Briganti (serie televisiva)

Briganti
Titolo originaleBriganti
PaeseItalia
Anno2024
Formatoserie TV
Genereavventura, guerra, storico, azione
Stagioni1
Episodi6
Durata40 - 60 min. ep.[1]
Lingua originaleitaliano
calabrese
napoletano
Crediti
RegiaAntonio Le Fosse, Steve Saint Leger, Nicola Sorcinelli
SoggettoGRAMS*
SceneggiaturaAntonio Le Fosse, Giacomo Mazzariol, Marco Raspanti, Re Salvador, Eleonora Trucchi
Interpreti e personaggi
Prima visione
Distribuzione originale
Data23 aprile 2024
DistributoreNetflix
Distribuzione in italiano
Data23 aprile 2024
DistributoreNetflix

Briganti è una serie televisiva italiana del 2024.[2]

La serie si ispira ad alcuni personaggi realmente esistiti durante il brigantaggio postunitario italiano.[3]

Trama

Calabria, 1862. Filomena De Marco uccide il marito che la maltrattava e fugge assieme ad una banda di briganti calabresi alla ricerca di un tesoro.

Episodi

Titolo Pubblicazione
1 La mappa 23 aprile 2024
2 Il fucile
3 Il bue
4 Dalla terra si nasce
5 La sposa, l'assassina e la pazza
6 Il pozzo

Personaggi ed interpreti

Principali

Ricorrenti

Produzione

Le riprese si sono svolte in Puglia, in particolare a Lecce, Melpignano, Altamura e Nardò.[4]

Distribuzione

La serie viene distribuita su Netflix il 23 aprile 2024.[5]

Tabella

Lingua Titolo
Inglese Brigands: The Quest for Gold
Tedesco Briganti: Das Gold des Südens
Svedese Briganti: Jakten på guld
Spagnolo Bandoleros
Francese Briganti
Croato Briganti

Accoglienza

Critica

Ambientata nel periodo della formazione del Regno d'Italia, la serie convince per quanto riguarda atmosfera e costumi, meno per quanto riguarda la messa in scena dell'intreccio. Benché le biografie dei personaggi siano state romanzate, viene perfettamente descritto il conflitto interno ai briganti sfruttato dal comandante piemontese Fumel,[6] ritratto come l'archetipo dell'invasore del meridione d'Italia.

Secondo The Hollywood Reporter la serie ha lo stile dei spaghetti-western, ignorando la parte storica della questione meridionale.[7]

Per Il Giornale la serie fa riferimento allo stile cinematografico di Sergio Leone ed alla fantasia romantica in stile Netflix tralasciando le parti storiche.[8]

Secondo la recensione del settimanale IO Donna la serie è in contrasto con dei fatti storici sull'Unità d'Italia e le scene ricalcano più lo stile western rispetto all'avventura picaresca.[9]

Per Fanpage la serie è accolta con favore dal movimento neoborbonico per il revisionismo storico italiano, più per le tesi di fondo contenute che non per l'effettivo valore storico del prodotto.[10]

Note

Collegamenti esterni

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