Bivonaea lutea

Espécimen en floración, aún incompleta

La bivonea gialla (Bivonaea lutea (Biv.) DC., 1821) è una pianta appartenente alla famiglia delle Brassicacee (o Cruciferae), diffusa nel bacino sud-occidentale del Mediterraneo.[1] È l'unica specie attualmente accettata del genere Bivonaea.[2][3]
Il nome del genere è un omaggio al botanico siciliano Antonino Bivona Bernardi (1770–1837).

Descrizione

B. lutea è una pianta erbacea, annuale, terofita scaposa, con fusto alto 4–22 mm, di colore verde pallido.

Le foglie basali sono oblunghe; le foglie cauline sono ovali, con margine dentato, pruinose.

I fiori sono gialli con petali di uguali dimensioni, una volta e mezza più lunghi dei sepali. Fiorisce tra febbraio e aprile.

Il frutto è una siliquetta oblunga di 5–7 mm, con una evidente nervatura trasversale.

Distribuzione e habitat

L'areale di questa specie è ristretto al Nord-Africa[4] (Algeria, Tunisia) e all'Italia insulare (Sicilia[5] e Sardegna[6]).

Nella sua Flora d'Italia (1982) Pignatti considera B. lutea un endemismo siculo, presente sui Nebrodi, le Madonie, i monti Sicani (monte Cammarata, monte Carcaci), oltreché in alcune stazioni della Sicilia orientale (Modica)[7]. Successivamente la specie è stata segnalata anche in altre località della Sicilia (p. es. Rocca Busambra (Alpe Cucco)[5], Monti di Palermo[8] e Monte Cofano[9]) ed in Sardegna (sul Monte Albo e in altre località del nuorese[6][10])

Cresce su prati, garighe e terreni incolti, sino a oltre 1000 m di altitudine..

Tassonomia

B. lutea è in atto l'unica specie riconosciuta del genere Bivonaea.[2] Altre specie assegnate in passato a questo genere sono oggi classificate all'interno di altri generi di Brassicaceae.

Binomi obsoleti

Note

  1. ^ (EN) Bivonaea lutea (Biv.) DC., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  2. ^ a b (EN) Warwick SI, Mummenhoff K, Sauder CA, Koch MA, Al-Shehbaz IA, Closing the gaps: phylogenetic relationships in the Brassicaceae based on DNA sequence data of nuclear ribosomal ITS region (PDF), in Plant Systematics and Evolution Volume 2010; 285: 209-232. URL consultato il 5 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2017).
  3. ^ (EN) Bivonaea DC., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  4. ^ Murbeck SV, Contributions à la connaissance de la flore du nord-ouest de l'Afrique (PDF), 1897.
  5. ^ a b Giardina 2010, p. 74.
  6. ^ a b Iiriti G., Bacchetta G., Bocchieri E, Riferimenti bibliografici sulla flora vascolare sarda riportati nell'Informatore Botanico Italiano dal 1969 al 2004 (PDF), in Rendiconti Seminario Facoltà Scienze Università Cagliari 2005; 75, Fasc. 1-2. URL consultato il 12 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2018).
  7. ^ Pignatti 1982.
  8. ^ Gianguzzi L., D'Amico A., Caldarella O., La flora vascolare dei Monti di Palermo, Palermo, Azienda Regionale Foreste Demaniali, 1997.
  9. ^ Gianguzzi L, La Mantia A., Ottonello D. & Romano S, La Flora Vascolare della Riserva Naturale Monte Cofano (Sicilia Occidentale) (PDF), in Naturalista sicil., S. IV, XXIX (3-4), 2005, pp. 107-152.
  10. ^ Camarda I, Studi sulla flora e sulla vegetazione del Monte Albo (Sardegna centro-orientale): 1. La flora (PDF), in Webbia, 1984; 37(2): 283-327.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica