Ingegnere civile e idraulico, architetto, formatosi a Parigi, fu tra i protagonisti della rivoluzione industriale del Piemonte pre-unitario, realizzando importanti opere idrauliche e infrastrutture per il trasporto interurbano. Iniziò la sua carriera di ingegnere in Francia, per poi ritornare in Italia.
Nel 1819 fu insignito del titolo di ingegnere idraulico dall'Università di Torino; successivamente, nel 1831, divenne ingegnere dell'Ordine Mauriziano e professore onorario dell'Accademia Albertina, ma le cariche e le onorificenze conseguite nel corso della sua carriera furono innumerevoli ed importanti.
In campo civile realizzò, tra l'altro, la facciata in stile neoclassico della basilica dei Santi Maurizio e Lazzaro a Torino, le scuderie ed il salone da ballo di Palazzo Reale, così come curò la realizzazione dell'edificio per l'Ordine Mauriziano in piazza Emanuele Filiberto e la progettazione del ponte sul torrente Tesso a Lanzo Torinese e del ponte che, a Torino sulla Dora Riparia, porta il suo nome.
Ha lasciato un importante fondo librario, arricchito anche da apporti di altri componenti della sua famiglia, tra cui i fratelli Cesare (sacerdote), Luigi (medico), Giovanni (impiegato statale) e Giuseppe (ingegnere), nonché da altri parenti che hanno saputo non solo preservare integro un importante patrimonio culturale, ma anche arricchirlo. Il fondo librario Mosca è stato acquisito dal Politecnico di Torino[1].
Comoli V., Guardamagna L. Viglino M. (a cura di), Carlo Bernardo Mosca. 1792-1867, Guerini e Associati, Milano, 1997;
Gabert P., Turin, ville industrielle, PUF, Parigi, 1967;
Novello G., Morandola M., Biblioteca Mosca al Politecnico di Torino in Atti della giornata di studio, Politecnico di Torino, 23 novembre 2004, Torino: Celid, 2006.