Auðhumla nacque, come Ymir, dalla brina di Ginnungagap, brina che si sciolse per l'incontro tra le correnti gelide di Niflheimr e quelle calde di Múspellsheimr. Dalle sue mammelle scorrevano quattro fiumi di latte. Per sfamarsi, Auðhumla cominciò a leccare degli scogli gelati, che sapevano di sale. Nel primo giorno in cui li leccò da questi scogli emersero i capelli d'un uomo, nel secondo giorno la testa, e nel terzo tutta una persona[1].
Questi, la prima creatura in forma umana, fu Búri, che generò Borr; Borr si unì quindi alla gigantessa Bestla, da cui nacquero i primi Dèi: Odino, Víli e Vé.
In seguito Ymir uccise Auðhumla causa la sua sete e fame. A causa di ciò i figli di Burr uccisero gli i Giganti. Da allora Auðhumla riposa all'interno del Niðafjöll fino al giorno del Ragnarǫk, quando nuovamente emergerà.[2]
Il nome di Auðhumla appare in molte varianti diverse nell'Edda in prosa[2], anche se il suo significato è poco chiaro. Il prefisso auð- potrebbe riferirsi a "ricchezza", "facilità", "fato" o "vuoto", con "ricchezza" come quello più probabile. Un'altra teoria è che questo nome sia collegato con Ymir, ma ha sempre avuto un significato oscuro che può essere stato interpretato in maniera diversa dai tempi pagani.
Note
^ Elena Bortolini, Sale: tradizione e magia, 2013.