Basilica di Nostra Signora Assunta
La basilica di Nostra Signora Assunta è un edificio religioso del quartiere genovese di Sestri Ponente, sito in piazza Francesco Baracca. La sua comunità parrocchiale fa parte del vicariato di Sestri Ponente dell'arcidiocesi di Genova. StoriaEdificata a partire dal 1610 (il 4 ottobre l'inizio della costruzione, dopo tre anni dalla richiesta al governo della Repubblica di Genova), venne completata nel 1618 e consacrata due anni dopo, nel 1620.[1] Nel 1624 venne aggiunta la struttura della torre campanaria[1]. Nel primo anno di vita vi furono diversi attriti con la vicina e precedente (sede parrocchiale a partire dal 1132) chiesa dedicata a San Giovanni Battista: la chiesa di Nostra Signora dell'Assunta venne prima eletta a parrocchia (il 22 dicembre 1620), degradando San Giovanni Battista, successivamente la decisione venne invertita, fino a quando, il 3 febbraio 1623, vennero rese parrocchie indipendenti. La situazione di attrito si trascinò tuttavia per alcuni anni ancora, fino ad una decisione ultima della Congregazione del Concilio datata 15 novembre 1631.[1] Il 10 ottobre 1629 venne consacrata dal vescovo di Brugnato Vincenzo Giovanni Spinola.[1] Nel 1951 Pio XII la dichiarò Basilica minore.[1] DescrizioneL'ingresso principale dell'edificio, orientato verso Nord, è posto nella piazza intestata all'aviatore della prima guerra mondiale Francesco Baracca. La facciata, realizzata nel 1932, è opera dell'architetto Piero de Barbieri e dello scultore sestrese Luigi Venzano[1]. I due lati della facciata sono sovrastati da due statue in calcestruzzo dedicate a San Giovanni Battista e San Giuseppe, mentre nella parte centrale (di maggiore altezza) vi è un altorilievo (6 m per 5 m) dedicato alla Madonna, realizzato in un misto di bronzo e cemento.[2] La struttura interna è composta da una sola navata, con una larghezza di 18 m ed una lunghezza di 38 m. Gli affreschi, gli stucchi e i marmi che ne decorano gli interni sono stati in tempi diversi; tra gli autori delle opere vi sono i genovesi Giulio Benso, Domenico Piola e Nicolò Barabino, oltre al sestrese Gian Stefano Rossi.[3] Gli interni della chiesa sono stati restaurati recentemente: i lavori di restauro sono durati tre anni, dal 2003 al 2006.[4] Note
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