Barbapapà (Barbapapa) è una serie di libri per bambini creata da Annette Tison e Talus Taylor, e pubblicata in Francia dal 1970. Barbapapà è il nome del protagonista della serie e, per estensione, di tutta la sua famiglia, degli esseri a forma di pera di diversi colori che hanno la capacità di mutare forma a piacimento.
I libri, che ammontano a circa una quarantina, sono stati pubblicati in Francia dalle case editrici L'École des loisirs e Éditions du Dragon d'Or, e sono stati esportati in tutto il mondo tradotti in oltre trenta lingue[1]. La serie è stata adattata anche in diverse storie a fumetti, film e tre serie animate[2], la prima di co-produzione franco-olandese nel 1974, la seconda di produzione giapponese nel 1999, e la terza francese del 2019.
Per quanto indirizzate ad un pubblico infantile, le vicende affrontano temi complessi come quelli della diversità e dell'ecologia. Barbapapà ha anche influenzato la lingua italiana introducendo un neologismo: "barbatrucco"[3][4].
La serie Barbapapà nacque dalla fantasia di due autori, l'architetta e designer francese Annette Tison e il professore di matematica e biologia statunitense Talus Taylor, moglie e marito, che all'epoca risiedevano a Parigi. Durante una passeggiata nei giardini del Lussemburgo nel maggio 1970, Taylor sentì un bambino chiedere ai suoi genitori qualcosa che suonava come "baa baa baa baa" e, non comprendendo il francese, chiese alla moglie il significato, scoprendo che si trattava di barbe à papa, il nome con cui è chiamato lo zucchero filato. Trovando divertente il suono, più tardi in un ristorante i due si misero a schizzare sulla tovaglia un personaggio ispirato al dolce, dall'aspetto rosa e tondo, che chiamarono "Barbapapa"[5].
Il personaggio, a cui si affiancheranno poi la moglie e i figli, divenne il protagonista di una serie di libri per bambini e libri illustrati, pubblicati in Francia prima dalla casa editrice L'École des loisirs e in seguito da Éditions du Dragon d'Or, per un totale di circa quaranta titoli[1]. I libri vennero esportati in tutto il mondo e tradotti in oltre trenta lingue[1].
Libri
La serie originale pubblicata in Francia delle storie sui Barbapapà comprende i seguenti titoli:
Barbapapa (1970)
Le voyage de Barbapapa (1971)
La maison de Barbapapa (1972)
L'arche de Barbapapa (1974)
L'école de Barbapapa (1976)
Le théâtre de Barbapapa (1978)
L'arbre de Barbapapa (1991)
Les vacances de Barbapapa (1995)
L'hiver de Barbapapa (2004)
Barbapapa sur Mars (2005)
Libri illustrati:
Barbapapa et les nombres (1996)
Barbapapa et les couleurs
Barbapapa et les formes
Barbapapa et les labyrinthes (1996)
Cherchons Lulue avec barbapapa (2004)
Barbapapa et les premiers mots d'anglais (2004)
Serie La petite bibliothèque de Barbapapa:
La ferme (1974)
Barbapapa baby-sitter (1974)
Les puces (1974)
La cuisine (1974)
Les œufs (1974)
La mer (1979)
Le jardin (1979)
La coiffure (1974)
Les animaux (1974)
Edizioni italiane
In Italia, nel 2006 la casa editrice Piemme ha ripubblicato in edizione cartonata alcune delle storie sui Barbapapà i cui diritti erano originariamente detenuti da Arnoldo Mondadori Editore:
Barbapapà
La famiglia Barbapapà
La casa dei Barbapapà
L'arca dei Barbapapà
La scuola dei Barbapapà
Il teatro di Barbapapà
Le vacanze dei Barbapapà
Barbapapà su Marte
L'inverno dei Barbapapà
L'albero dei Barbapapà
In Italia, nel 2008 la casa editrice Nord-Sud ha pubblicato in edizione cartonata dodici nuovi libri:
Barbapapà. La cucina
Barbapapà. Il pic-nic
Barbapapà. La fattoria
Barbapapà. La barca
Barbapapà. Il mare
Barbapapà. Le pulci
Barbapapà. Le uova
Barbapapà. L'orchestra
Barbapapà. Babysitter
Barbapapà. Gli animali
Barbapapà. Il giardino
Barbapapà. La mietitura
Ambientazione e personaggi
Barbapapà (Barbapapa), una sorta di grosso e amichevole blob a forma di pera di colore rosa, nasce spuntando dal sottosuolo del giardino di una casa di provincia. L'arrivo di questo essere alto quanto la loro casa spaventa non poco gli adulti che vi risiedono. Tutt'altra reazione hanno invece i due bambini che vi abitano, Francesco e Carlotta (François e Claudine), che diventano i primi amici di Barbapapà. Dal canto suo il curioso essere sarà per loro uno speciale compagno di giochi: caratteristica principale di Barbapapà è infatti quella di modellare a suo piacimento il proprio corpo, assumendo la forma della cosa o dell'animale più indicato per risolvere una situazione. La trasformazione è sempre accompagnata dalla frase che diventerà il vero e proprio tormentone della serie: "Resta di stucco, è un barbatrucco!" (nell'originale francese Hup hup hup barba-truc!).
Barbapapà all'inizio è un emarginato, vittima della diffidenza della società degli adulti, che spesso lo allontanano intimoriti dal suo aspetto inedito e dalle sue dimensioni colossali, anche se nel corso del tempo, la sua versatile peculiarità che gli permette le trasformazioni più disparate, si rivelerà essere preziosa per sbrogliare problemi, salvare vite umane, riacciuffare gli animali fuggiti da uno zoo e tanto altro ancora.
Guadagnatasi la fiducia del mondo in cui vive, il secondo grave problema che gli si prospetta è quello della solitudine: egli infatti è l'unico essere della sua specie che si conosca. Con l'aiuto di Francesco e Carlotta, Barbapapà parte per un viaggio alla ricerca di una Barbamamma. Incastrato dentro una piccola roulotte trainata dalla bicicletta dei due amici, Barbapapà tocca i principali paesi del mondo. La ricerca si conclude felicemente proprio nella casa dei due bambini: dallo stesso giardino da cui un giorno è misteriosamente spuntato lui, nasce infatti anche la Barbamamma (Barbamama), dalle forme più aggraziate, di colore nero alla quale Barbapapà dona subito un mazzetto di fiori rossi i quali comporranno la vezzosa coroncina che la Barbamamma porta sul capo.
Barbapapà e Barbamamma decidono dunque di crearsi una famiglia, depositando uova nello stesso terreno che ha dato loro i natali. Dall'unione dei due nascono quindi sette barbabebé, ognuno con una caratteristica ben definita:
Barbabella (Barbabelle) è viola. È la bella della famiglia: ama i gioielli e i profumi e odia gli insetti.
Barbaforte (Barbadur) è rosso. È lo sportivo della famiglia: combattivo e ribelle contro i soprusi. Dotato di mantellina e lente alla maniera di Sherlock Holmes, ha anche il pallino di essere un bravo detective, e svolge le sue indagini con il fratello Barbabravo e la cagnetta Lolita. È anche un grande mangione.
Barbalalla (Barbalala) è verde. È la musicista di casa e sa suonare praticamente ogni strumento, a volte trasformandosi lei stessa nello strumento che poi suonerà. Ama anche la botanica e l'ecologia.
Barbabarba (Barbouille) è nero e peloso. È l'artista di casa e la sua pelliccia nera è spesso imbrattata dei colori che usa per dipingere.
Barbottina (Barbotine) è arancione. Stereotipo dell'intellettuale, porta gli occhiali e ama leggere. Intelligente e ironica, si diverte a stuzzicare il fratello Barbabarba con commenti scherzosi sui suoi quadri.
Barbazoo/Barbazò (Barbidou) è giallo. È un amante della natura e conosce tutti gli animali e le piante, i vari tipi di clima e i problemi che causa l'inquinamento. È anche dottore e veterinario.
Barbabravo (Barbibul) è blu. È lo scienziato e inventore della famiglia: a volte però le sue idee sono troppo audaci e i suoi esperimenti finiscono per causare catastrofiche conseguenze.
Lolita. È la simpatica cagnolina a macchie della famiglia ed è molto legata a Barbaforte.
Altri media
Fumetti
Ai libri fece seguito una serie di storie a fumetti, Le Journal de Barbapapa, scritte e disegnate dagli stessi Tison e Taylor e pubblicate dal 1970 con cadenza mensile. La serie venne tradotta anche in italiano come Il mensile di Barbapapà, pubblicato da Mondadori tra il 1976 e il 1985[6].
Serie animate televisive
Barbapapà
Una prima serie animata intitolata Barbapapà (バーバパパ?, Baabapapa) fu realizzata nei Paesi Bassi e in Giappone nel 1974, frutto di una coproduzione tra la società olandese Polyscope BV, la K&S e lo studio Topcraft[7]. La serie comprendeva 45 episodi da 5 minuti ciascuno e adattava i primi libri scritti da Tison e Taylor. Venne trasmessa per la prima volta in Francia dal 2 ottobre 1974 dalla ORTF e in Olanda il 15 dicembre dello stesso anno dalla NOS, mentre in Giappone andò in onda solo a partire dal 4 aprile 1977 su TV Tokyo. La serie venne continuata nel 1977 con una nuova stagione di 55 episodi da 5 minuti, che trasponeva le storie di Barbapapà già apparse in forma di fumetto ne Il mensile di Barbapapà.
L'edizione italiana fu trasmessa dopo il suo debutto in Francia e prima di arrivare in Giappone, diventando la prima serie televisiva anime giapponese a sbarcare nel Paese[7]. Andò in onda per la prima volta sulla Televisione svizzera in lingua italiana dal 15 settembre 1975[8] al 23 agosto 1976[9], mentre dal 13 gennaio 1976 cominciò a essere trasmessa contemporaneamente dalla Rai sul Programma Nazionale con un altro adattamento[10], per poi spostarsi dal 25 ottobre dello stesso anno su Rete 2[11]. La seconda stagione debuttò su Rete 2 il 26 marzo 1979[12]. Claudio Lippi donò la voce a Barbapapà e a tutti i personaggi maschili della serie; ugualmente fece Orietta Berti con i personaggi femminili. Un nuovo doppiaggio venne effettuato nel 2006 a cura di Studio P.V. e sotto la direzione di Luca Semeraro, venendo trasmesso su Nickelodeon, con repliche successive su Rai Yoyo e DeA Junior[13]. I cento episodi di questa serie, insieme alla successiva Barbapapà in giro per il mondo, sono stati distribuiti in quattordici DVD da Dynit tra il 2008 e il 2009[14][15].
La colonna sonora originale del cartone fu composta dagli olandesi Joop Stokkermans (musica) e Harrie Geelen (testi) nel 1974. La versione originale era interpretata dal cantante olandese Leen Jongewaard[16]. La traduzione italiana dei testi fu affidata a Roberto Vecchioni, all'epoca forse più noto come autore che come interprete. Il cantautore interpretò la prima sigla della serie dal titolo La famiglia di Barbapapà assieme al gruppo giovanile Le Mele Verdi, fondato e diretto da Mitzi Amoroso, pubblicando l'LP 33 giri Barbapapà di grande successo che raccoglieva gli adattamenti delle canzoni dell'anime. Quello fu il primo importante successo del gruppo[17]. Per la sigla della seconda stagione, Ecco arrivare i Barbapapà, cantano Claudio Lippi e Orietta Berti; anche in questo caso venne pubblicato un ulteriore album monografico, Barbapapà, dedicato alla serie.
Episodi della prima stagione:
La nascita di Barbapapà
Il fuoco
La spiaggia
In giro
Il mare
L'India
L'America
Barbamamma
Il porto
Il castello
Il problema della casa
La casa dei Barbapapà
Il trenino
Il deserto
Le uova
Le arti più belle
Sport
Babysitter
La spremuta
Barbapapà capostazione
Lo scultore
La valigia
L'Africa
La tosatura delle pecore
La tessitura
Il toro
Il biberon
La metamorfosi
La pettinatura
Lo sci
L'inquinamento
Il bosco
La regata
Le pulci
La vendemmia
Gli insetti
La macchina
Fotografie della moda
Il concerto
Il compleanno
L'alpinista
La caccia
Il picnic
Il salvataggio
Il ritorno
Episodi della seconda stagione:
Il salvadanaio
Il torero
Il Messico
La trappola
Natale
Il circo
Dottore Barbazò
Il postino
Il compleanno di bebè
Gli animali misteriosi
La gamba rotta
Spazio da gioco
I giocattoli
Il ladro misterioso
Il robot
Il safari
Salviamo le balene
Nascondino
Duello di spari
Il mistero della torta
Il mistero delle uova
Il mistero dell'auto
Arriva, Buffalo Bill
Il dinosauro nuovo
La scomparsa di Barbapapà
La scuola del sabato
La scuola della domenica
Il pranzo di bebè
Il ritorno del fantasma
Scuola di musica
Il mostro
La casa stregata
Professore panda
Il ladro
Il segreto di Barbabarbà
La corsa in automobile
L'Antartico
Il mago
La commedia musicale
Il vasaio
Il teatro
Mostra canina
Mistero nella giungla
Visita in Giappone
Il giardino
L'uccello migratore
Barbabravo
Barbabarba e Barbabella
Barbazò
La corsa ippica
Il drago
In mongolfiera
Tempesta notturna
L'ombrello
Gli scoiattoli innamorati
Barbapapà in giro per il mondo
Una nuova serie anime, Barbapapà in giro per il mondo (バーバパパ 世界をまわる?, Baabapapa sekai o mawaru), venne realizzata nel 1999 dall'editore Kōdansha e dallo studio di animazione Pierrot. Essa comprendeva 50 episodi di cinque minuti e mostrava i viaggi della famiglia Barbapapà in diversi paesi del mondo. L'edizione italiana andò in onda su Rai Uno nel 2002[18]. I cinquanta episodi di questa serie, insieme a quelli della precedente Barbapapà, sono stati distribuiti in quattordici DVD da Dynit nel corso del 2008-2009[14][15].
Nel 2018 ha avuto inizio la produzione di un nuovo adattamento animato, Barbapapa en famille, scritto da Alice e Thomas Taylor, i figli di Annette e Talus, e prodotto da Normaal Animation. La serie è composta da 52 episodi di 11 minuti e ha iniziato la trasmissione il 10 novembre 2019 su TF1 in Francia[69]. Nickelodeon ne ha acquistato i diritti per la distribuzione internazionale[70]. In Italia la serie, intitolata Barbapapà - Una grande famiglia felice (Barbapapà & Family per i primi 13 episodi), doveva essere mandata in onda il 20 aprile 2020 sul canale Nick Jr. ma è stata successivamente rinviata al 21 settembre dello stesso anno[71][72]. La serie viene trasmessa in chiaro su Rai Yoyo dal 12 aprile 2021[73].
Episodi di Barbapapà - Una grande famiglia felice:
L'albero dei Barbapapà
Il compleanno dei Bababebè
Bada-bam!
I Barbamarziani
Boris
Nato selvaggio
Dal grano al pane
Di seme in seme
Bronci da record
L'impero arancione
Il detective Barbalock
Superbarbabebè
Barbascherzo!
Il lupo di Halloween
Il tablet
Fino all'ultima figurina
Il libro del castigo
Pulizie con sorpresa
Competizione
Questione di piedi
La casa dei sogni
Quando sarò grande
Barbasapiens
Il mostro nell'armadio
La bella e le bestie
Forza 4
La caccia al tesoro
Piccoli avventurieri
Allarme fucsia
Il barbariciclo
L'arte del singhiozzo
La giornata del silenzio
Barbaforte senza torte
Quel mostro di gallina
Auguri Barbamamma!
Reazione a catena
Babbo Natale!
Promesso, papà
Una storia tira l'altra
Barbapirati
Una fame da stambecco
Talento felino
Il segreto del nascondiglio segreto
Black-Out
Barba TV
Al museo
Riciclo differenziato
Barbasosia
Terapia d'urto
Pazienza ma non troppo
I supersette
Ispirazioni
Film
Nel 1977 è stato distribuito nei cinema Le avventure di Barbapapà, il film riassuntivo di montaggio della serie del 1974 con le voci del primo doppiaggio. In Italia è stato pubblicato in DVD da Quinto Piano.
Accoglienza
Barbapapà è considerata una delle prime opere portatrici di un messaggio ecologista[5].
Il termine "barbatrucco" è entrato come neologismo nella lingua italiana, venendo utilizzato come sinonimo di "trucchetto" o comunque di un modo intelligente e furbo per risolvere dei problemi, anche in senso negativo.[3][4]