Canale Quintino Sella
Il canale, o più propriamente diramatore, Quintino Sella è il principale braccio del canale Cavour; esso irriga un vasto comprensorio nelle provincie di Novara e Pavia (Lomellina). Il termine diramatore indica appunto che esso si dirama da un altro canale artificiale. StoriaIl diramatore fu costruito tra il 1870 e il 1874, pochi anni dopo il completamento del canale Cavour[1]. Carlo Negroni riferì che nel 1872 la richiesta d'acqua del diramatore da parte di proprietari ed agricoltori fu altissima, grazie alla tariffa inferiore del 20% rispetto al canale Cavour. Tale ribasso era stato suggerito al Governo dal Consiglio Provinciale di Novara, poiché la tariffa originale frenava la vendita dell'acqua, danneggiando sia lo Stato che i potenziali utilizzatori. Nella medesima sede, Negroni evidenziò la situazione paradossale che si era in questo modo venuta a creare: l'acqua del canale Cavour, più economica per lo Stato rispetto al diramatore per i 30 km in meno di canali necessari a distribuirla, agli utenti finali costava di più[2]. DescrizionePercorsoSi origina dalle acque del canale Cavour in località Veveri, frazione a nord del comune di Novara, accanto ad una centrale elettrica alimentata dalle stesse acque[1]. Dopo aver attraversato la città di Novara continua a scorrere verso sud bagnando i territori di Olengo, Garbagna Novarese, Terdobbiate e Tornaco, in provincia di Novara[3], dopodiché entra in provincia di Pavia attraversando i comuni di Gravellona Lomellina e Cilavegna[4]. Giunto presso Cilavegna il canale si divide in due bracci[1]:
Portata e profonditàÈ largo oltre 10 metri, profondo più di 3 e raggiunge una portata massima 38 m³/s nei mesi primaverili ed estivi, quando è richiesta una grande quantità di acqua per l'irrigazione delle risaie[1]. Dal 2011, il diramatore non va mai in secca poiché deve, durante il suo percorso, alimentare numerose centrali idroelettriche recentemente restaurate e potenziate; prima dell'adeguamento delle centrali, il canale si presentava asciutto a tratti nel periodo jemale (cioè quello di secca, generalmente tra settembre/ottobre e marzo). UtilizziOltre che per scopi irrigui, le sue acque sono utilizzate per la produzione di energia idroelettrica mediante diverse centraline situate lungo il suo percorso, alcune delle quali risalgono a diversi decenni fa[1]. Fauna itticaIl canale è molto pescoso, è una riserva FIPSAS[5]; sono presenti in quantità ciprinidi, salmonidi, oltre a varie specie di pesci. Note
Bibliografia
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