Chiesa delle Anime del Purgatorio (Messina)
La chiesa delle Anime del Purgatorio era una chiesa della città di Messina,[1] opera di Andrea Suppa e Raffaello Margarita,[2] datata al 1750, poi distrutta dal terremoto del 1908. Storia e descrizioneSull'area del primitivo teatro di Messina, sorgeva la chiesa della Vergine Santissima della Grazia contigua alla cinta muraria cittadina. I sartori di marina o gipponari (tessitori in senso lato) a servizio dei marinai o forestieri in viaggio fondarono presso questo tempio l'omonima confraternita sotto il titolo della «Madonna della Consolazione degli Afflitti».[3] In concomitanza alla costruzione del Teatro furono gettate le fondamenta della chiesa. L'edificio presentava un impianto ottagonale, alta cupola e prospetto in pietra di Siracusa. Nel 1720 la costruzione non era ancora perfezionata, solo grazie all'intervento del mecenate Matteo l'Offreda Mercadante Cavajolo e in seguito del nipote Jacopo l'Offreda il tempio fu definitivamente completato.[3] È riconoscibile dal vigore chiaroscurale delle colonne che fiancheggiano nicchie e portali. Resta quasi un'interposizione estranea all'andamento delle piatte superfici laterali. È una chiesa con un partito centrale a due ordini di colonne che fiancheggiano il portale d'ingresso e un'ampia finestra fra due ali semplicemente decorate da piatte lesene. OpereFra le principali opere documentate si annoverano:
Sagrestia
Chiesa della Vergine Santissima della GraziaConfraternita degli «Azzurri»Sodalizio fondato con la finalità d'assistere e confortare gli afflitti ossia i condannati al patibolo.[3] Confraternita dei sartori di marina o gipponari
NoteBibliografia
Altri progetti
|