Chiesa dei Santi Nabore e Felice (Griante)
La chiesa dei Santi Nabore e Felice è la parrocchiale di Griante, in provincia e diocesi di Como[2]; fa parte del vicariato di Lenno e Menaggio[3]. StoriaDalla relazione della visita pastorale del 1567 si apprende che a Griante sorgeva una cappella, che però versava in pessime condizioni[4]. La comunità griantese, per secoli alle dipendenze della pieve di Menaggio, fu eretta in parrocchia autonoma nel 1632 grazie all'interessamento del vescovo Lazzaro Carafino[5]. La chiesa, che era stata rimaneggiata già sul finire del Cinquecento, nella prima metà del XVIII secolo fu interessata da un intervento di rifacimento: nel 1713 si procedette alla ricostruzione del coro, nel 1717 venne realizzata la nuova volta della navata, nel 1719 la navata fu prolungata[6] e i restanti lavori terminarono nel 1722[4]. Nel 1893 il vescovo Andrea Carlo Ferrari, compiendo la sua visita pastorale, trovò che la rendita del beneficio era di circa 575 lire e che la parrocchiale, avente come filiali gli oratori dell'Immacolata, della Beata Vergine delle Grazie e di San Rocco in località Carsolina, era sede della confraternita del Santissimo Sacramento[5]. DescrizioneEsternoLa facciata a capanna della chiesa, rivolta a levante, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da lesene; quello inferiore presenta centralmente il portale d'ingresso, mentre quello superiore è caratterizzato da una finestra e coronato dal timpano di forma triangolare. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora affiancata da lesene. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali e i bracci del transetto e le cui pareti sono scandite da lesene, sorreggenti il cornicione sopra il quale si imposta la volta, che è abbellita da medaglioni contenenti dei dipinti raffiguranti Cristo Trionfante, la Gloria dei Santi Nabore e Felice e la Madonna col Bambino e San Domenico[6]; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, a sua volta chiuso dall'abside. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali i tondi ritraenti i Misteri del Rosario, la statua con soggetto la Madonna del Rosario, la pala raffigurante l'Assunzione della Vergine, eseguita nel 1597 da Alessandro Maganza[6], e le due tele che rappresentano rispettivamente il Martirio di San Nabore e il Martirio di San Felice, realizzate nel XVIII secolo da Michelangelo Bellotti[6]. Note
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