e Sant'Anna con Maria giovinetta[2]. Note
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