L'unità nasce a Doneck nel 2014 e viene fondata e guidata dal russo Arsen Pavlov detto ''Motorola'' fino al 2016, anno della sua morte. A prendere le redini del gruppo ci sarà successivamente Vladimir Žoga detto ''Vokha'' [14](morto nel marzo 2022) e suo padre Artëm Žoga[15], che subentrerà dopo la morte del figlio. Secondo quanto riportato da Wikipedia in inglese (che cita le indagini del sito tedesco Belltower, che monitora i gruppi di estrema destra, e dall'European Eye on Radicalization) il battaglione è legato agli ambienti dell'estrema destra russa.[16][17] Il gruppo utilizza una simbologia appartenente alla cultura zarista e irredentista russa. ''Motorola'' inoltre aveva collegamenti con noti esponenenti dell'ultranazionalismo russo; come riportato dal The Moscow Times Pavlov l'11 luglio 2014 ha sposato Olena Kolenkina e al matrimonio hanno partecipato Igor Girkin e Pavel Gubarev[18].
Il 6 aprile 2015, Oleh Suchov, corrispondente del quotidiano ucraino Kyiv Post, ha pubblicato un articolo nel quale l’allora capo del battaglione "Sparta" Arsen “Motorola” Pavlov, in una breve intervista telefonica nel quale gli veniva chiesto conto delle torture e dell’uccisione del militare Ihor Branovic'kyj, confessa di aver giustiziato sommariamente 15 prigionieri di guerra ucraini.[8]
«gruppo separatista armato coinvolto nei combattimenti nell'Ucraina orientale. In tale veste ha fornito sostegno attivo ad azioni e politiche che compromettono l'inte grità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, al fine di destabilizzare ulteriormente l'Ucraina.»
Lo stemma del battaglione, sui distintivi da berretto e sugli scudetti omerali portati a sinistra, è costituito da una bandiera tricolore bianco-giallo-nera dell'Impero russo; su di essa è sovrapposta una lettera M rossa, stilizzata a forma di fulmine che sormonta un lupo rampante e la scritta "Sparta" in caratteri cirillici. La foggia della lettera M è tratta dalle opere di "Metro 2033" (romanzo e videogioco)[32] dove i militi dell’Ordine di Sparta combattono nei sotterranei esattamente come fece il battaglione nella seconda battaglia dell'aeroporto di Donec'k contro i paracadutisti ucraini denominati “kiborh” (cioè: “cyborg”).[33][34]
Uniformi
Inizialmente non esisteva un’uniforme specifica e, dal punto di vista operativo, furono usate diverse tipologie e combinazioni di tenute mimetiche ed equipaggiamenti (anche occidentali) reperiti sul mercato dell’usato, oppure ex-ucraine di preda bellica o forniture russe come le tute gorka.[35][36][37] Successivamente, essendo stato Arsen “Motorola” Pavlov un ex fante di marina, è stata adottata l’uniforme tipica della Morskaja pechota con basco (ma senza distintivo della bandiera rossa con ancora dorata), blusa e pantaloni neri, il classico corpetto alla marinara a righe orizzontali blu, così come i tipici distintivi di grado che, per gli ufficiali, sono composti da controspalline nere con filetti rossi;[38][39] l’uniforme operativa mimetica invece adotta il motivomimetico EMR (Edinaja maskirovočnaja rascvetka, detto anche “RUSPAT” o “Digital Flora”), identico a quello delle FF.AA. russe.[40]
^(EN) Putin’s Hybrid Army, su European Eye on Radicalization, 7 aprile 2022. URL consultato il 29 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2023).
«Guards Colonel Vladimir Zhoga led the Sparta battalion, a neo-Nazi military unit backed by the Kremlin. He was killed last Saturday during battle in the eastern Ukrainian town of Volnovakha.»