Palazzata di Simone Gullì
La Palazzata di Simone Gullì è stata una cortina di edifici della città di Messina, in stile barocco, opera dell'architetto Simone Gullì, che venne distrutta dal terremoto del 1783. Profilo e storia dell'architetturaNel 1579, la Strada della Marina tracciata sotto il mandato del viceré di Sicilia Marco Antonio Colonna fu ben presto fiancheggiata da una palazzata non perfezionata.[1][2] Il completamento prospettico degli aggregati di edifici ebbe luogo nel periodo a cavallo tra il 1622 ed il 1624, su incarico del viceré di Sicilia Emanuele Filiberto di Savoia.[1][2] Comprendeva diciotto porte monumentali a due ordini che mettevano in collegamento il fronte della Marina con i quartieri interni della città. La serie di tredici edifici, stilisticamente omogenei erano contraddistinti dalla facciata scandita da quattro ordini di aperture e dalla lunga teoria di finestre e balconi. L'intera cortina si configurava come un enorme edificio di 267 interassi: nel primo ordine 267 finestre, nel secondo e terzo ordine 267 balconcini sormontati da timpani alternati per serie e sfalsati per livello (ad arco o triangolo), nel quarto ordine 267 piccole finestre rettangolari. Il complesso delle strutture subì gravissimi danni in seguito alle numerose scosse sismiche note come terremoto della Calabria meridionale del 1783.[1][2] La Palazzata o Cortina è spesso indicata col termine Teatro Marittimo[3][2] per via del suggestivo e grandioso colpo d'occhio offerto, quale scenografica e colossale quinta, all'osservatore o visitatore proveniente dal mare. Il termine genera spesso confusione per l'esatta localizzazione dei monumenti non più esistenti con la generica indicazione di teatro, luogo proprio adibito a spettacoli, e col Teatro delle Munizioni (ubicato vicino alla Pieve di San Giuliano), sala d'armi della città poi riconvertito ad uso di teatro.[4] Costituiva l'estremità meridionale della Palazzata o Teatro Marittimo il Palazzo Reale, la cui area è oggi identificabile con le strutture della Dogana o Porto Franco.[3] Porte monumentaliGli edifici omogenei della Palazzata di Simone Gullì sono stati collegati da porte monumentali a due ordini fiancheggiate da colonne sul classico modello degli archi trionfali romani.
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Note
Bibliografia
Voci correlate
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