Chiesa della Trasfigurazione del Signore (Giurdignano)
La chiesa della Trasfigurazione del Signore è la parrocchiale di Giurdignano, in provincia di Lecce e arcidiocesi di Otranto[2][3]; fa parte del vicariato di Otranto. StoriaVerso la metà del XVIII secolo l'antica chiesa giurdignanese, già esistente nel Cinquecento, era ormai insufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli. Così, si decise di sostituirla con una nuova parrocchiale più grande, la prima pietra della quale venne posta il 4 settembre 1756; l'edificio, costruito dal muratore Martino Carluccio a poca distanza dal precedente luogo di culto, fu portato a termine nel 1759 e poi consacrato nel 1763[2]. Nella prima metà degli anni settanta del Novecento si procedette ad adeguare la chiesa alle norme postconciliari mediante l'aggiunta dell'ambone e dell'altare rivolto verso l'assemblea[2]. La parrocchiale fu dotata nel 1999 dell'impianto di sicurezza e nel 2008 sia la chiesa che il campanile vennero interessati da un intervento di restauro e consolidamento[2]. DescrizioneEsternoLa facciata a capanna della chiesa, rivolta a occidente, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da quattro lesene; quello inferiore presenta centralmente il portale d'ingresso, sormontato da tre simulacri, e ai lati due nicchie contenenti le statue dei Santi Ambrogio e Agostino, mentre quello superiore è caratterizzato da una finestra e dal coronamento mistilineo[2]. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora a tutto sesto affiancata da lesene ed è coronata dalla guglia[2]. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano i bracci del transetto e le cappelle laterali, introdotti da archi a tutto sesto, e le cui pareti sono scandite da lesene corinzie sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta a stella; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, ospitante l'altare maggiore e chiuso dall'abside quadrangolare[2]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala con soggetto la Madonna del Rosario, realizzata presumibilmente da Gian Domenico Catalano[4], la tela raffigurante l'Immacolata Concezione, firmata da Oronzo Tiso[4], e il dipinto ritraente Sant'Antonio da Padova, realizzata da Saverio Lillo[4]. Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
|