Nacque a Savona nel 1737 dal pittore Giovanni Agostino Ratti e da Maria Rosalia Filipponi.[2] Formatosi col padre, fra il 1756 e il 1759 si spostò momentaneamente a Roma, dove lavorò presso Placido Costanzi. Nella capitale divenne amico di Pompeo Batoni e in particolare di Anton Raphael Mengs. Iniziò quindi a lavorare sulla revisione e ripubblicazione dell'imponente opera storiografica seicentesca di Raffaele Soprani dedicata agli artisti genovesi, terminandone la prima stesura nel 17622. Due anni dopo diede alle stampe anche la sua prima guida artistica al capoluogo ligure.[2]
Nel 1766 divenne accademico dell'Accademia Ligustica. L'amicizia epistolare con Mengs li portò pochi anni dopo, dal 1770, a viaggiare insieme in Italia alla volta delle più grandi opere del paese, in particolare a Parma, Firenze, e nuovamente a Roma, sino al 1774. Qui entrò nell'Accademia nazionale di San Luca.[2] Da queste esperienze di viaggio, in particolare quelle romane e parmensi, trasse anche fama di valente copista (fra tali opere una copia del San Girolamo di Correggio, eseguita a Parma). Nel 1775 fu nominato direttore dell'Accademia Ligustica.[2]