Black Science
Black Science è una serie a fumetti statunitense di genere fantascientifico, scritta da Rick Remender e illustrata da Matteo Scalera, pubblicata da Image Comics tra il 2013 e il 2019. La storia racconta le vicende del ricercatore Grant McKay, capo della Lega degli Scienziati Anarchici, il quale ha decifrato la Scienza Nera[1]. Tali scoperte lo hanno portato a creare il Pilastro, un dispositivo in grado di passare il velo della nostra realtà ed entrare in altri mondi e dimensioni alternative[1]. Il team con il quale affronta la prima missione include la sua stessa famiglia in quanto è ottimista e fiducioso di incontrare meraviglie e conoscenza. La sua sventurata squadra si trova però di fronte a un caotico e indecifrabile multiverso nel quale si ritrovano dispersi e senza meta[1]. Sarà possibile ritrovare la via di casa attraverso infiniti mondi e realtà, spesso incomprensibili e ostili? TramaLa saga della serie Black Science è raccolta in 9 archi narrativi: Caduta Eterna«...ogni singola scelta che compiamo...ogni singolo evento quantico si dipana creando una catena infinita di possibili dimensioni, infiniti mondi dove non ho mandato tutto all'aria. Darei tutto per essere in una di quelle dimensioni invece di essere qui...nel casino che ho combinato[2]» Il brillante scienziato Grant McKay dedica la sua ricerca per decifrare la Scienza Nera, ramo proibito delle scienze che potrebbe permettere di creare un sistema per viaggiare nelle infinite realtà dell'Ogniverso. Secondo questa teoria esistono tanti mondi alternativi quanti se ne possono immaginare e sono quindi infiniti[2]. Lo scopo di Grant è poter entrare in queste realtà alternative al fine di trovare cure efficaci per il cancro, minerali rari, nuove forme di energia e tecnologie inimmaginabili. La Scienza Nera permetterebbe all'umanità di compiere un salto evolutivo di migliaia di anni[2]. L'infinito multiverso che si può esplorare è paragonato a una cipolla: ogni strato rappresenta una diversa dimensione, originatasi dalla infinita varietà di scelte compiute da ogni essere vivente, ogni volta che si decide di seguire una strada si crea una realtà in cui si percorre quella opposta. Tale struttura cosmologica si espande all'infinito ma ha però un centro, una realtà "originaria", il luogo dove si è compiuta la prima scelta e quindi generato la prima separazione della realtà, creando il primo strato. Ciò che sta al centro è forse l'universo primordiale, qualcosa che inconsciamente si sa che esiste sin dall'alba dei tempi (almeno questa è la teoria prevalente)[2]. All'esito di una lunga ricerca, Grant riesce a decifrare la cosiddetta "Scienza Nera" e a creare il Pilastro, un apparecchio in grado di superare le barriere dimensionali permettendo di viaggiare nelle varie realtà parallele. Il viaggio di collaudo è previsto che duri un'ora in quanto vi è un timer che automaticamente riporta il Pilastro al punto di partenza attraverso un radiofaro dimensionale[2]. Il Pilastro viene però sabotato non potendo più essere controllato dai viaggiatori che, pertanto, saranno costretti a saltare di realtà in realtà senza possibilità di tornare a casa[2]. Il team che si trova disperso e i cui membri sono definiti Dimensionauti è composto da Grant, la sua collaboratrice Rebecca, il responsabile della sicurezza Ward (fedele a Grant), Nathan e Pia (figli di Grant), il giovane apprendista scienziato Shawn, Kadir in rappresentanza degli investitori, Chandra come seconda guardia di sicurezza (fedele a Kadir) e Jen, aiutante di laboratorio di Grant[2]. La prima realtà visitata è alquanto inquietante in quanto abitata da rane antropomorfe in guerra tra di loro e molto ostili nei confronti del gruppo di Dimensionauti[2]. Le loro vite sono messe in pericolo e la prima vittima del team è Jen, che viene uccisa da un nativo sotto gli occhi di Grant che, improvvisamente, si rende conto che il suo sogno di viaggiare e conoscere nuove culture si sta trasformando in un incubo[2]. La missione termina dopo un'ora ma, essendo stato manomesso il Pilastro, il gruppo si trova catapultato in un'altra realtà. Su questa Terra l'Europa cerca disperatamente di difendersi da tribù native-americane che dispongono di una tecnologia avanzatissima e si apprestano a conquistare il continente[2]. Ward deve sacrificare la sua vita per dare tempo ai compagni di mettersi in salvo, anche Grant è gravemente ferito e per questo riescono a portare con loro un tecno-sciamano che dispone di apparecchiature e capacità incomprensibili. Senza radiofaro e con il Pilastro sabotato, i Dimensionauti si ritrovano dispersi negli strati di un Ogniverso sempre più caotico e indecifrabile[2]. Costretti a compiere un altro salto raggiungono fortunatamente una realtà dove vivono esseri pacifici che sembrano ibridi tra umani e altre specie animali. Qui lo sciamano rapito al suo popolo decide di curare Grant perché commosso dalla disperazione dei suoi figli. Il team non può però restare in questa realtà in quanto non dispone della tecnologia necessaria a riparare il Pilastro[2]. Prima di compiere un altro salto i figli di Grant vengono rapiti da una versione più anziana dei loro genitori i quali gli rivelano che sono li per salvarli dal momento che il loro vero padre li porterà alla morte. Affermano che la sua avventatezza e superbia sta iniziando un processo che distruggerà l'Ogniverso. Ogni realtà in cui passano genera una perforazione nel tessuto della realtà e questa genera un'instabilità irreparabile negli strati della cipolla che forma la struttura degli infiniti universi[2]. I McKay alternativi non riescono nel loro intento in quanto vi è la ribellione dei figli e arriva in loro soccorso il vero padre. Per ora decidono di abortire la missione e svaniscono grazie a una tecnologia sconosciuta. I Dimensionauti passano quindi a un'altra realtà, questa volta dominata da aggressive scimmie antropomorfe che vivono in simbiosi con degli spiriti simili a gas rilasciati da piante. Grant si si ritrova in lotta con Kadir in quanto gli è stato rivelato dalla sua controparte più anziana che in ogni realtà è proprio Kadir il sabotatore[2]. Durante lo scontro devono anche difendersi dagli abitanti indigeni e Grant ha la peggio rimanendo schiacciato sotto un enorme macchinario che si rivela essere un prototipo del Pilastro. Non vi è però tempo per rimanere o trattare con i ricercatori di quel mondo, il team deve fuggire da quella realtà abbandonando il suo leader che sembra soccombere sotto la sua stessa creazione. Riesce a strappare a Kadir la promessa che farà di tutto per riportare i figli a casa dalla moglie Sara[2]. All'insaputa del resto del gruppo Chandra viene posseduta da una delle entità gassose che vivono in simbiosi con le specie dominante di questo mondo[2]. Benvenuto, Nessundove«Gli stessi schemi si ripetono in ogni dimensione...questo deve finire. Ovunque andiamo peggiora. Ho messo a rischio la realtà. Dobbiamo raggiungere il centro della "cipolla" (dell'Ogniverso).» Privato del loro leader Grant McKay, il team di dimensionauti (insieme allo sciamano indiano) si ritrovano in una realtà dove vengono individuati da un culto tecno-religioso formato da creature telepati che ricordano i millepiedi e sono a conoscenza dell'esistenza del Pilastro. Avendo rapito i figli di McKay, le cui venuta sembrava già profetizzata, ne individuano la posizione e vogliono impossessarsene. Nathan e Pia riescono però a fuggire dalla roccaforte della setta cavalcando una strana creatura che ricorda un ippopotamo con le ali. Raggiungono quindi i loro compagni e li avvertono della minaccia incombente. Il leader del culto che vuole il Pilastro si chiama Blokk e si definisce Eucalipto del Mondo, portavoce di una divinità definita Anti-Dio. Insieme ai suoi seguaci arrivano presso la zona in cui si nascondono nel sottosuolo i Dimensionauti in attesa che il Pilastro si attivi e li porti via. Per rallentare l'avanzata di Blokk, Kadir e lo Sciamano decidono di uscire allo scoperto e affrontarli. Mentre li rallentano, il resto del gruppo vede apparire dal nulla le versioni più anziane di Grant e Sara McKay le quali sostengono che son li per salvare Pia e Nathan. Pare che in tutte le realtà possibili i due ragazzi siano morti a causa del sabotaggio del Pilastro. Dal momento che sono minacciati con una pistola, si crea una colluttazione in cui Rebecca colpisce Grant e questi cadendo su una roccia muore. A complicare la situazione ritorna il Grant McKay che sembrava aver perso la vita sulla terra dove vivevano le scimmie che erano possedute dal gas senziente. Lo hanno tenuto in vita per portare a termine il loro pilastro, ma lui ne ha rallentato lo sviluppo finché non ne ha creato uno portatile come quello del Grant più anziano. Dopo aver visitato centinaia di realtà ha finalmente capito come ricongiungersi con i suoi figli. Adesso sia Grant sia la sua versione alternativa comparse in questa realtà, per viaggiare utilizzano un Pilastro in versione miniaturizzata e impugnabile con una mano, pare sia un'evoluzione di quello originale. Il team, insieme al Grant ancora vivo riesce a compiere il salto, ma uno dei due mini-pilastri viene preso da Blokk e dalla sua setta. Lo stato di caos si sta propagando a ogni passaggio da una realtà a quella successiva. Epilogo: Chandra, posseduta da una delle entità conosciute come "Zeriti", s'impossessa del mini-pilastro del Grant Mackay alternativo, ucciso da Rebecca. Adesso si può furtivamente separare dal gruppo e portare avanti il piano di infestazione zirite nell'Ogniverso. Uno degli obiettivi sarà la Terra natia di Chandra. Orizzonte di fugaSaltando dalla realtà precedente il team si ritrova in un mondo molto avanzato tecnologicamente e in cui l'Impero romano non è mai caduto. Governato da un senato e a pattugliato da legioni di tecno-centurioni, quasi tutta la popolazione è stata sterminata da un virus chiamato la Piaga[3]. I colpevoli di tale sciagura sono ritenuti tutte le varianti di Grant McKay e i suoi dimensionauti di ogni realtà possibile. Su questo mondo la piaga è stata portata da una versione "romana" del suo team che non avendo rispettato le regole anti contaminazioni ha di fatto condannato questa realtà[3]. Tutti i sopravvissuti, sono in gran parte Legionari che indossano tute con elmetto isolante. Il gruppo di McKay è costretto a fuggire prima che siano individuati e condannati a morte per "purificazione". Con loro vi è anche la Sara alternativa scappata con loro dal precedente mondo. Sia lei sia la figlia Pia si ritrovano ad affrontare un centurione e Sara si sacrifica per salvare Pia la quale però rimane gravemente ustionata, ma sopravvive grazie alle cure del tecno-Sciamano[3]. Shawn riesce a riparare il radiofaro del Pilastro usando la tecnologia trovata in questa realtà, ma prima di compiere il salto McKay sente di avere il dovere di aiutare questo mondo devastato da una versione alternativa di sé stesso. Utilizzando la tecnologia dello sciamano riesce a disperdere nell'atmosfera un antidoto alla Piaga. Lo sciamano però è contrario a compiere altri salti, sostiene che il Pilastro è un totem nefasto, non esiste la possibilità che non continui a danneggiare la struttura del multiverso. Mentre si accinge a distruggerlo viene ucciso da Rebecca che sostiene di agire nell'interesse di tutti soprattutto ora che si potrebbe tornare a casa. Shawn però si accorge che le coordinate da lei inserite non sono corrette e di conseguenza Kadir la minaccia di svelare le sue vere intenzioni. In quel momento arriva McKay, dopo aver salvato il pianeta, il quale si lancia contro Kadir e lo uccide pensando di agire per il bene di tutti. Poco dopo il Pilastro si attiva e il gruppo superstite dei Dimensionauti compie un nuovo salto. Mondo Nume«(Non ho) nessuna fonte di energia...Okay..Pensa...Quale energia è creata unicamente dall'elemento della vita? L'immaginazione!» Il team compie il salto quando il Pilastro è ancora parzialmente danneggiato in seguito al tentativo di distruggerlo da parte dello Sciamano. Ne segue che i Dimensionauti vengono dispersi ognuno in una differente dimensione dell'Ogniverso e quindi anche Grant viene separato dai suoi compagni[4]. Si ritrova su un pianeta alquanto diverso da ogni altro dove impiega tre anni a cercare di ricostruire un Pilastro per ritrovare i suoi figli e il resto del gruppo. Nell'arco di questo periodo perde progressivamente molti dei suoi ricordi e riesce a portare avanti le sue ricerche solo grazie a delle registrazioni e agli appunti[4]. Soffre, apparentemente, di allucinazioni nelle quali appare una cavalletta umanoide che si presenta come una sorta di spirito guida. Più volte gli dice di recarsi verso nord per arrivare nella zona dove dimora l'anima di quel mondo, l'entità che può dare delle risposte alle sue amnesie e alle paure/domande sepolte nella sua psiche[4]. La situazione diventa più bizzarra quando a parlargli arriva il fratello Brian McKay, da quel momento si apre un flusso della coscienza dove Grant rivede episodi cardine della sua infanzia e adolescenza, spesso eventi traumatici che lo hanno plasmato nell'uomo che è ora[4]. Le paure nell'affrontare la realtà e i sensi di colpa che minano la sua autostima si personificano nella forma di un mostro di nome Goongalonga, essere immaginario creato da sua madre per intimorirlo (da bambino) sostenendo che sarebbe arrivato a prenderlo[4]. La donna incolpava il figlio di aver provocato il suicidio del padre per avergli rivelato le sue relazioni con altri uomini[4]. Grant era disprezzato e umiliato dalla madre e questo ne ha distrutto l'autostima invogliandolo a fuggire in altre realtà, dalle fantasie dell'infanzia alle droghe usate in gioventù ai viaggi in altri mondi come ricercatore dimensionauta. Ciò non gli ha impedito di arrivare a tradire lui stesso la moglie Sara per paura di essere a suo volta tradito o abbandonato[4]. Supportato dalla figura immaginaria (o reale?) di Brian raggiunge quella che è l'anima del mondo dove si trova da tre anni. Scopre di vivere in una realtà denominata Mondo Nume (o Godworld), un pianeta vivente (una sorta di Numen) la cui coscienza è entrata in simbiosi con quella Grant, o forse è la stessa sua coscienza ad aver scelto di creare quel posto in quanto necessario al suo processo di crescita[4]. L'essenza di quel luogo è rappresentata da un viso parlante scolpito nella roccia al centro di un lago. Questa sorta di Oracolo rivela che la progressiva perdita dei ricordi, le allucinazioni e la rielaborazione di traumi passati sono stati un viaggio nella propria coscienza, servito a Grant per prendere consapevolezza, un passo che finora non gli era mai riuscito nonostante le infinite ricerche scientifiche e i viaggi in remoti angoli dell'Ogniverso[4]. Il vero traguardo lo poteva raggiungere solo guardando dentro sé stesso. Una volta terminato il dialogo con il presunto Dio di questo mondo Grant si risveglia nella sua dimora attuale che è a sua volta un'astronave che replica le funzioni del Pilastro (costruita nell'arco di tre anni), dovrebbe funzionare, ma manca l'energia[4]. La chiave per crearla gli viene suggerita dal Nume tutelare di questo mondo (o semplicemente dalla sua consapevolezza) il quale gli ha posto la domanda :«Se la coscienza è un terreno quale energia è creata unicamente dall'elemento della vita? Qual è il tuo dono alla totalità cosmica? Come gli alberi producono ossigeno per la vita...tu cosa puoi produrre?»[4]. Grant trova in sé stesso la risposta ovvero la sua Immaginazione[4]. Una volta attivata, compie il salto nella realtà più vicina, da cui provengono i segnali di un radiofaro di una tuta dei Dimensionauti. Il Drive-Quantico viene però danneggiato all'arrivo, questo mezzo di trasporto non sarà riutilizzabile. Con sua sorpresa si ritrova sul secondo mondo visitato, quello da cui provenivano lo sciamano[4]. Qui ha modo di appurare che il segnale proviene dalla tuta del defunto Ward. La scoperta più devastante è però quella di trovarsi di fronte un mondo ormai devastato e privo di vita a causa del Culto della Morte dei Draln (soprannominato anche "Culto dei Millepiedi")[4]. Il loro scopo è liberare ogni dimensione possibile dalla sofferenza dell'esistenza e donare quindi una vera nascita con la morte. Quando Grant affronta di nuovo queste creature telepatiche realizza che possono viaggiare grazie al Pilastro portatile che lui ha perso sul loro pianeta, anche le loro devastazioni divengono una conseguenza della sua avventatezza[4]. Fortunatamente Grant è in possesso del bracciale tecnologico dello Sciamano il quale rintraccia l'astronave-pilastro utilizzata dalla tribù nativa americana di questa dimensione per viaggiare nell'Ogniverso[4]. Una volta a bordo usa le armi che ha a sua disposizione per colpire i "Millepiedi" di Draln che lo inseguono ed ha nuovamente a disposizione un mezzo che funge da Pilastro, quello tecnologicamente più avanzato mai usato, creato da un Grant (deceduto) a forma di insetto arrivato lì da un'altra dimensione[4]. Localizzato l'altro segnale più vicino compie il balzo nella nuova realtà nella speranza di ritrovare vivo uno dei suoi compagni. Si ritrovare su una terra molto simile a quella da cui proviene, sembra quasi di essere tornato a casa[4]. Scopre però che questo è il luogo che Rebecca ha da sempre voluto raggiungere, un posto dove suo fratello non è mai morto in un incidente di cui lei si sente colpevole. Qui Rebecca sembra vivere una vita serena e negli ultimi 3 anni si è anche fatta una famiglia e vive in buoni rapporti col fratello[4]. Per ottenere questo ha però ucciso la sua versione di questo mondo, rubandogli la vita. Oltre all'assassinio le sue azioni hanno messo in pericolo l'intero team dei Dimensionauti. Per raggiungere questa realtà aveva modificato le coordinate del Pilastro, ma Shawn se ne era accorto. Grant capisce di essere stato usato e che stava distruggendo la sua famiglia per un'assassina. A questo punto rivela alle autorità dove si trova il corpo della "vera" Rebecca, nascosto (inspiegabilmente) nella tuta da dimensionauta con cui è arrivata in questa realtà[4]. In questo modo Grant l'ha potuto rintracciare, ma forse inconsciamente Rebecca voleva essere trovata per espiare le sue colpe. Grant la abbandona su questa Terra ad affrontare le conseguenze delle sue azioni[4]. Sincera espiazione«Non diventerai padre il giorno in cui nascerà tuo figlio. Lo diventi poco a poco. Lezione dopo lezione, anno dopo anno, cresci.» Nel periodo che Grant ha passato sul Mondo Nume, Pia ha vissuto su un pianeta di nome Tarana dove il suo improvviso arrivo è stato accolto come il compimento di un'antica profezia[5]. Da oltre mille anni i tre clan che popolano questa realtà (il Clan dell'equilibrio, il Regno delle Montagne Rosse e i Signori del cielo) sono in conflitto tra di loro. Ognuna delle fazioni in guerra possiede uno dei tre manufatti magici a forma di piramide con al centro un occhio e denominati Sempremid. Unite insieme formano una struttura triangolare denominata Omnimid, simbolo d'ordine e potere[5]. Il casus belli è nata dalla brama dei ledaer di possederli tutti. Al suo arrivo, Pia viene accolta come l'Eucalipto di questa Terra, adorata e rispettata come una Dea. Grazie a questa venerazione riesce, dopo estenuanti trattative a stipulare una pace che viene sancita nel momento in cui vi è la consegna all'Alto Sacerdote dei tre manufatti, sancita da un accordo tra i tre clan[5]. Durante la cerimonia per la riunificazione dell'Omnimind, spunta come dal nulla Grant McKay con l'astronave-pilastro e (sfortunatamente) colpisce l'Omnimid frantumando le tre piramidi, Tarana rischia di tornare nel caos e Pia è furiosa nei confronti di un padre che non voleva più rivedere[5]. Grant sembra non riuscire ad evitare di danneggiare l'ambiente o la struttura socio-politica di ogni mondo in cui si imbatte. Oltre a questo la riunione della sua famiglia è ormai una chimera visto che in questa realtà sua figlia ha trovato un suo ruolo (motivo per cui si è arruolata come Dimensionauta) ed è la sposa del Principe semi-divino Kor (del Clan dell'Equilibrio)[5]. Grazie all'intermediazione di Pia presso i leader dei 3 clan, Grant viene risparmiato, e si prefigge di compiere una "quest" (una sorta di missione impossibile tipica della letteratura fantasy) per ricomporre l'Ominimid[5]. Se questo non avverrà, stando alle credenze (o superstizioni?) di questi popoli, i "frammenti della creazione" faranno collassare la loro realtà. Ma esiste un modo per rigenerare l'Omnimid ed è quello di tornare in possesso del Cuore di Bue di Romador, in possesso della invincibile strega Doxa che alberga nelle temute Foreste Sussurranti[5]. Per secoli i guerrieri e maghi più capaci e valorosi l'hanno sfidata, ma nessuno è mai tornato. Grant, deciso a riparare gli errori fatti e per riappacificarsi con Pia decide di partire alla volta delle Foreste Sussurranti per recuperare il mistico Cuore di Bue[5]. Contro ogni avvertimento del consorte Pia decide di unirsi al padre che mentre sta per raggiungere la fortezza della strega, si imbatte di notte in un capanno dove abita un'accogliente vecchietta che gli offre la cena e soggiorno per la notte, qui lo raggiunge Pia. L'anziana signora si dimostra saggia e altruista dispensando consigli sul rapporto genitori-figli, ma Grant capisce che è una trappola, su uno degli affollati scaffali intravede furtivamente un cuore di bue all'interno di una giara[5]. Quello è l'antro di Doxa e lui e sua figlia sono in pericolo. La megera capisce di essere stata scoperta e rivela la sua vera natura mutando forma e invocando forze malefiche dagli inferi, creature tentacolari che imprigionano Pia[5]. Per salvarla propone a Grant un patto, la deve lasciar entrare nella sua mente per poter carpire i segreti della Scienza Nera e assorbire inoltre il suo elevatissimo quoziente intellettivo, l'unica vera grande dote che lui possiede. Grant accetta in cambio della loro libertà e del Cuore di Bue, la pace sul pianeta è salva (apparentemente), Pia e suo padre fanno quindi un trionfale ritorno alla capitale del Clan dell'Equilibrio, ma Grant ha perso sia la sua intelligenza, sia le conoscenze della scienza proibita[5]. Pia rimane colpita profondamente dal gesto del padre e dal suo sacrificio e decide quindi di seguirlo lasciando quel mondo e il suo consorte Kor. D'altra parte sente di non appartenere realmente a quel luogo fantastico e avverte il bisogno di ritornare a casa[5]. Grant grazie alla nave-pilastro la riporta alla loro Terra d'origine, da dove mancano da tre anni, spera così di dare conforto alla moglie Sara che probabilmente li crede morti. Una volta tornati però Grant scopre che la moglie si è sposata con Kadir, il quale non è morto pugnalato dallo stesso Grant sul sesto mondo visitato (quello dominato da un Senato Romano)[5]. Subito dopo l'accaduto, il Pilastro originale aveva disperso i Dimensionauti (in seguito alle manomissioni di Rebecca) e Kadir si era ritrovato ferito sulla Terra d'origine, qui è stato ricoverato immediatamente in ospedale e salvato miracolosamente[5]. Durante la convalescenza Sara (il suo amore proibito) gli è stata vicino e i due hanno formato una coppia. Kadir è tornato a lavorare per Block e la versione ufficiale degli esperimenti condotti da Grant (e la sparizione della sua troupe) è che quest'ultimo ha perso il senno nel tentativo di decifrare la Scienza Nera[5]. Di conseguenza si dichiara che ha ucciso i suoi collaboratori, Kadir si è salvato fortunosamente, e i figli Nate e Pia sono stati rapiti per tre anni. Pia è ufficialmente riuscita a fuggire mentre Nate è dato per disperso o deceduto[5]. Di fronte a queste terribili accuse, Grant viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico di massima sicurezza e Pia è costretta ad accettare la versione ufficiale in seguito alle minacce di ritorsioni (da parte di Block) nei suoi confronti e di quella della madre. Brian, il fratello di Grant, è l'unico che crede alla sua innocenza[5]. Epilogo: Ora le Block Industries sono in possesso della nave pilastro utilizzata da Grant per arrivare su questa Terra. Nell'arco di sei mesi compiono viaggi in oltre 40 dimensioni alternative e sfruttano le scoperte tecnologiche e biologiche come loro invenzioni e brevetti[5]. Questa nuova frontiera del progresso viene denominata Block Science ed diviene il fondamento della corporation tecnologica di riferimento per un nuovo futuro dell'umanità e per un'egemonia tecno-finanziaria di Block sull'intero pianeta[5]. Regni proibiti e verità nascoste«Solo quando ho fottuto il mondo intero ho capito come risolvere i miei problemi...Ero così spaventato dal futuro da mettere a rischio il presente.[6]» Block utilizza la tecnologia del Pilastro e la Scienza Nera per formare la prima Corporation inter dimensionale. Si mette in contatto con le altre versioni di sé stesso in diversi universi paralleli e forma un'alleanza (o confraternita) che lo porti ad avere conoscenza e potere senza pari[6]. Se uno dei suoi "fratelli alternativi" non si trova in accordo con i suoi piani di espansione, lo elimina senza scrupoli. Quello che Block non sembra valutare è la possibilità che, così come lui interferisce in altri mondi, minacce e entità sconosciute possano penetrare nella sua realtà[6]. Non viene quindi sviluppato un reale progetto di difesa nei confronti del pericolo proveniente da altre realtà, d'altra parte l'unica cosa che domina il pianeta Terra (e quindi la Block Industries) è il profitto. La minaccia però si manifesta e viene portata sulla Terra da una Dimensionauta del team iniziale di McKay[6]. Si tratta di Chandra che da quando è posseduta da un parassita zirite sta diffondendo la loro infestazione nell'Ogniverso, dove si calcola abbiano già parassitato 30 milioni di dimensioni[6]. L'arrivo sulla Terra avviene (guida da Chandra) tramite quello che lei chiama un "cordone ombelicale cosmico", una sorta di nuova tecnologia derivata dalla Scienza Nera[6]. L'apertura si trova sotto la città di Hong Kong, dove giunge con una moltitudine di "posseduti ziriti", con loro portano quelli che vengono chiamati "i semi", involucri luminescenti che sprigionano le entità eteree (simile a gas luminescente) che, una volta liberate, infesteranno i corpi degli esseri umani[6]. Ha scelto questo luogo come "nido" in quanto è una delle aree urbane più popolose del pianeta. Da qui deve partire l'infestazione zirite della Terra. Pia però ha un localizzatore, datogli dal padre, la cui funzione è quella di individuare l'eventuale ritorno di uno dei Dimensionauti del team originale. Non appena si attiva, la figlia di Grant si precipita ad Hong Kong nella speranza di trovarvi il fratello Nate[6]. Il segnale la porta in una zona sotterranea vicina ad una linea della metropolitana e qui scopre il nido che sta formando Chandra attraverso il "cordone ombelicale". Pia viene però scoperta e cerca di fuggire inseguita da persone già infestate, inaspettatamente in suo soccorso arrivano il fratello Nate, Shawn (dato per morto) e il gorilla umanoide Krolar, armato di un enorme martello[6]. Krolar è rimasto a fianco di Nate da quando questi lo ha salvato dal culto dell'Anti-Dio sul quinto mondo visitato dai Dimensionauti. Shawn ha tra l'altro sviluppato un'arma per polverizzare un'entità zirite nella sua forma eterea, prima che entri in una persona, ma non sa ancora come separarle una volta che la possiede[6]. Chandra decide di attuare subito il piano di infestazione è dischiude i semi dei tutto il nido, la Terra è apparentemente senza scampo. Nate e i suoi compagni compiono immediatamente un salto dimensionale per recarsi sul pianeta dove risiede la forza di resistenza contro gli Ziriti[6]. Qui vi è la città di Haven, capitale dove risiede la cattedrale scientifica del gruppo di super eroi noto come Legione dei Campioni Etici. Di questi fa parte Nate (noto come Ragazzo Atomico), che grazie ad un costume speciale ha la capacità di volare, super forza, e resistenza e può generare un campo energetico protettivo. Anche Shawn ne fa parte come mente scientifica e lo stesso Krolar nel ruolo di feroce combattente[6]. Tutti e tre sono stati recuperati e reclutati dalla Legione che è riuscita a salvare la vita a Shawn (dopo il colpo alla testa di Rebecca), ma per spostarsi ha bisogno di un mezzo meccanico. Il leader del team è Furia Atomica il più potente e carismatico della Legione, la sua forza deriva da un potente manufatto situato nel suo petto (il "Cuore di Leone")[6]. Gli altri membri sono Sorella Napalm, capace di generare plasma incandescente, il Grande Sciamano, il cui spirito può sondare parte dell'Infinito Quantico (ma il cui insieme è inconcepibile), Antom, in grado di sondare i pensieri degli avversari, e Genio Sensazionale XI, un essere artificiale le cui facoltà intellettive sono generate da 11 cervelli. Si tratta dell'unico in grado di recarsi in zone remote e inaccessibili dell'Ogniverso quale le "profondità del Nessunverso"[6]. Pia viene accolta nella Legione come Principessa Zondor, Regina dell'Infinito. Furia Atomica gli rivela che ogni realtà in cui una versione di Pia si è recata, ha conosciuto pace e prosperità. Fatto accaduto anche a lei quando ha soggiornato per 3 anni a Tarana[6]. Al ritorno dalla sua ultima missione nei meandri dell'Ogniverso Genio Sensazionale XI ha avuto successo nel trovare il cristallo di Jatorakk, elemento fondamentale per attivare un'apparecchiatura denominata Sirena Quantica. Una volta attivata può generare delle frequenze in ogni dimensione dell'Ogniverso che porteranno al distacco tra Ziriti e i loro ospiti parassitati, si tratta dell'arma definitiva contro la loro infestazione. Quando il successo sembra vicino l'androide della Legione si rivela essere la strega Doxa che Pia e il padre hanno incontrato su Tarana, e che aveva rubato l'intelligenza di McKay così come l'accesso alla Scienza Nera. Sempre con l'inganno riesce a strappare dal petto il Cuore di Leone dal petto di Furia Atomica, adesso il suo potere aumenta esponenzialmente e riesce facilmente ad avere la meglio sull'intera Legione. Risparmia Nate e Pia in quanto per lei è sacro rispettare il patto fatto con loro padre, rispettare i patti stipulati è il fondamento dei suoi poteri. La sua stessa esistenza si basa sul dogma: «...è l'integrità di una promessa che da senso all'immortalità dell'anima». Sulla Terra l'infestazione zirita ha provocato sospetti nei confronti delle industrie Block e delle loro avanzate scoperte tecnologiche. Dall'interno della compagnia arriva alla stampa l'indiscrezione secondo la quale tali invenzioni siano dovute a dei viaggi inter dimensionali compiuti grazie alla scienza proibita[6]. Si comincia quindi ad accusare la Corporation di Block come elemento catalizzante per la tragedia che sta colpendo il pianeta. Kadir è responsabile del dipartimento scientifico e si è auto incensato più volte come il genio dietro gli sviluppi delle nuove tecnologie della ridenominata Block Science. La stampa e i governi cominciano a metterlo alla berlina, ma lui non ha certo le capacità di risolvere il problema, un limite anche dello stesso Grant McKay. Incarcerato e considerato un criminale, non è più il genio di un tempo in quanto le sue facoltà mentali sono state prese dalla strega Doxa[6]. A peggiorare la situazione interviene una nuova devastante minaccia. In San Francisco arrivano i millepiedi Draln guidati dal loro Eucalipto dal nome Blokk (versione alternativa di Block). Impossessatesi di un pilastro perso da McKay ora stanno espandendo il loro culto della Morte (o dell'Anti-Dio) nell'Ogniverso. Per loro la vita è priva di senso e la vera esistenza inizia con l'illuminazione/liberazione della Morte[6]. Lo scopo è quindi lo sterminio della razza umana. Ora la Terra deve affrontare sia l'infestazione zirita sia il genocidio programmato di un culto nichilista. La coincidenza vuole che a San Francisco si trovi la clinica dov'è rinchiuso Grant, il quale approfittando del caos generatosi riesce a fuggire e in suo soccorso arriva il fratello Brian[6]. I due si ritrovano nel mezzo di un campo di battaglia urbana che vede scontrarsi tre fazioni: i Draln, i Dimensionauti di Block con alcune forze dell'ordine cittadine, e l'Esercito Infinito guidato dal Ward "romano". Si tratta di un'armata composta da guerrieri parassitati da entità zirite selezionati in diverse dimensioni, sono il braccio armato dell'infestazione zirita, la cui priorità diviene fermare lo sterminio della razza umana voluta dal Culto della Morte[6]. I terrestri di questo mondo servono loro come involucri. Chiunque vinca delle due truppe d'invasione, pare che la Terra originaria dei Dimensionauti sia condannata[6]. Block si rende conto che questo mondo è perduto e svela quindi la sua reale natura. I suoi natali non sono stati su questa Terra, ma viene da una realtà alternativa ed è già stato su diversi mondi dove ha sempre trovato un Grant McKay che gli consentisse di sviluppare tecnologia dalla Scienza Nera[6]. Questo gli aveva garantito il vero dominio su quei pianeti. Tutte le realtà in cui si è stabilito sono però state distrutte in seguito a queste ricerche ed è quindi passato da una dimensione all'altra cercando di stabilizzare quello che lui definisce il "coefficiente di caos", ma pare che anche questa volta non sia andata come previsto[6]. Ora è pronto a fuggire per l'ennesima volta, ma la sua fuga viene bloccata da una creatura di nome Harg-logh, un essere mostruoso di un'altra dimensione che lo stesso Block si era tenuto come animale da laboratorio[6]. Ora, anche grazie all'intervento di Kadir, il mostro viene scatenato contro Block che non riesce a scappare e quindi muore servendo da incubatrice per la progenie di Harg-logh[6]. L'Estinzione è la regola. Dopo essere fuggito dalla sede delle Block Industries, Harg-logh si riversa con la sua progenie sulle strade di San Francisco attaccando Grant e Brian che si stavano recando proprio in quella direzione[7]. In loro soccorso arriva però il Ragazzo Atomico e successivamente gli altri membri della Legione. Sono dovuti fuggire da Haven per evitare la furia di Doxta. Con loro hanno portato il macchinario necessario ad attivare le frequenze che, se diffuse nell'Ogniverso, porteranno alla fine dell'infestazioni ziriti[7]. Hanno anche portato Clint Stevens, la Furia Atomica, che ormai sta morendo dopo che la strega gli ha strappato il cuore di leone. Prima di spirare, dono a Nate uno speciale amuleto. Grant ha modo di rivedere il figlio dopo 4 anni, l'ultimo dei quali passato in un ospedale psichiatrico e i precedenti 3 sul Mondo-Nume. Scopre inoltre con sollievo che anche Shawn è ancora vivo[7]. Pia gli comunica che è riuscita a strappare a Doxta il manufatto con il quale gli aveva sottratto le sue capacità intellettive e queste sono adesso parte di lei. Queste doti sono necessarie per calcolare l'algoritmo che permetta di trasmettere la "matrice nullificante" a tutte le dimensioni contaminate dall'infestazione zirita[7]. Mentre la Legione, Grant e Brian, combattono contro l'Esercito dell'Infinito e i Draln, Pia riesce a trovare la soluzione matematica e attiva il congegno, denominato Arca[7]. L'entità eteree zirite sono forzosamente costrette a separarsi dai corpi che parassitano, la loro minaccia sta per essere eliminata. Anche Chandra riprende il controllo del proprio corpo e, in possesso di un pilastro portatile, si reca immediatamente nei laboratori di ricerca Block alla ricerca di Kadir che si trova lì insieme a Sara. Di fronte ad un'attonita ex-moglie di Grant, Chandra rivela che lei e Kadir non sono originari di questa dimensione, ma provengono ad un'altra Terra dell'Ogniverso, così come Block[7]. Il motivo per cui Kadir è venuto qui e ora decide di non compiere un salto in un'altra dimensione è perché questa è l'unica realtà in cui lui è riuscito a trovare una Sara che si innamorasse di lui[7]. Per questo ha ideato un dispositivo assemblando idee e tecnologie di varie dimensioni. Si tratta di una macchina, denominata Vela Inter Dimensionale e serve a spostare questa realtà verso la parte più esterna della "cipolla" che costituisce la struttura dell'Ogniverso[7]. Mentre Kadir sta spiegando il suo delirante piano, arriva Grant e Brian. Grant sostiene che è una follia allontanarsi dalla realtà primaria dell'Ogniverso per muoversi fuori dalla membrana, una zona sconosciuta (chiamata Nessunverso) e in cui potrebbero mutare le leggi fisico-matematiche che permettono l'esistenza[7]. Kadir a sua difesa sostiene che tutti i Grant che lui ha incontrato sono la causa di una sequenza ininterrotta di anomalie che stanno distruggendo il multiverso. La sua opzione è l'unica che dia una possibilità di salvezza e quindi attiva la Vela[7]. Ne segue una colluttazione in cui Kadir uccide Brian prima che questi danneggi la sua creazione, mentre Sara colpisce Chandra e fugge con Grant[7]. Durante la fuga dal laboratorio cominciano a vedere la realtà intorno a loro che si modifica e disegna diversi scenari, il loro mondo si sta pericolosamente spostando attraverso gli strati della "cipolla"[7]. La Battaglia di San Francisco continua però ad imperversare, ma le sorti stanno cambiando a favore della Legione. Nate riesce ad attivare l'amuleto di Clint che lo trasforma nella nuova Furia Atomica, aumentando la sua forza e capacità distruttiva. Questo lo porta a distruggere la minaccia del gigantesco Harg-Logh[7]. Pia si impossessa del pilastro dei Draln e porta in soccorso un'armata di semi-dei provenienti da Tarana guidati dal suo compagno Kor[7]. Questi affrontano vittoriosamente i Draln, lo scontro sembra ormai alla fine, ma arriva la strega Doxta. La potente megera è desiderosa di vendicarsi di coloro che non hanno mantenuto i patti stipulati, ovvero Pia e il Re del Clan dell'Equilibrio, il padre di Kor[7]. Le macchinazioni di Doxta si scoprono risalire ad un tradimento del Re il quale da giovane l'aveva sposata e illusa per poi ripudiarla quando lei ha cominciato ad invecchiare[7]. Ora la strega, dopo aver passato decenni ad accumulare potere e conoscenza (soprattutto sulla Scienza Nera) è in grado di compiere la sua vendetta e uccide senza esitazione o sforzo uno dei tre Re di Tarana, il leader del Clan dell'Equilibrio e suo ex-compagno[7]. Più tardi del previsto«Non sono un genio, non più...ma capisco che ogni volta che saltiamo colleghiamo le dimensioni. Conosco i pericoli. So esattamente cosa faccio. La stessa cosa che faccio in ogni dimensione. La cosa che sono nato per fare. Cercare (di raggiungere) allo sfinimento un obbiettivo.» Kadir riesce ad attivare la vela inter dimensionale e l'universo comincia a spostarsi in altre dimensioni verso l'esterno della "cipolla"[8]. Prima che questo avvenga Grant e la moglie compiono un salto usando il "pilastro portatile" sottratto a Chandra. Dopo aver vagato per oltre un anno attraverso numerose dimensioni alternative dell'Ogniverso si ritrovano su un pianeta dove vengono accolti da un centro medico-scientifico chiamato Istituto Inter Dimensionale per il Recupero Coniugale[8]. La dottoressa a loro assegnata si chiama Brenda e sostiene di essere una loro figlia da una Terra alternativa[8]. Il suo scopo, congiuntamente a quello dell'Istituto, è di scongiurare la fine dell'Ogniverso riuscendo a riappacificare Grant e Sara, curare i loro traumi, e portarli all'accettazione che Nate e Pia siano ormai morti[8]. Sostiene che nessuna realtà così come noi la concepiamo può esistere al di fuori della "cipolla" di questo multiverso. Kadir li ha portati nel Nessunverso che non è altro che il nulla, un vuoto in cui non si può esistere[8] Il problema è che Grant e Sara non si daranno mai per vinti e, se non accetteranno questa situazione, compiranno un viaggio al centro della "cipolla", verso la dimensione all'epicentro di ogni cosa, quella dove il primo essere ha compiuto la prima e ha quindi creando quindi due realtà divergenti le quali si sono poi ramificati dando origine a miliardi di universi alternativi[8]. Brenda sostiene che un'altra versione della coppia ha già provato a perforare gli strati che formano le dimensioni dell'Ogniverso arrivando a contatto con uno strato di antimateria che ha provocato una deflagrazione il cui effetto ha distrutto bilioni di universi e sta mettendo in crisi la struttura della realtà[8]. Dai dati raccolti, pare che loro rimangono l'unica coppia rimasta che ha avuto come figli Nate e Pia (in particolari anni), poi diventati Dimensionauti. Di conseguenza ora rimangono loro la minaccia più significativa al totale annichilimento della realtà intera[8]. Apparentemente Grant e Sara sembrano disposti a sottoporsi al trattamento offerto dall'Istituto. Il programma consiste in un bizzarro viaggio in un mondo onirico dove si ritrovano ad assistere alla cerimonia e alle feste di un matrimonio in cui tutti gli invitati sono persone che hanno incontrato nelle loro vite[8]. Qui sembrano rivivere le emozioni e i momenti che li hanno avvicinati e per un attimo vi è un ritorno di fiamma tra i due o quantomeno una riconciliazione[8]. Una volta tornati alla realtà si dicono disposti a collaborare con Brenda e a rinunciare la loro ricerca dei figli. Sembrano convinti che questa sia una costante all'interno di un'equazione che porta alla distruzione dell'Ogniverso[8]. La stanno però ingannando e creando un diversivo si impossessano di un avanzato Pilastro Sonda, le coordinate che inseriscono li portano diretti verso il misterioso fulcro dell'Ogniverso, la prima idea di realtà (in termini Platonici) o il Motore immobile aristotelico[8]. Grant e Sara raggiungono il centro dell'Ogniverso, la realtà prima, l'idea di universo che ha generato tutte le altre. La trovano popolata da una specie tecnologicamente molto avanzata di insetti umanoidi, coloro che si definiscono i primi e unici abitanti dell'intero Ogniverso. Grant viene accolto da quello che potrebbe essere la versione originale di sé stesso. Grant lo riconosce in quanto è l'essere che gli si era manifestato come una sorta di Angelo o spirito guida quando aveva soggiornato per 3 anni sul Mondo Nume. La moglie arriva a credere per un attimo che quella sia davvero la dimora degli angeli o qualcosa di simile al Paradiso. Dato il loro aspetto ci si trova di fronte ad esseri che si accostano però al concetto di angelo come viene indicato il Sukkal della mitologia mesopotamica e non quella aderente all'iconografia cristiana. L'insetto alato blocca ogni sorta di speculazione pseudo-religiosa affermando che (a parte lui) tutte le versioni alternative dei Grant non sono altro che degli avatar che vivono all'interno di un universo olografico i cui mondi sono solo apparenza della vera realtà che è quella in cui sono arrivati ora. Su questo pianeta (se si può definire tale) esistono diverse stanze in cui gli abitanti indossano dei caschi nei quali si proiettano le vite delle infinite versioni di sé stessi i quali sperimentano ogni tipo di vita-morte possibile nei vari strati della "cipolla". Lo stesso McKay prova uno di questi strani congegni e si ritrova a sperimentare in pochi secondi diversi anni di una sua vita alternativa. In termini platonici, filosofia di riferimento della Scienza Nera, il posto in cui si trovano è l'iperuranio, il luogo dell'idea stessa di universo, tutti i restanti mondi sono solo apparenza. L'arrivo di Grant e Sara segna però la fine per il nucleo dell'Ogniverso, unica vera realtà (non apparente). Prima che i suoi abitanti possano trovare una soluzione, lo strappo causato dall'arrivo di Grant e Sara porta ad un warmhole, una fenditura tra le membrane che ha generato un tunnel nella struttura dell'universo tale da portare fino a questa realtà il temuto Raggio Nullificante. Si tratta, con ogni probabilità, di un'anomalia energatica/vibrazionale causata da uno strato di antimateria e/o da un sovrapporsi di stati di caos dovuti ai forzosi collegamenti tra le dimensioni parallele verificatesi con i numerosi salti compiuti dai Dimensionauti. Stando a quanto affermato da uno dei leader della stirpe che ha creato l'Ogniverso, Grant McKay (e tutti i suoi avatar/varianti) sono un virus creato apposta da qualcuno per distruggere l'intera realtà. Il vero motivo per cui Grant ha costruito il Pilastro e ora è arrivato al centro della "cipolla" risiede in un messaggio subliminale. Tali esseri sono stati creati come involucri per fare esperienza per coloro che abitano la realtà all'origine di tutto, per loro non esiste il libero arbitrio. Ora però non vi sono risposte, arriva l'Apocalisse e l'Ogniverso cessa di esistere. Nessuna autorità oltre la propriaMentre l'universo intorno a loro si sta dissolvendo in un lampo di luce, Grant e Sara vengono salvati da un'astronave pilotata da Shawn dove a bordo vi sono i loro figli Nathan e Pia, oltre a Krolar (divenuto come un fratello per Nate) e Ward nella sua versione alternativa da centurione (ormai libero dagli Ziriti)[9]. Questi li traggono in salvo compiendo un salto che li porta sulla Terra di cui sono originari e da cui Grant McKay hanno compiuto il primo salto. L'Ogniverso non esiste più, ma il piano di Kadir ha funzionato, la sua Vela Inter Dimensionale ha portato questo mondo al di fuori della "cipolla" dell'Ogniverso, in quella zona (da alcuni ritenuta un mito) denominata Nessunverso, ora questo mondo è l'unico sopravvissuto all'Apocalisse causata dai viaggi tra le dimensioni causate dallo stesso McKay[9]. Quello che era nato come uno dei tanti mondi "apparenti" all'interno di una simulazione olografica, ora racchiude le uniche forme di vita senziente, o almeno questa è una teoria accettabile[9]. Il problema è che la strega Doxa ha preso il controllo del pianeta in quanto ha vinto la Battaglia di San Francisco. Ha sconfitto i Draln, sottomesso l'Esercito dell'Infinito e ridotto in catene i superstiti dell'esercito di Kor proveniente da Tarana[9]. Qui a capo della resistenza vi è Kadir e Chandra, che poi sono anche coloro che hanno salvato la vita ai figli di Grant e portato in salvo la Terra[9]. Kadir afferma di avere un piano per sconfiggere Doxa, ma Grant lo definisce un assassino e non vuole che nessuno della sua famiglia o dei loro alleati si schieri con lui. Come gli fa notare Kadir, Grant è infuriato per la consapevolezza di aver causato il genocidio di un multiverso, possibilità verso la quale lui stesso lo aveva messo in guardia e cercato di fermare[9]. L'ego di McKay dimostra ancora tutti i suoi limiti e allontana quindi l'unica persona (insieme a Chandra) che potrebbe liberare il pianeta e trovare una soluzione per assicurarne il futuro[9]. Il punto è che Grant non possiede più la sua genialità (toltagli dalla stessa Doxa) e crede quindi di affrontarla senza un reale piano. Al cospetto della strega si trova però improvvisamente isolato dal resto del gruppo e la sua mente cade vittima di un incantesimo che lo riporta a vivere esperienze (traumatiche) del suo passato rendendolo innocuo e catatonico[9]. Doxa sembra ormai disporre di lui come vuole, ma in suo soccorso arriva Kadir ammonendo la potente maga che non è Grant la sua vera nemesi, ma è lui quello che deve temere[9]. Il piano di Kadir sembra funzionare e Grant riprende conoscenza su un pianeta Terra utopico e tecnologicamente avanzato dove non sembra esistere più sofferenza e povertà[9]. Si ritrova persino fortunatamente sposato con Sara, sua figlia Pia è una brillante scienziata fidanzata con Kent (che nella realtà precedente era Kor) e suo figlio sta per realizzare il suo sogno di diventare uno scrittore di racconti di fantascienza basati su degli esploratori che viaggiano attraverso dimensioni parallele[9]. Tali storie si basano su quanto gli ha raccontato il padre in quanto Grant è l'unico che si ricordi di cosa sia successo e dell'esistenza (un tempo) dell'Ogniverso[9]. I ricordi gli sono stati lasciati come monito e rivincita da parte dello stesso Kadir che in questa realtà guida una Corporazione a capo di un governo unico mondiale di tipo tecno-finanziario[9]. Tale istituzione garantisce pace e stabilità al pianeta, ma presuppone anche un controllo assoluto delle vite dei cittadini, di cui è monitorata anche la salute, il tempo libero e la dieta. Si arriva persino a conteggiare il livello di caffeina, alcool e grassi ingeriti settimanalmente, se si supera la soglia di guardia vi è un robot in ogni casa che te ne proibisce un ulteriore consumo[9]. Per Grant, anarchico di natura, non è un mondo perfetto, ma è invece una specie di inferno che ha distrutto ogni forma di individualismo. Quando ha provato a ribellarsi e a raccontare la sua versione dei fatti ha dovuto però sottostare ad un periodo di detenzione e rieducazione, consapevole che la visione di Kadir ha vinto mentre della sua Lega di scienziati anarchici non è rimasto che un'eco di una storia dimenticata[9]. Epilogo: il finale del fumetto Black Science è aperto a diverse interpretazioni e lascia alcuni questi insoluti. L'ultimo albo (il n.43) presenta due linee narrative che potrebbero apparentemente incrociarsi anche se non è chiaro come e se questa sia la giusta interpretazione[9]. In uno di questi finali si vede un Grant che non accetta il mondo utopico creato da Kadir e quindi lo affronta cercando di ucciderlo causando così involontariamente la morte di Chandra[9]. Gli eventi che seguono lo vedono in fuga dalle autorità insieme alla sua famiglia, ma in seguito ad un incidente durante un inseguimento in macchina i suoi figli muoiono. La moglie Sara è sconvolta, ma lui la rassicura che è possibile trovare una realtà in cui tutto questo non è avvenuto e i loro figli sono ancora vivi[9]. Per farlo irrompono nei laboratori di Kadir e rubano l'unico Pilastro sopravvissuto. Attraverso uno schermo quantico ideato da Kadir monitorano diverse terre parallele finché non trovano quella ideale[9]. Questa corrisponde, sullo schermo, alla Terra utopica creata da Kadir, dove l'intera famiglia sta festeggiando il 46º compleanno di Grant insieme ai suoi genitori e allo stesso Kadir e Chandra. Si tratta di una versione della realtà in cui Grant non si è ribellato, si è adattato e non ha mai tentato di uccidere Kadir[9]. Pare che ora lo scopo di Grant sia di saltare in quella realtà per prendere il posto di quella sua versione alternativa. Facendo così però commetterebbe l'errore originale che ha portato a tutte le conseguenze catastrofiche generate finora dall'utilizzo del Pilastro e della Scienza Nera. Ogni volta che si cerca di intromettersi in una realtà parallela si crea uno strappo nel multiverso che porta a conseguenze drammatiche e imprevedibili[9]. Qui però si apre il primo quesito irrisolto, ovvero che stando a quanto successo in precedenza, l'Ogniverso è stato obliterato e non esiste più un pianeta nucleo dove delle entità altamente evolute lo hanno creato come un universo simulato. Teoricamente non esistono più realtà parallele[9]. Non viene neppure specificato come Kadir abbia sconfitto Doxa e trasformato una Terra devastata in un'utopia sotto il suo controllo[9]. Le speculazioni che si possono fare sono diverse, ma si potrebbe dedurre che la stessa Apocalisse (causata da Grant) non facesse a sua volta parte di una simulazione e lo stesso Ogniverso e le creature/creatrici al centro di esso non siano state a loro volta generate olograficamente da qualcosa di sconosciuto. Non si può scartare l'ipotesi dell'esistenza di una realtà o di un altro multiverso rispetto a quello già esistente[10]. Non viene inoltre mai rivelato come Kadir abbia sconfitto la potente megera Doxa, ormai capace di padroneggiare forze oscure e i segreti della Scienza Nera[9]. Può darsi quindi che non sia stata sconfitta, ma stia ancora manipolando la mente di Grant così come la si è vista fare quando è stata da lui affrontata in uno scontro diretto[9]. Vi è però anche la possibilità di un lieto fine in quanto il creatore di questo multiverso e di tutto quello che vi è accaduto è stata la coscienza di Grant McKay, che non per caso pare essere una costante fondamentale nello modello di sviluppo-distruzione-rimodellamento della realtà a cui si è assistito nella storia. Ci troveremmo quindi all'interno di un Universo inflazionato, dove ogni osservatore determina, secondo la Teoria a Bolle, un suo universo con il preciso scopo di prendere consapevolezza[11]. La scena finale dell'opera ci mostra di fatto un Grant in pace con sé stesso e la sua famiglia. La sua ultima riflessione è: «il mondo spazza via tutto ciò che ami...ma correre, anticipare l'inevitabile è un crimine contro opportunità che perdiamo mentre potevamo godercela. Questo ora è ciò di cui ho bisogno, la parte del film in cui smetto di correre e osservo la realtà e la realtà è perfetta e per la prima volta nella mia vita credo veramente (che) andrà tutto bene»[9]. PersonaggiQui di seguito sono descritti i Dimensionauti, nome coniato da Grant McKay e Ward per definire il team di persone che partono per il primo viaggio attraverso il velo delle realtà:
Realtà alternative«Un miliardo di realtà lì fuori...ce ne deve essere una,..una in cui non ho mandato tutto all'aria...lì fuori da qualche parte...un mondo perfetto dove possiamo essere felici» Il Pilastro creato da Grant McKay porta i Dimensionauti a visitare diverse realtà e/o mondi alternativi di quello che viene definito "Ogniverso" (o Eververse in originale), un multiverso composto da infinite dimensioni/strati di realtà differenti strutturate in maniera simile a quella che viene denominata la Cipolla. Qui di seguito sono elencate le realtà attraversate da Grant McKay in ordine cronologico:
La prima ad arrivare in questo mondo (ispirato alla letteratura fantasy) è Pia che viene accolta come una semidea, portatrice di pace. Grazie alla venerazione di cui gode presso queste genti riesce a portare i tre leader sul tavolo della pace e ognuno di loro consegna il Sempremid in suo possesso. Si compie così la cerimonia per unire i tre manufatti nell'Ominimid e riportare una pace che sembrava perduta. L'arrivo da un'altra dimensione di Grant, porta (sfortunatamente) la sua nave-pilastro a di struggere il sacro sigillo tripartito. Per rimediare alla catastrofe si offre volontario per partire alla ricerca in terre perigliose (tipica quest del genere fantasy) in cerca del Cuore di Bue, in possesso dell'invincibile Strega Doxa. A lui si unisce anche la figlia Pia. Nel costruire questa realtà l'autore Remender si ispira alla letteratura fantasy e al folklore germanico tipico delle favole dei Fratelli Grimm. La capanna dove Grant e sua figlia vengono invitati con l'inganno da un'apparente innocente vecchietta (in realtà la strega Doxa) riprende uno dei canovacci narrativi di diversi racconti fiabeschi quali Hänsel e Gretel.
RealizzazioneRemender ha da sempre voluto riportare nei comic book statunitensi un nuovo interesse per la fantascienza sfruttando in pieno le potenzialità espressive di un media come il fumetto[14]. La narrativa dei comic non è infatti imbrigliata da restrizioni di budget (presenti nelle serie tv e film) e permette un world building visivamente ancora più vivido di quello della letteratura classica, ma questo dipende anche dall'accurata scelta di grandi artisti, ispirati da una nuova estetica per l'epica delle space opera[14]. Ovviamente ammette che anche il genere super eroistico, il mainstream del mercato americano, è di per sé basato sulla science fiction, ma l'autore vuole rinnovare sia gli eroi pulp degli anni venti e trenta sia la fantascienza classica, cercando quindi di prendere spunto sia da franchise quali Star Trek sia da personaggi quali Buck Rogers e Flash Gordon (nati sulle comic strip dei quotidiani)[14]. Il suo obiettivo è quello di riproporre il "sense of wonder" di queste opere all'interno di paesaggi e situazioni che possano appassionare i lettori degli anni duemila[14]. Il primo tentativo avviene con la saga Fear Agent inizialmente pubblicata dalla Dark Horse Comics nel 2005, raccolta ora in volumi brossurati dalla Image. Il protagonista Heathrow Huston ha un costume e vive avventure che ricorda i pulp space heroes, ma allo stesso tempo presenta peculiarità che lo rendono alquanto diverso, facendo di fatto una loro versione post-moderna e revisionista[14]. Non è un eroe spaziale senza macchia e paura, ma al pari di Grant McKay, agisce spesso per tornaconto personale, Remender lo definisce come una via di mezzo tra John McClane (protagonista di Die Hard), Jack Burton (protagonista di Grosso guaio a Chinatown) e l'attore Bruce Campbell[14]. Il personaggio così come le sue bizzarre avventure sono la pietra angolare su cui si basa la poetica sci-fi di Remender e che negli anni successivi si può riscontrare in Black Science, Low, Tokyo Ghost e Seven to Eternity[14]. Ogni opera presenterà caratteristiche diverse, ma le radici della cosmogonia creata dall'autore nelle sue opere fantascientifiche trova il suo terreno in Fear Agent. Black Science è quindi il fumetto che ne rappresenta la naturale evoluzione. Il protagonista Grant McKay sembra, come lo stesso Huston, un eroe per caso, preso a combattere più che altro i suoi demoni interiori che non da una reale necessità di salvare l'universo (o l'Eververse), che tra l'altro lui stesso ha contribuito a mettere in pericolo[13]. I mondi che attraversa grazie alla tecnologia del Pilastro, generata dalla Scienza Nera, possono ricordare gli "strani nuovi mondi" del tele-cinematografico Star Trek, ma rappresentano però realtà alquanto più alienanti e distanti da ogni aspettativa[14]. Niente sembra procedere come pianificato, ogni creatura aliena risulta disturbante e potenzialmente aggressiva, la decadenza visiva prospera anche sui pianeti tecnologicamente più avanzati, ogni realtà sembra rappresentare il fallimento del progresso umano. Il team di Dimensionauti non vuole essere una nuova versione degli eroi dell'Enterprise, sempre pronti a salvare pianeti e civiltà[14]. In questo caso il paradigma si ribalta e i protagonisti sono degli anti-eroi la cui voglia di spingersi oltre ogni orizzonte conosciuto porta dietro di se una lunga coda di caos e distruzione[14]. La fantascienza, per l'autore, diventa quindi la narrazione ideale per raffigurare le debolezze dell'animo umano, della sua difficoltà di prendere consapevolezza e rapportarsi con gli altri (umani e non umani). Ne consegue che anche le fasi del progresso sono macchiate dall'incapacità di costruire società che non siano fallaci e inique[4]. Inoltre Remender trasferisce nei protagonisti delle sue opere sci-fi le insicurezze e i tormenti che lui stesso affronta nelle sua vita quotidiana, amplificate però dal contesto da space-opera che inquadra questo genere di saghe[14]. Risulta infatti evidente che al di lá delle avventure attraverso realtà sconosciute e nonostante battaglie contro esseri alieni, le storie che si dipanano in Fear Agent, Black Science e Low sono fondamentalmente "character driven"[14]. La centralità della narrazione risiede quindi nel carattere dei suoi personaggi, le loro paure e le loro vittorie personali. Le odissee alle quali sono sottoposti non sono viaggi "verso nuovi mondi o civiltà", ma raffigurano un viaggio nella loro stessa coscienza, le risposte che si cercano risiedono nella consapevolezza interiore del viaggiatore e non nei territori esterni (e alieni) che si attraversano. In personaggi come Huston (di Fear Agent) e Grant McKay (di Black Science), Reminder afferma di aver trasferito l'ansia e la depressione che lo attanagliavano nel periodo in cui le ha concepite, si trattava di un periodo in cui viveva nell'incertezza di non essere all'altezza per divenire uno scrittore di fumetti creator-owned[14]. Il progressivo superamento della sua personale depressione e l'aumento della fiducia nel poter gestire il proprio destino già emerge durante Black Science per poi sfociare apertamente nel personaggio di Stel Caine (dalla serie Low). Per ammissione dello stesso autore Stel il suo primo personaggio protagonista realmente ottimista, scevro della sua visione nichilista dell'esistenza, ed è incarnato in una donna che con la sua inguaribile speranza rappresenta un'ancora di salvezza per una terra ormai morente. Come co-creatore e disegnatore dell'opera, Remender si affida all'artista italiana Matteo Scalera, nato a Parma nel 1982. Debutta nel mercato statunitense con la Image per la quale realizza la miniserie Hiperkinetic nel 2008. Si distingue poi per il suo operato sia alla Marvel Comics sia alla DC Comics. Per la prima lavora a personaggi iconici quali Deadpool, Secret Avengers e Hulk. Per la storica rivale si occupa principalmente di serie legate alla Batman Family. Da segnalare i disegni per la limited-series heroic fantasy dal titolo Valen the Outcast, pubblicata da Boom!Studios tra il 2011 e il 2012 (edita in Italia da Editoriale Cosmo). Remender ne apprezza il dinamismo e la capacità di creare scenari dettagliati e originali[13]. Visto le difficoltà creative nel dover affrescare diversi mondi alternativi e creature sconosciute, Scalera è un'artista che può contribuire, con la sua immaginazione, a plasmare nuove realtà come mai se ne erano viste prima[13]. Remender sottolinea l'importante contributo del disegnatore emiliano nel world building di una space opera quale Black Science, la cui storia si dipana attraverso un Multiverso vario e alienante[13]. Come sostenuto dallo scrittore, ogni volta che cerca di abbozzare gli elementi fondanti di una nuova realtà, Scalera lo stupisce arrivando a creare scenari visionari ma dettagliati, che vanno oltre le aspettative e le istruzioni iniziali dello stesso Remender[13]. Le tavole del disegnatore italiano impressionano anche il pluripremiato scrittore James Robinson (celebre per il suo run su Starman) nel cui tratto riconosce l'influenza di artisti quali Alberto Breccia e Sergio Toppi[15]. Ne sottolinea l'abilità nell'utilizzo del «nero così netto ma ben disposto» al quale si affianca un'incredibile fantasia creativa che esplode dalle tavole creando suggestioni e stupore[15]. Le capacità di Scalera nel creare affreschi fantascientifici impressiona anche lo scrittore scozzese Mark Millar, fondatore dell'imprint Millarworld (linea editoriale a fumetti di Netflix) il quale lo vuole come disegnatore/co-creatore per una nuova epopea sci-fi. Dalla collaborazione tra i due nasce la successiva opera di genere di Scalera, dal titolo Space Bandits, pubblicata da Image Comics (per Netflix) nel 2019. Tematiche
La Scienza Nera è però anche debitrice del pensiero di Plotino (e del neoplatonismo), che due secoli dopo Platone, identifica nel principio dell'Uno l'origine trascendente dell'intero cosmo[18]. Questo si genera (come nel caso dell'Ogniverso) attraverso un divenire dell'Idea Prima definito Processione un genesi dell'universo tramite i quali si manifestano i vari livelli della realtà, che nella Scienza Nera si manifestano come le membrane della "cipolla"[8][18]. Plotino però avverte che tali emanazioni sono come un organismo e sono interdipendenti in quanto parti (o proiezioni) dell'Uno, la prima realtà o ipostasi. La complessità delle energie e dei principi che danno struttura all'Ogniverso sono quindi incontrollabili da parte della mente umana in quanto legate a qualcosa di più profondo quale l'anima, vera sede immutabile e imprescindibile dell'unica realtà generatrice. Grant McKay con la creazione del Pilastro e la sua volontà di indagare l'Ogniverso ha dato quindi origine ad un incontrollabile domino di eventi che sono andati a turbare la struttura dell'Ogniverso oltre ogni conseguenza prevedibile[8]. Da qui si comprende perché lo studio della Scienza Nera viene bandito come "sapere proibito", divieto non accettato dalla Lega degli scienziati anarchici[1].
Pubblicazione italianaIn Italia, la serie è stata pubblicata da BAO Publishing in 9 volumi corrispondenti alla Collected Editions americana.
Edizione Rimasterizzata DeluxePer il maggio del 2020 viene annunciata sia sul sito Image sia sul catalogo Previews (che fissa la data al 29 aprile)[23], l'uscita di una nuova edizione rimasterizzata dell'opera, raccolta in prestigiosi volumi cartonati presentati come Black Science Premiere - Remastered Edition, una prima edizione era stata distribuita tra il 2017 e il 2018[24]. Questa edizione viene curata e supervisionata dall'imprint Giant Generation, fondato da Rick Remender nel 2016[24]. I volumi, oltre a presentare una grafica migliorata e tavole "oversized" (maggiorate rispetto ad un comic book standard), raccolgono sketches originali, concept art, e materiale di realizzazione mai pubblicato prima[24]. Per l'occasione Matteo Scalera realizza nuove copertine per queste edizioni Deluxe celebrate come la versione definitiva di Black Science e «un essenziale Compendium dei Dimensionauti per l'Ogniverso»[24]. Di seguito l'elenco del "New Printing" della Deluxe Remastered Edition di Giant Generator[24]:
Note
Bibliografia
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