Central Collegiate Hockey Association
La Central Collegiate Hockey Association (CCHA) è una conference formata da squadre universitarie appartenente alla Division I della National Collegiate Athletic Association riservata esclusivamente all'hockey su ghiaccio maschile. Degli attuali membri, quattro si trovano nel Michigan e tre nel Minnesota, con singoli membri sia in Dakota del Sud che in Ohio. La conferenza ha precedentemente incluso squadre in Alaska, Illinois, Indiana, Missouri e Nebraska. La CCHA interruppe le attività al termine della stagione 2012-13 in seguito a una serie di numerosi spostamenti, il più importante di essi fu scaturito dalla decisione della Big Ten Conference di attivare dalla stagione 2013-14 per le sue università (fra le quali Michigan, Michigan State e Ohio State) il campionato di hockey su ghiaccio di Division I. Le restanti squadre della CCHA ricevettero inviti da altre conference della NCAA, fra cui quelle della neonata National Collegiate Hockey Conference, Hockey East e la WCHA (anch'essa ridimensionata da Big Ten e NCHC). L'ultima gara in assoluto nella storia della conference originale fu la finale del 2013 presso la Joe Louis Arena di Detroit nella quale Notre Dame sconfisse Michigan per 3-1 aggiudicandosi l'ultima Mason Cup. La CCHA è stata ristabilita nel 2020 da sette squadre che avevano annunciato che avrebbero lasciato la divisione maschile della WCHA dopo la stagione 2020-21. Prima che il nuovo CCHA iniziasse a giocare nel 2021, ha aggiunto un'ottava squadra. StoriaIl 17 settembre 2010 la Pennsylvania State University annunciò il trasferimento delle proprie squadre maschili e femminili dalla American Collegiate Hockey Association ad un programma appartenente alla Division I per la stagione 2012.[1] Poco più di un mese prima l'allora commissioner Tom Anastos dichiarò l'interesse da parte della CCHA di ammettere i Penn State Nittany Lions come dodicesimi membri della conference.[2] Tuttavia la lega dovette affrontare l'imminente partenza di tre delle sue squadre, Michigan, Michigan State e Ohio State, quando la Big Ten Conference nel marzo del 2011 annunciò l'intenzione di istituire un proprio campionato di hockey su ghiaccio maschile per la stagione 2013-14, una volta raggiunto un numero di squadre sufficienti per permettere la partecipazione automatica di almeno una propria squadra alle finali nazionali della NCAA.[3] Oltre alle tre squadre della CCHA altre università interessate dall'annuncio furono l'Università del Minnesota e del Università del Wisconsin appartenenti alla Western Collegiate Hockey Association, così come Penn State.[3] Nel luglio del 2011 un'altra formazione dichiarò la volontà di abbandonare la CCHA a partire dal 2013, la Miami University, invitata ad essere una delle squadre fondatrici della National Collegiate Hockey Conference.[4] Dopo circa due mesi anche la Western Michigan University accettò l'invito da parte della nuova lega.[5] La fine della CCHA fu ulteriormente accelerata dalla notizia di altre cinque squadre pronte a lasciare la lega al termine del campionato 2012-13 per unirsi alla WCHA: il primo annuncio a luglio fu quello della Northern Michigan University,[6] seguito da Alaska, Ferris State e Lake Superior State nel mese di agosto[7] e Bowling Green il 4 ottobre.[8] Notre Dame infine accettò l'invito da parte di Hockey East il 5 ottobre 2011.[9] Nel novembre 2019, sette università hanno annunciato che avrebbero lasciato la divisione maschile della WCHA per formare una nuova conferenza.[10] Diversi mesi dopo, quelle scuole hanno annunciato che avrebbero formato un nuovo CCHA.[11] Prima della ripresa del gioco CCHA nel 2021-22, la conferenza ha aggiunto un ottavo membro.[12] Il 17 maggio 2022, l'Università Augustana è stata annunciata come nono membro della conferenza. La squadra giocherà un programma parziale della conferenza nelle stagioni 2023-24 e 2024-25 prima di iniziare il gioco completo della conferenza nel 2025-26.[13] MembriMembri correnti
Ex membri
Linea temporaleAlbo d'oro
Note
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