Chiesa di San Vigilio (Ossana)
La chiesa di San Vigilio è la parrocchiale di Ossana, comune della Val di Sole in Trentino. Il luogo di culto fa parte della zona pastorale delle Valli del Noce dell'arcidiocesi di Trento e risale al XII secolo.[1][2][3] StoriaLa pieve di Ossana viene documentata per la prima volta nel 1183 ed è tra le più antiche dell'alta Val di Sole, erecta ab immemorabili.[1][2] Venne ricostruita a partire dal 1495 e gli interni furono decorati ad affresco da maestranze provenienti dalla Lombardia. La solenne consacrazione venne celebrata nel 1558 da Mariano di Nano, vescovo suffraganeo di Trento.[1] I lavori strutturali si conclusero solo nel 1609 ma già nel 1637 fu necessario un intervento sulle coperture del tetto e due anni dopo su quelle della torre campanaria: La sagrestia venne demolita da una disastrosa alluvione nel 1656.[1] Dopo la metà del XIX secolo vennero realizzati alcuni interventi come la posa di una nuova pavimentazione della sala con pietra rossa e bianca proveniente dalle vicine cave vicine di Priò e Tres, la sistemazione della copertura della torre campanaria con un classico tetto piramidale e la realizzazione, sulla facciata, del protiro.[1][3] L'adeguamento liturgico è stato realizzato tra il 2000 e il 2008 e senza caratteristiche permanenti. La mensa rivolta al popolo è stata posta al centro del presbiterio storico e l'ambone è stato sistemato sulla sinistra; entrambi i poli sono sculture lignee. La sede del celebrante è costituita da una sedia del XIX secolo, sempre in legno. Gli ultimi interventi hanno riguardato, nel 2010, l'installazione di un moderno impianto antifurti.[1] DescrizioneEsterniLa chiesa è posta in posizione dominante nel centro dell'abitato di Ossana e mostra orientamento tradizionale verso est. La facciata a capanna con due spioventi è caratterizzata dai due contrafforti in pietra a forma di pilastro posti ai lati e dal protiro con la data 1536. Il portale architravato ha un frontone triangolare e la parte superiore è affrescata. La torre campanaria romanica si alza in posizione arretrata sulla sinistra, sullo stesso lato dove si apre l'ingresso secondario. La cella si apre con quattro finestre a bifora e culmina con la copertura a forma di piramide acuta a base quadrata.[1][3][2] InterniLa navata interna è unica, ricoperta dalla volta a botte e con quattro campate. Il presbiterio, con abside a base poligonale, è leggermente rialzato. L'altare maggiore ligneo del XVII secolo è particolarmente prezioso ed è stato intagliato da Giovanni Battista Ramus. I due altari laterali sono marmorei, entrambi del XVII secolo. Nella sala sono conservate statue in legno raffiguranti due Angeli scolpite nel 1646 da Giandomenico Bezzi, allievo di Ramus.[1][3][2][4] NoteBibliografia
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