Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Ossimo)
La chiesa dei Santi Cosma e Damiano è la parrocchiale di Ossimo Inferiore, frazione del comune sparso di Ossimo, in provincia e diocesi di Brescia[1][2]; fa parte della zona pastorale della Media Val Camonica[3]. StoriaL'originaria cappella di Ossimo Inferiore sorse presumibilmente nell'Alto Medioevo; in un documento del 1562 è menzionata una chiesetta in paese, ma non si sa se fosse effettivamente quella dei Santi Cosma e Damiano oppure quella di San Rocco[1][4]. In un atto del 1567 la chiesa di San Cosma è citata come filiale della parrocchiale di Ossimo Superiore. Questa situazione è confermata da Carlo Borromeo all'epoca della sua visita, effettuata nel 1580; in quell'occasione il presule ordinò che le funzioni fossero trasferite in questa chiesa, mentre prima si tenevano nella cappella di San Rocco[1][5]. Nel 1617 la chiesa ottenne la concessione del fonte battesimale e di un cappellano, come richiesto dal sindaco Giovanni Francesco Vizzini; l'edificio fu poi ristrutturato nel 1670[1]. La nuova chiesa venne costruita intorno al 1730 dal capomastro milanese Domenico Tettamanti, il quale tre anni dopo provvide a terminare la sagrestia; il campanile fu poi eretto tra il 1780 e il 1782[1][4]. Nel 1876 l'edificio fu restaurato, per poi venir ampliato tra il 1905 e il 1908 grazie all'interessamento di don Stefano Giacomelli e su disegno di Fortunato Carnevali[1]. Il 30 aprile 1948 il vescovo di Brescia Giacinto Tredici eresse la chiesa a parrocchiale; il 14 aprile 1989, come stabilito dal Direttorio diocesano per le zone pastorali, la parrocchia entrò a far parte della neo-costituita zona pastorale della Media Val Camonica[5]. DescrizioneEsternoLa facciata a capanna della chiesa, rivolta a ponente e scandita da due paraste sorreggenti il timpano di forma triangolare, presenta al centro il portale d'ingresso, caratterizzato da un coronamento mistilineo, e sopra una finestra a tutto sesto[1]. Annesso alla parrocchiale è il campanile a pianta quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora[1]. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali, introdotte da archi a tutto sesto e ospitanti gli altari minori, e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti il cornicione aggettante sopra il quale s'imposta la volta a botte costolonata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio a pianta rettangolare, coperto dalla volta a vela[1][6]. Qui sono conservate numerose opere di pregio, tra le quali tre medaglioni ritraenti l'Ultima Cena, la Resurrezione e l'Ascensione, eseguiti dal Quaglio[6], l'affresco con soggetto l'Adorazione dei pastori, dipinto dal Salvetti[6], la tela che rappresenta la Madonna col Bambino assieme a dei Santi, l'organo, costruito nel 1810 da Gaetano Callido[6], e l'altare maggiore, realizzato da Francesco Inservini nel 1798[6]. Note
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