Casa Taddei

Casa Taddei
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàFirenze
Indirizzoborgo degli Albizi 17
Coordinate43°46′17.24″N 11°15′36.92″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Il cortile

Casa Taddei è un edificio storico di Firenze, situato in borgo degli Albizi 17. L'edificio è sottoposto a vincolo architettonico dal 1963.

Storia e descrizione

La casa, dai caratteri cinquecenteschi, è ricordata da Federico Fantozzi (in ossequio all'attenzione propria del tempo per le dimore legate alla vita degli uomini illustri) in quanto luogo della morte dello storico Riguccio Galluzzi, avvenuta il 25 settembre 1801 al tempo in cui l'edificio era di proprietà di Carlo Londi: "fu il Galluzzi dotto, modesto e di integerrimi costumi, e scrisse d'ordine del granduca Leopoldo I la Storia della Toscana, durante la dominazione Medicea".

Successivamente la casa è documentata per essere stata utilizzata quale alloggio del personale al servizio della famiglia degli Alessandri (si veda al numero civico 15), probabilmente in vista di una possibile espansione del loro vicino palazzo. A quell'epoca forse risale lo stemma dell'Arte dei Mercatanti ora nel cortile.

L'aquila dell'Arte di Calimala

Ciò detto, anche questo edificio non è privo d'interesse architettonico, nel suo riproporre in scala minore gli elementi tipici del lessico manierista: si veda come, a fronte di finestre e di un portone di dimensioni decisamente contenute, anche le bugne a cuscino che incorniciano i vari elementi si vadano riducendo in scala, senza tuttavia nulla far perdere all'equilibrio del disegno d'insieme, decisamente gradevole. Che si tratti di una casa di ben più antiche origini lo testimoniano in particolare gli ambienti, ora adibiti ad esercizio commerciale, che si aprono a sinistra del portone, sviluppati inusitatamente in profondità e originati da quelli tipici di una casa corte mercantile di età medievale. Da segnalare come tali fondi fossero stati acquisiti dal noto imprenditore Girolamo Pagliano e nel 1905 messi in comunicazione con quelli del suo palazzo di via de' Pandolfini 14, in modo da ampliare gli spazi per l'opificio dove si produceva il famoso sciroppo medicamentoso che tanta fortuna economica aveva dato al nostro: a queste vicende risale l'ampio lucernario che copre il cortile tardo quattrocentesco interno.

I vari ambienti del fondo sono stati restaurati tra il 1994 e il 1995. Sulla facciata si trova una buchetta del vino

Sul fronte è un'epigrafe in ricordo del già citato Riguccio Galluzzi:


RIGUCCIO GALLUZZI
ISTORICO
DELLA DOMINAZIONE MEDICEA
MINISTRO DELLE FINANZE
FAUTORE DELLA MODERNA CIVILTÀ
A PIETRO LEOPOLDO
A NAPOLEONE PRIMO CONSOLE
CARISSIMO
DA FERDINANDO III OPPRESSO
DA CARLO LONDI OSPITATO
QUI MORÌ
IL XXV SETTEMBRE MDCCCI

Il palazzo Niccolini di via Pandolfini

Su via de' Pandolfini 14 si trova l'altro edificio i cui interni furono uniti a questo all'epoca di Girolamo Pagliano. Questo edificio, detto palazzo Niccolini, conserva del Cinquecento soltanto il grande portone a bozze di pietra, essendo stato completamente ristrutturato nel Settecento. Nell'atrio il repertorio di Bargellini e Guarnieri segnala un'epigrafe che ricorda come il palazzo sia stato l'abitazione di Pagliano, qui morto nel 1881, e sede dei laboratori dove si produceva il famoso sciroppo medicamentoso di sua invenzione[1].


IN QUESTO PALAZZO
VISSE LUNGAMENTE E VI MORÌ NEL 1881
IL PROFESSORE GIROLAMO PAGLIANO
IL QUALE OLTRE ALL'AVER LARGITO ALL'UMANITÀ SOFFERENTE
UN MEDICAMENTO BENEFICO
DOTAVA FIRENZE DI UNO DEI SUOI MAGGIORI TEATRI
AD ONOARARE LA SUA MEMORIA
UN DISCENDENTE
QUESTO MARMO PONEVA
NEL 1915

Sulla facciata da questo lato si vede anche una buchetta del vino tamponata.

Note

Buchetta del vino tamponata su via Pandolfini
  1. ^ Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 25; Cesati 2005, II, p. 448; Paolini 2008, p. 144, n. 216; Paolini 2009, p. 214, n. 299, nel dettaglio.

Bibliografia

  • Federico Fantozzi, Pianta geometrica della città di Firenze alla proporzione di 1 a 4500 levata dal vero e corredata di storiche annotazioni, Firenze, Galileiana, 1843, p. 155, n. 361;
  • Emilio Bacciotti, Firenze illustrata nella sua storia, famiglie, monumenti, arti e scienze dalla sua origine fino ai nostri tempi, 3 voll., Firenze, Stabilimento Tipografico Mariani e Tipografia Cooperativa, 1879-1886, III, 1886, pp. 80-81;
  • Iscrizioni e memorie della città di Firenze, raccolte ed illustrate da M.ro Francesco Bigazzi, Firenze, Tip. dell’Arte della Stampa, 1886, pp. 2-3;
  • Augusto Garneri, Firenze e dintorni: in giro con un artista. Guida ricordo pratica storica critica, Torino et alt., Paravia & C., s.d. ma 1924, p. 251, n. XIX;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, I, 1977, p. 41;
  • Lia Invernizi, Roberto Lunardi, Oretta Sabbatini, Il rimembrar delle passate cose. Memorie epigrafiche fiorentine, Firenze, Edizioni Polistampa, 2007, I, p. 23, n. 9;
  • Claudio Paolini, Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce a Firenze, Firenze, Paideia, 2008, pp. 27-28, n. 21;
  • Claudio Paolini, Borgo degli Albizi. Case e palazzi di una strada fiorentina, Quaderni del Servizio Educativo della Soprintendenza BAPSAE per le province di Firenze Pistoia e Prato n. 24, Firenze, Polistampa, 2008, pp. 38-39, n. 14;
  • Claudio Paolini, Architetture fiorentine. Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce, Firenze, Paideia, 2009, pp. 32-33, n. 26.

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