Atacamite
L'atacamite è un minerale appartenente al gruppo omonimo. Trattasi di un cloruro basico di rame. Il suo nome deriva dal deserto di Atacama, nel nord del Cile, dove fu scoperto e descritto da D. de Gallizen nel 1801.[4] Abito cristallinoCristalli prismatici striati e appiattiti verdi[3][5][6]. Questi si presentano aggregati, fibrosi, aciculari, lamellari, concrezionari[6]. Origine e giacituraÈ un minerale abbastanza raro che si forma come prodotto di alterazione di solfuri di rame nei climi aridi[5] (sia nei deserti che in prossimità del mare[3]) ove, data la scarsità di precipitazioni, non si altera. Si può trovare anche come prodotto di sublimazione da esalazioni vulcaniche.[5] Miniere principali e luoghi di rinvenimento
Proprietà fisiche e chimicheL'atomo di rame è sito al centro di un ottaedro ai cui vertici si sono quattro molecole di OH e due atomi di cloro. È facilmente solubile in acqua, per questo si trova nei deserti. È solubile, inoltre, nell'acido cloridrico nel quale il minerale, al contrario della malachite, non lascia effervescenza. Poi, il minerale, è solubile anche in ammoniaca con cui dà una soluzione azzurra. Altro esperimento utile per saggiare il minerale è aggiungere una goccia di acido nitrico e due-tre gocce di nitrato d'argento, questo per rilevare la presenza del cloruro: se il minerale si tratta veramente di atacamite, la soluzione ammoniacale ov'è stato versato un campione del minerale assumerà una tonalità lattescente a causa della precipitazione del cloruro di argento sotto forma di fiocchi bianchi simil-neve.[5] UtilizziIl minerale è utile solamente quando viene trovato in cave sufficientemente ricche perciò si usano esclusivamente le miniere cilene[5] Un tempo, prima dell'uso della carta assorbente, era utilizzato in polvere per essiccare l'inchiostro e per questo era importato dal Cile.[senza fonte] Note
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