Il padre morì quando lei aveva appena un anno e suo fratello, anche lui di nome Ghigo, poco più grande[2]; la loro nonna Clemenza detta Margherita di Borgogna, che già aveva retto il Delfinato per conto del figlio, Ghigo V d'Albon[4], assunse la reggenza in nome di suo fratello, che morì prematuramente[2], nel 1168[5]. A lei, unica figlia di Ghigo V, rimasta in vita, fu trasferito il titolo di delfina.
Beatrice era rimasta vedova[10], nel 1183 e, in quello stesso anno, andò sposa al duca di BorgognaUgo III[1] (1148 – 1192), che, aveva ripudiato, in quello stesso anno, la prima moglie Alice di Lorena, come ci viene confermata anche dalla Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[1]; Ugo III di Borgogna, come conferma la Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France, era l'unico figlio maschio del duca di Borgogna, Oddone II, e di Maria di Blois[11](1128 – 1190), la figlia primogenita del conte di Blois, di Chartres, di Meaux e di Châteaudun, signore di Sancerre e Amboise, conte di Troyes e conte di Champagne, Tebaldo, come ci viene confermata anche dalla Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[12] e di Matilde di Carinzia, figlia del duca di Carinzia, Enghelberto, come ci conferma Orderico Vitale nel volume VI, libro XI del suo Historia Ecclesiastica, Libri tredicim[13].
Alla fine dell'estate del 1190, suo marito, Ugo III, seguì il re di Francia, Filippo II Augusto, alla terza crociata e combatté nell'assedio che portò alla conquista di San Giovanni d'Acri, il 12 luglio del 1191[14]. Quando Filippo II Augusto, nell'estate del 1191, ritornò in Francia, lasciò a Ugo il comando delle truppe francesi[14]. Alleato fidato del suo ex avversario, ora re d'Inghilterra, Riccardo Cuor di Leone lottò assieme a lui contro il Saladino[15]. Ugo seguì Riccardo Cuor di Leone nella marcia verso Gerusalemme[16] e partecipò alla battaglia di Arsuf (dove divise con il Cuor di Leone la gloria della vittoria, il 7 settembre del 1191)[15]. Dopo questa battaglia i Francesi abbandonarono l'esercito e tornarono a San Giovanni d'Acri[15], dove, l'anno seguente, Ugo morì; secondo il necrologio degli Obituaires de Lyon II, Diocèse de Chalon-sur-Saône, Abbaye chef d'ordre de Cîteaux (non consultato), Ugo morì in Terra santa (Hugo dux Burgundie qui obit ultra mare)[17] il 6 settembre (VIII Id Aug)[17]; anche la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium conferma che Ugo morì in Terra Santa (dux Burgundie Hugo ex parte regi ibi dismissus, non multo post mortuus est)[18] e dice anche che fu sepolto presso i Templari (apud Templarios)[18], che si erano stabiliti a San Giovanni d'Acri;
Secondo la Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France, Ugo, dopo aver lasciato l'esercito di Riccardo Cuor di Leone, si ritirò a Tiro, dove passò l'inverno e dove morì e da dove fu trasportato a Cîteaux e fu sepolto nell'Abbazia di Cîteaux[16]. Il capitolo XX della Histoire des ducs de Bourgogne de la race capétienne, tome III, ci narra la terza crociata di Ugo III: i preparativi della partenza, i cavalieri di Borgogna che l'accompagnavano, l'incontro col re di Francia, Filippo II, la sua visita nel Delfinato, la nomina di Beatrice, la sua seconda moglie, a reggente del ducato di Borgogna, il raggiungimento della Sicilia, dove passò l'inverno con Filippo II e con Riccardo Cuor di Leone, la sua missione a Genova per procurarsi la flotta per il passaggio dalla Sicilia in Terra Santa, l'arrivo e l'assedio di San Giovanni d'Acri, la partenza per la Francia di Filippo II e la sua nomina a connestabile dell'esercito francese, la separazione dall'esercito di Riccardo Cuor di Leone, le dispute tra i Crociati, il ritiro a San Giovanni d'Acri, dove passò l'inverno e dove morì; l'imbalsamazione del suo corpo, profumato e deposto in una cassa di cedro, trasportato a Cîteaux, dove fu sepolto nell'Abbazia di Cîteaux, ed infine il figlio Oddone gli succedette nel titolo di duca di Borgogna[19].
Beatrice fu reggente del ducato di Borgogna per circa due anni, e alla morte di Ugo III, divenne duca il figlio di primo letto di Ugo, Oddone[20].
Rimasta vedova di Ugo, Beatrice convolò a terze nozze nel 1193 con Ugo I signore di Coligny (1170 – 1205), piccolo nobile della Bresse, figlio di Umberto II signore di Coligny e della moglie, Ida di Vienne[5]. Il marito Ugo morì in battaglia a Serrhai il 2 Settembre 1205[5].
Rimasta vedova per la terza volta, Beatrice morì nel 1228, anno in cui aveva lasciato un testamento in cui disponeva che i suoi titoli andassero al suo figlio maschio, Andrea Ghigo[21].
Discendenza
Da Ugo III di Borgogna Beatrice ebbe tre figli[22]:
Beatrice (1200 – 1241), andata sposa ad Alberto IV, barone de la Tour-du-Pin (1205 – 1259). Al loro figlio, Umberto I de la Tour-du-Pin, passerà il titolo di "delfino", avendo quest'ultimo sposato Anna, nipote diretta di Ghigo VI, mentre la loro figlia, Maria († dopo il 1285), andò sposa a Raoul (o Rodolfo, 1220 – 1265), conte di Ginevra dal 1252[25].
Charles Lethbridge Kingsford, Il regno di Gerusalemme, 1099-1291, cap. XXI, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 757–782
Frederick Maurice Powicke, I regni di Filippo Augusto e Luigi VIII di Francia, cap. XIX, vol. V (Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 776–828