Cerambyx cerdoIl cerambice della quercia (Cerambyx cerdo Linnaeus, 1758) è un insetto dell'ordine dei Coleotteri e della famiglia Cerambycidae. DescrizioneAdultoLa lunghezza è di 5–11 cm. Il colore del corpo nero intenso, tranne l'apice delle elitre più o meno estesamente rossastro. LarvaLa larva, bianca e carnosa, non differisce da quella tipica di altri rappresentanti della sottofamiglia Cerambycinae. È tuttavia riconoscibile per le grandi dimensioni, potendo raggiungere una lunghezza massima di 10 cm, negli esemplari più maturi. BiologiaLarvaLa larva si sviluppa all'interno del tronco e dei rami maggiori delle querce. Le piante vecchie e malate vengono preferite, tuttavia anche piante giovani, così come, raramente, altre latifoglie (castagni) possono venire attaccate. PupaIl periodo pupale si compie durante l'estate e l'adulto schiude già a settembre. Tuttavia rimane nella sua celletta fino all'estate successiva, nutrendosi del grasso accumulato dalla larva. AdultoL'adulto frequenta gli alberi nei quali si è sviluppato, non allontanandosi molto da essi. DistribuzioneQuesta specie è diffusa in buona parte d'Europa (Escludendo: Azzorre, Canarie, Cipro, Danimarca, Irlanda, Islanda, Liechtenstein, Scandinavia, Repubbliche baltiche e Russia). L'areale comprende anche: Nord Africa (dove è diffusa la sottospecie C. cerdo mirbeckii (Lucas, 1842)), Caucaso, Turchia, Iran, Siria, Giordania, Libano ed Israele[1][2] L'impoverimento dell'habitat forestale (incendi e rimozione di piante morte o malate) determina una minaccia per la sua sopravvivenza. In Italia la specie è vulnerabile secondo la classificazione IUCN. La specie è inoltre presente negli allegati 2 (Specie animali e vegetali d'interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione) e 4 (Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa) della Direttiva Habitat 92/43/CEE. Note
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