Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Ossimo)
La chiesa dei Santi Gervasio e Protasio è la parrocchiale di Ossimo Superiore, frazione-capoluogo del comune sparso di Ossimo, in provincia e diocesi di Brescia[1][2]; fa parte della zona pastorale della Media Val Camonica[3]. StoriaL'originaria cappella dei Santi Gervasio e Protasio sorse sui ruderi di un antico castello; è attestata come parrocchiale già nel 1532 e fu consacrata il 20 gennaio 1562[1][4]. Nel 1580 l'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, compiendo la sua visita pastorale, ordinò che le pitture, essendo ex vetustate corrosae, fossero restaurate[4]. La chiesa venne ricostruita all'inizio del XVII secolo[4]; dalla relazione della visita pastorale del vescovo Marco Dolfin del 1702 s'apprende che servizio della cura d'anime v'erano il parroco, due altri sacerdoti e due chierici, che il numero dei fedeli era pari a 706 e che erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Santissimo Rosario e della Santissima Concezione[5]. Il 14 aprile 1989, come stabilito dal Direttorio diocesano per le zone pastorali, la parrocchia entrò a far parte della neo-costituita zona pastorale della Media Valle Camonica[5] e, nei primi anni 2000, si provvide a realizzare il nuovo altare postconciliare rivolto verso l'assemblea e l'ambone[1]. DescrizioneFacciataLa facciata a capanna della chiesa, rivolta a nordovest e suddivisa da una cornice marcapiano abbellita da metope e triglifi in due registri, entrambi tripartiti da quattro lesene, presenta in quello inferiore il portale d'ingresso e due nicchie ospitanti altrettante statue e in quello superiore, coronato dal timpano triangolare affiancato da due piccole volute, una finestra centrale e due nicchie laterali. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora ed è coronata dalla cupoletta poggiante sul tamburo[1]. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, su cui si affacciano le cappelle laterali, ospitanti gli altari minori, e le pareti della quale sono scandite da lesene sorreggenti il cornicione aggettante, sopra cui si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, sopraelevato di alcuni gradini e chiuso dall'abside poligonale[1]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali i medaglioni raffiguranti scene della vita di Gesù, risalenti al XIX secolo[4], la pala ritraente i Santi Gervasio e Protasio e la Pietà, eseguita nel 1843 da Antonio Guadagnini[4], e la seicentesca tela che rappresenta la Madonna con il Bambino assieme alle Anime purganti e a dei Santi[4]. Note
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