Astrid di Norvegia
Astrid di Norvegia (nome completo in norvegese Astrid Maud Ingeborg; Oslo, 12 febbraio 1932) è una principessa norvegese. BiografiaNascita e onomasticaLa principessa Astrid è nata a Villa Solbakken, nel quartiere ansloense di Skøyen, come secondogenita di Olav e di Marta di Svezia.[1] Alla sua nascita una costa della Terra della Regina Maud fu intitolata in suo onore "Costa della Principessa Astrid".[2] I suoi nomi furono annunciati dal nonno Haakon VII in una riunione di gabinetto straordinario:[1]
InfanziaTrascorse i primi anni della sua infanzia a Skaugum[1] e crebbe con la passione per gli animali, specie per i cani. All'età di due anni ricevette un setter irlandese, da lei chiamato Vimsa, dallo zio Axel.[3] Ancora bambina, il 9 aprile 1940, dovette fuggire dalla Norvegia con la madre, la sorella Raghnild e il fratello Harald, per via dell'invasione tedesca. I quattro si diressero al confine con la Svezia, per poi, qualche mese dopo, raggiungere in nave gli Stati Uniti d'America, mentre il principe Olav risiedeva a Londra con il re.[1] Così Astrid visse a Washington fino al 1945, quando la fine della guerra consentì a lei e ai famigliari di rimpatriare.[1] EducazioneRicevette un'istruzione privata presso la residenza di Skaugum e in seguito, nel dopoguerra, condusse gli studi superiori alla Nissen Pikeskole di Oslo.[1] Nel 1950 tenne l'exam artium, al quale succedettero due anni di studi di economia sociale e di storia della politica all'Università di Oxford.[1] In seguito frequentò una scuola di cucina con la sorella, al collegio privato di economia domestica di Louise "Lolly" Ræstad,[1][4] tanto che in quegli anni l'istituto fu conosciuto a livello popolare come "prinsesseskolen".[4] Coltivando i suoi lati artistici, studiò sartoria alla Märthaskolen e fu apprendista nel laboratorio di ceramica di Halvor Sandø a Røa.[1] First ladyDalla morte della madre, nel 1954, fino al matrimonio di suo fratello nel 1968, la principessa Astrid fu la "first lady" norvegese, accompagnando il nonno vedovo,[5] il padre e il fratello alle visite di Stato, ma anche alle celebrazioni che si svolgevano nel Regno. Si impegnò anche nella partecipazione a diversi bazar per il raccoglimento di fondi da devolvere alle organizzazioni filantropiche femminili.[6] Le venne affidata la conduzione del Fondo commemorativo della principessa ereditaria Marta, di cui è oggi presidentessa.[1] Per questo specifico periodo della sua vita, in occasione del suo 70⁰ compleanno, le venne assegnata una pensione onoraria nel 2002.[1] MatrimonioNel 1960[5] si fidanzò con il marinaio Johan Martin Ferner (1927-2015), suscitando alcune polemiche in quanto Ferner usciva da un primo matrimonio finito con il divorzio.[5] Si sposarono nella chiesa di Asker il 12 gennaio 1961 e, secondo la decisione del padre, Astrid adottò il cognome del marito nella sua titolatura.[1] Attività, interessi e diritti di successioneIn linea con le organizzazioni che patrocina, la principessa Astrid è coinvolta in attività di inclusione,[6] in particolare per chi soffre di disturbi dello sviluppo.[3] È impegnata nella collaborazione con l'Associazione norvegese per la dislessia, essendo lei stessa dislessica.[5] Appassionata di sport, presenzia in particolar modo agli eventi sciistici che si tengono a Holmenkollen[1] ed è perciò stata insignita del primo Holmenkollski d'oro.[7] È stata attiva come ceramista, avendo posseduto un laboratorio personale, e nella pittura su porcellana.[3] Risiede nel quartiere Slemdal di Oslo.[8] La principessa Astrid non ha mai fatto parte della linea di successione al trono di Norvegia,[1] poiché al tempo della sua nascita la Costituzione norvegese non contemplava la successione femminile.[9] Tuttavia, essendo pronipote di Edoardo VII del Regno Unito attraverso la nonna Maud, fa parte della linea di successione al trono britannico.[9] Dal 2022 vi ricopre all'incirca la 99ª posizione.[9] PatrociniAstrid detiene dal 1954, anno del decesso di sua madre, l'alto patronato sulla Norwegian Women's Sanitation Association.[7] È anche patrona di altre organizzazioni, sulla maggior parte delle quali il patrocinio è concesso per cinque anni.[7] Le associazioni su cui è patrona permanente sono le seguenti:[7]
DiscendenzaAstrid e Johan Martin hanno avuto cinque figli:
Titoli e trattamento
AscendenzaOnorificenzeOnorificenze norvegesi— 18 novembre 1955
— 1º ottobre 1957
— 21 settembre 1982
— 30 gennaio 1991
— 18 novembre 2005
— 17 gennaio 2016[10]
— 11 marzo 2018[11]
Onorificenze straniere— 28 aprile 1997
— 14 maggio 1984
— 26 ottobre 1993[12]
— 10 aprile 2000
— 15 aprile 1996
— 2 ottobre 1981
— 19 settembre 1960
Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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