Esiste anche un altro Boulder Dash Construction Kit per Amstrad CPC, che è in realtà un editor non ufficiale per il primo Boulder Dash, pubblicato nel 1988 come listato in BASIC sulla rivista tedesca Happy Computer.[2]
Modalità di gioco
Il funzionamento generale del gioco è lo stesso di Boulder Dash (vedi); in breve, si controlla il personaggio Rockford che si muove scavando la terra dentro caverne bidimensionali, fa crollare pericolosi massi quando toglie il terreno sotto di essi, raccoglie diamanti, e deve affrontare creature nemiche e altri elementi speciali.
Rispetto ai precedenti titoli della serie, nei livelli di Construction Kit possono comparire nuovi elementi introdotti in questa edizione: copie passive di Rockford che devono essere protette dai pericoli proprio come il personaggio giocante, pareti indistruttibili anche dalle esplosioni, e caselle di uscita invisibili. Possono essere presenti inoltre gli elementi che erano stati introdotti con Boulder Dash II: lo slime che si lascia lentamente attraversare solo da massi e diamanti, e i muri in grado di allungarsi se trovano spazio libero.[3][4][5]
Con il programma è fornita una serie di livelli precostruiti, chiamata anche Boulder Dash IV[3]. Ci sono in totale 15 livelli, di cui 12 normali, ciascuno ampio circa come quattro schermi, e 3 livelli bonus di intermezzo, più piccoli. I livelli predefiniti sono in genere molto più difficili di quelli dei precedenti giochi della serie e non hanno difficoltà regolabile.[6][7]
L'editor di livelli è basato su icone (ma alcuni comandi si possono dare solo da tastiera) e sul posizionamento degli oggetti selezionati tramite cursore. L'area di gioco viene mostrata come in partita, ma è possibile visualizzarla per intero a scala più grande e spostare ovunque la finestra corrente. Ci sono funzioni per disegnare rapidamente linee di oggetti uguali, posizionare oggetti di un certo tipo casualmente, e collaudare immediatamente il livello finora creato. Si possono cambiare alcune impostazioni generali, come i colori e i tempi di azione degli oggetti. Le proprie creazioni si possono salvare su disco o cassetta, ma per giocarci è comunque necessario possedere Boulder Dash Construction Kit.
Accoglienza
Boulder Dash Construction Kit, almeno nelle più diffuse versioni per computer a 8 bit, ricevette di solito giudizi molto buoni dalla critica dei suoi tempi, tra cui una "medaglia d'oro" di gioco del mese dalla rivista Zzap! alla versione Commodore 64[3]. Commodore Format apprezzò molto quella versione anche quando era vecchia di diversi anni, nel 1994[8].
L'editor era completo e facile da usare, e fu la base di innumerevoli raccolte non ufficiali di livelli pubblicate negli anni a venire[7][9].
Tuttavia le versioni per le macchine allora più avanzate, Amiga e Atari ST, spesso non furono accolte così bene; la più recente conversione per Amiga (Wicked Software, 1989) ricevette anzi alcuni giudizi molto negativi[10].
(FR) Boulder Dash Construction Kit (JPG) (Atari ST), in Guide de tous les jeux video de Génération 4, n. 1, Pressimage, 1987, p. 15, ISSN 0987-870X (WC · ACNP).