Autostrada regionale Cispadana

Autostrada regionale Cispadana
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Emilia-Romagna
Province  Reggio Emilia
  Modena
  Ferrara
Dati
ClassificazioneAutostrada
InizioReggiolo
FineFerrara sud
Lunghezza64,7 km
Direzioneest-ovest
Data apertura(in progetto)
GestoreSocietà Autostrada Cispadana
(gruppo Autostrada del Brennero spa)
Pedaggiosistema chiuso
Percorso
Principali intersezioniA22, A13, RA 8

L'autostrada regionale Cispadana[1] è un progetto volto a realizzare un'autostrada a gestione regionale di circa 67 km che collegherà i caselli di Reggiolo-Rolo sull'A22 e quello di Ferrara sud sull'A13. La società responsabile della progettazione, costruzione e gestione dell'opera è Autostrada Regionale Cispadana S.p.A., presieduta da Graziano Pattuzzi (ex presidente della Provincia di Modena ed ex sindaco di Sassuolo).

A luglio 2017 è stato pubblicato il decreto di compatibilità ambientale del progetto preliminare, con le prescrizioni che dovranno essere recepite nel progetto definitivo che dovrà essere elaborato e approvato entro cinque anni.

Storia

Origini

L'idea di un collegamento est-ovest nella parte settentrionale dell'Emilia centrale nacque in epoca fascista, con il progetto della ferrovia Rolo-Mirandola, che tuttavia non venne mai completata a seguito dei gravi danni della seconda guerra mondiale[2].

Nel giugno 1960, con lo sviluppo della motorizzazione di massa, l'ingegner Massimo Torelli propose la realizzazione di un "asse viario cispadano" alternativo alla via Emilia e alla strada statale 468 di Correggio, che collegasse direttamente le città di Ferrara e Parma, passando per Mirandola e Guastalla[3].

Nel 1980 il consiglio regionale approvò la legge regionale 19 maggio 1980, n. 38 relativa agli "Interventi promozionali per lo studio, la progettazione e la realizzazione del sistema cispadano delle vie di comunicazione", al fine di contribuire a distogliere i traffici di transito dai centri urbani della zona[4].

Nel dicembre 1983 il progetto della strada Cispadana, lungo 115 km (da Parma a Ferrara) e con un costo di 200 miliardi di lire, venne presentato dall'assessore Turchi.[5]

Nel 1986 la Regione Emilia-Romagna, guidata da Lanfranco Turci[6] con l'assessore ai trasporti e vie di comunicazione Giuseppe Gavioli[7], approvò il primo Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT), che individuò il primo progetto dell'infrastruttura[8], inizialmente come strada extraurbana secondaria (a unica carreggiata con una corsia per senso di marcia)[9].

A partire dagli anni 1990 vengono realizzate dall'ANAS le prime opere (successivamente trasferite al demanio regionale ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112): la strada provinciale 70 da Ferrara a Sant'Agostino (località San Carlo), la tangenziale di Finale Emilia, la tangenziale di Reggiolo e la variante alla strada statale 62 della Cisa tra Brescello, Boretto e Gualtieri[10].

Nel 1998 il tracciato viene confermato nell'aggiornamento del Piano regionale integrato dei trasporti 1998-2010 (PRIT 98).

Il 10 giugno 2004 viene inaugurato il primo tratto di 3,7 km da San Carlo a Sant'Agostino, costato 18 milioni di euro.[11] Il 6 ottobre 2007 viene inaugurato il secondo lotto di 5,5 km fino a Poggio Renatico, costato 20.658.000 euro e realizzato dall'amministrazione provinciale di Ferrara.[12] Successivamente, è stata completata la porzione ferrarese (chiamata SP 70) fino a ridosso dello svincolo di Ferrara sud dell'Autostrada A13, che tuttavia non è ad essa direttamente interconnesso.

Sul versante occidentale, l'asse viario cispadano è stato realizzato solo in alcuni tratti, includendo la cosiddetta tangenziale di Reggiolo e la variante della ex SS 62 della Cisa nel tratto Gualtieri-Boretto-Brescello dal km 83+510 al km 94+362 (10,850 km costati 50 milioni di euro), inaugurato il 5 aprile 2007 dal ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro.[13]

La svolta del progetto: da strada a scorrimento veloce ad autostrada

Dopo aver elaborato uno studio di fattibilità, il 5 luglio 2006 l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna approva il programma delle autostrade regionali, decidendo in particolare di modificare la tipologia dell'infrastruttura da costruire: dall'originaria strada a scorrimento veloce gratuita si passa a un'autostrada regionale a pedaggio. La modalità di realizzazione viene individuata con lo strumento della finanza di progetto, con una partecipazione finanziaria regionale massima di 350 milioni di euro, e una concessione di 49 anni e 6 mesi.

Nel 2007 l'associazione temporanea di imprese (ATI) costituita dalle società A22-Autostrada del Brennero spa (capogruppo), Coopsette Società Cooperativa[14], Impresa Pizzarotti & C. spa[15] ed altri soci costruttori minori presenta alla Regione Emilia-Romagna la proposta per la realizzazione e gestione dell'autostrada regionale Cispadana approvata dalla Giunta regionale che prevede un contributo regionale di 198 milioni di euro.

Nel 2008 viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il bando di gara a procedura ristretta per l'individuazione del concessionario per la realizzazione e gestione dell'autostrada regionale Cispadana. Nella procedura negoziata vengono invitati due soggetti: l'ATI-Autobrennero e la Società Italiana per Condotte d'Acqua spa.[16]

Il 25 gennaio 2010 si conclude l'iter di gara con l'aggiudicazione della concessione al promotore ATI-Autobrennero, con una durata della concessione prevista in 49 anni e 6 mesi, una partecipazione finanziaria della Regione Emilia-Romagna di 179.700.000 € (inferiore rispetto ai 350 milioni previsti dall'assemblea legislativa nel 2006), l'esecuzione dei lavori in 44 mesi e l'importo complessivo dell'investimento di 1.158.720.000 €. Il 16 marzo viene costituita la società Autostrada Regionale Cispadana SpA (ARC SpA), che subentra all'ATI-Autobrennero; alla presidenza di ARC spa viene nominato Graziano Pattuzzi, ex presidente della Provincia di Modena. Il 25 novembre si firma la convenzione di concessione per il progetto, la costruzione e la gestione dell'autostrada regionale Cispadana e avvio della fase autorizzativa del progetto preliminare.

Il 18 maggio 2011 si conclude la Conferenza di servizi sul progetto preliminare. Il 13 luglio il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare comunica la conclusione della procedura di delimitazione del campo d'indagine sul progetto preliminare. Il 19 dicembre la Giunta della Regione Emilia-Romagna approva il progetto preliminare dell'opera.

Valutazione d'impatto ambientale

L'assessore Raffaele Donnini con il progetto della Cispadana

Il 2 ottobre 2012 viene depositato presso il Ministero dell'Ambiente il progetto preliminare e lo studio di impatto ambientale, che il successivo 10 ottobre danno avvio la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA); il 20 dicembre viene avviata la Conferenza dei servizi sul progetto definitivo.

Il 17 giugno 2013 il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare chiede integrazioni al progetto preliminare e al relativo studio di impatto ambientale, che vengono trasmesse il successivo 1º agosto. Il 13 novembre viene pubblicato l'avviso di deposito e viene dato avvio alla ricezione delle osservazioni entro il 12 gennaio 2014. A causa di un contrasto tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (che esprime parere negativo[17]) e la commissione tecnica VIA/VAS, la questione viene rimandata al Presidente del Consiglio dei Ministri: il governo Renzi, con delibera del 22 febbraio 2016, supera la questione

Il 18 marzo 2016 viene pubblicato l'avviso della seconda ripubblicazione con termine per la presentazione delle osservazioni del pubblico fissata al 17 maggio 2016.

Il 25 luglio 2017 il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha pubblicato sul proprio sito il decreto di compatibilità ambientale del progetto preliminare dell'autostrada regionale Cispadana. Nel provvedimento sono presenti diverse prescrizioni che dovranno essere integrate nel progetto definitivo che dovrà essere elaborato ed approvato entro cinque anni.[18]

Al 31 maggio 2018 il costo presunto dell'opera era stato aggiornato a 1,308 miliardi di euro, di cui 908 milioni già finanziati e 400 milioni da reperire.[19]

Progetto definitivo

Stefano Bonaccini annuncia lo sblocco del progetto, con l'avvio dei cantieri nel 2020 (13 luglio 2019)

A causa delle difficoltà economiche della società aggiudicataria, causate sia dal fallimento nel 2015 della cooperativa Coopsette[20] (detentrice del 19,3% della società ARC) sia dal blocco del rinnovo della concessione per l'autostrada A22 alla società Autobrennero spa (detentrice del 51% di ARC), nell'aprile 2019 la Regione Emilia-Romagna stanzia un finanziamento aggiuntivo di 100 milioni di euro, da sommare ai 179 milioni di euro già impegnati.[21] Nel mese luglio il Presidente della regione Stefano Bonaccini annuncia il cronoprogramma dell'opera, con la presentazione del progetto definitivo entro ottobre e l'avvio dei cantieri nella seconda metà del 2020, con l'entrata in esercizio della nuova autostrada regionale entro il 2024.[22]

In vista delle Elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2020, il progetto definitivo viene presentato il 25 novembre 2019 dall'assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini, che annuncia altresì lo stanziamento di ulteriori 100 milioni di euro da parte della Regione (subordinati però ad un nuovo studio costi-benefici che analizzerà la sostenibilità ambientale ed economica dell'autostrada) e la ricapitalizzazione della società ARC spa con altri 100 milioni di euro da parte della società Autobrennero. Entro due mesi il progetto definitivo avrebbe dovuto essere approvato dalla Giunta regionale, per poi avviare nel 2020 la conferenza di servizi con gli enti territoriali.[23] L'apertura dei cantieri viene confermata entro la fine del 2020, o al massimo nei primi mesi del 2021.[24] Nell'ottobre 2020 la Commissione europea ha espresso parere negativo alla proroga decennale della concessione (scaduta nel 2014) della A22 alla società Autobrennero spa, principale azionista di ARC spa.

Il 7 ottobre 2020, a seguito di un'interpellanza parlamentare, viene reso noto dal viceministro ai trasporti Giancarlo Cancelleri che il costo stimato dell'opera è aumentato a 1,32 miliardi di euro e che per garantire la sostenibilità economico-finanziaria è indispensabile prevedere lo stanziamento di un ulteriore contributo pubblico a fondo perduto rispetto a quello già messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.[25]

Il 14 gennaio 2021, l'assessore Corsini conferma il progetto e promette l'avvio del cantiere entro la fine del 2021;[26] tuttavia, dopo appena 20 giorni, Corsini ammette le difficoltà legate al mancato rinnovo della concessione all'Autobrennero spa, ipotizzando di rivedere il progetto se entro 2-3 mesi la situazione non si fosse sbloccata,[27] Nell'aprile 2022 il presidente di ARC conferma l'allungamento dei tempi e che i cantieri non partiranno prima della primavera del 2024 per concludersi forse nel 2028.[28] mentre a settembre ha dichiarato che l'aumento dei prezzi delle materie prime ha fatta lievitare il costo stimato dell'opera a 1,7 miliardi di euro.[29]

Caratteristiche

Il progetto dell'infrastruttura prevede un asse viario di tipo A (autostrada extraurbana) con due corsie per senso di marcia di 3,75 m e con corsia di emergenza di 3 m.

Nell'autostrada saranno presenti quattro caselli autostradali (San Possidonio-Concordia sulla Secchia-Mirandola, San Felice sul Panaro-Finale Emilia, Cento, Poggio Renatico) e un'area di servizio a Mirandola (inizialmente ne era prevista un'altra a Poggio Renatico, non approvata in sede di valutazione ambientale).

Sono previsti sette viadotti e altrettanti sottovia di interconnessione, 31 sottovia e 25 cavalcavia.[14]

La durata dei lavori è stimata in 44 mesi dall'avvio dei cantieri.

Tracciato del progetto dell'autostrada regionale Cispadana

Tabella percorso

REGGIOLO/ROLO - FERRARA SUD
Autostrada Cispadana
Tipo Indicazione ↓km↓ ↑km↑ Provincia
A22 Modena - Brennero
0,0 64,7 RE
San Possidonio - Concordia sulla Secchia - Mirandola 11,9 52,8 MO
Mirandola 14,2 50,5
San Felice sul Panaro - Finale Emilia 28,4 36,3
Cento
Raccordo per Cento e Bondeno
41,4 23,3 FE
Poggio Renatico 51,9 12,8
Poggio Renatico 55,9 8,8
A13 Bologna - Padova
62,0 2,7
Barriera di Ferrara sud 63,3 1,4
Ferrara sud 64,0 0,7
Raccordo Ferrara - Porto Garibaldi 64,7 0,0

Note

  1. ^ Autostrada_Cispadana-Emilia_Romagna
  2. ^ Linea incompiuta Mirandola (FS) - Mirandola (SEFTA) - Rolo Novi Fabbrico, su Ferrovieabbandonate.it. URL consultato il 31 marzo 2014.
  3. ^ Massimo Torelli, Una nuova strada per l'Emilia: Parma-Guastalla-Mirandola-Ferrara, in Ingegneri Architetti Costruttori, Numero 6, Bologna, Officine Grafiche Calderini, giugno 1960.
  4. ^ l. r. 19 maggio 1980, n. 38, in materia di "Interventi promozionali per lo studio, la progettazione e la realizzazione del sistema cispadano delle vie di comunicazione"
  5. ^ La nuova «Cispadana» permetterà di collegare tutti i centri della Bassa, in Gazzetta della Provincia, 23 dicembre 1983, p. 17.
  6. ^ Ezio Fedele Brini, I Piani Regionali Integrati dei Trasporti dal 1986 a oggi, in Più notizie, 2 febbraio 2013. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  7. ^ Le Giunte della IV Legislatura (1985 - 1990), su Regione Emilia-Romagna. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  8. ^ storia_Cispadana
  9. ^ Daniela Guerra, Legislatura VI - Atto ispettivo ogg. n. 1594, su Regione Emilia-Romagna, 24 ottobre 1996. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  10. ^ S.S. 62 "Della Cisa" - Asse Viario Cispadano - Variante alla Statale in corrispondenza degli abitati di Gualtieri, Boretto, Brescello (RE) dal Km. 83+510 al Km. 94+362 - Lavori di completamento, su Regione Emilia-Romagna, 3 marzo 2010.
  11. ^ Ieri aperta la Cispadana tra San Carlo e S. Agostino, un segmento di 3.700 metri, in La Nuova Ferrara, 10 giugno 2004. URL consultato il 27 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2019).
  12. ^ Cispadana, inaugurato il nuovo tratto che va da Poggio Renatico a San Carlo, in Il Resto del Carlino, 6 ottobre 2007.
  13. ^ Cispadana, lunedi l'inaugurazione con Di Pietro, in Gazzetta di Reggio, 27 marzo 2007. URL consultato il 28 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2019).
  14. ^ a b Autostrada Cispadana, su Coopsette. URL consultato il 1º agosto 2017 (archiviato il 1º agosto 2017).
  15. ^ Concessioni, su Impresa Pizzarotti & C. spa.
  16. ^ Paolo Duilla, Il project financing e il partenariato pubblico-privato in Emilia-Romagna: dinamiche e scenari di sviluppo - Testimonianza impresa (PDF).
  17. ^ Rif. Prot. 15400 del 23 giugno 2014
  18. ^ Ministero dell'Ambiente, Decreto di compatibilità ambientale del progetto preliminare dell'Autostrada Regionale Cispadana, 31 luglio 2017.
  19. ^ Itinerario Autostradale Medio Padano - Nuova Autostrada regionale Cispadana, su SILOS - Sistema Informativo Legge Opere Strategiche, Camera dei Deputati. URL consultato il 25 novembre 2019 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2017).
  20. ^ 1/2016 L.C.A. 541/2015 - COOPSETTE SOC. COOP., su portalecreditori.it.
  21. ^ Cispadana, la Regione finanzierà l’opera ma chiede lo sblocco, in La Nuiva di Ferrara, 2 aprile 2019.
  22. ^ Cispadana, la Regione accelera: a ottobre il progetto definitivo, cantieri al via nel 2020, su regione Emilia-Romagna, 10 luglio 2019.
  23. ^ Cispadana, più risorse e un'analisi, su ANSA, 25 novembre 2019.
  24. ^ Infrastrutture, analisi di sostenibilità sul progetto della Cispadana, su Regione Emilia-Romagna, 25 novembre 2019.
  25. ^ Interrogzione a risposta immediata in commissione 5/04722, su Camera dei Deputati, 7 ottobre 2020.
  26. ^ La promessa della Regione: «Cispadana, cantiere nel 2021», su Gazzetta di Modena, 14 gennaio 2021.
  27. ^ Ultimatum Cispadana: «Decisione in 3 mesi o sarà un problema», su Gazzetta di Modena, 5 febbraio 2021.
  28. ^ Cispadana, i tempi si dilatano ancora. I cantieri non prima di primavera 2024, su La Nuova di Ferrara, 7 aprile 2022.
  29. ^ Gian Pietro Zerbini, Autostrada Cispadana, tutto da rifare. Progetto salito a 1,7 miliardi per i rincari, in La Nuova di Ferrara, 7 settembre 2022.

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