Artocarpus
Artocarpus J.R.Forst. e G.Forst, 1775 è un genere di alberi e arbusti della famiglia delle Moracee[1]. EtimologiaIl nome Artocarpus deriva dal greco artos ( = pane) e karpos ( = frutto)[2] e fa riferimento al gusto dei frutti dopo la cottura. Un'origine simile ha anche il nome volgare albero del pane, che si applica in senso stretto alla specie Artocarpus altilis e in senso ampio a tutte le specie del genere. L'antico nome con cui veniva chiamato il frutto in sanscrito era "panasa", da cui deriva l'italiano panassa, con cui ci si riferisce a tutti i frutti delle varie specie di Artocarpus. DescrizioneLe specie di questo genere sono tutte legnose, alberi o arbusti.[senza fonte] Sono piante monoiche: i singoli fiori sono unisessuali, ma fiori di entrambi i sessi coesistono sulla stessa pianta. I fiori maschili sono molto piccoli, ma riuniti in infiorescenze a forma di spiga, lunghe talvolta decine di centimetri. I fiori femminili hanno ovario supero, sono piccoli e verdastri e sono riuniti anch'essi in infiorescenze sostenute da una base spugnosa; ogni infiorescenza può contenere più di mille fiori. Le foglie sono grandi, alterne, ovali o lobate, e hanno forma diversa secondo le specie. Il frutto (edule in molte specie) è un sincarpo anche di grandi dimensioni. Distribuzione e habitatIl genere Artocarpus è diffuso nell'Asia tropicale e in Oceania[1]. Molte specie del genere sono ampiamente coltivate nelle regioni d'origine e anche in altri paesi tropicali per il frutto. Tra le panasse più coltivate ricordiamo il "panfrutto" (Artocarpus altilis), la "giaca" (Artocarpus heterophyllus), la "sciampada" (Artocarpus integer), la "moranga" (Artocarpus odoratissimus) e Artocarpus camansi. TassonomiaIl genere Artocarpus fu descritto per la prima volta dai naturalisti tedeschi Johann Reinhold e Georg Forster, padre e figlio, che presero parte al secondo viaggio di Cook nel Pacifico. La specie da loro descritta, Artocarpus communis, è oggi generalmente divisa in tre specie, A. altilis, A. camansi e A. mariannensis. Comprende le seguenti specie:[1]
UsiMolte specie di Artocarpus sono coltivate nelle regioni tropicali dell'Asia e dell'Oceania; la coltivazione di A. altilis e A. heterophyllus si è estesa anche al Sudamerica. Comunemente, i frutti - ricchi di carboidrati - vengono consumati cotti, ma in alcuni casi (p.es. A. heterophyllus) sono apprezzati anche crudi. I frutti dell'albero del pane e di altre specie della famiglia Artocarpus, (a parte quelli del genere Heterophyllus), sono, a causa dell'alto contenuto di amidi, completamente indigesti e purganti allo stato crudo. Sono apprezzati anche i semi, commestibili (previa cottura) e ricchi di proteine oltre che di oli; in alcuni casi (p.es. A. camansi) i grossi semi sono addirittura il prodotto più importante. Esistono poi le consuete applicazioni collaterali dei frutti: marmellate, frutta secca, canditi ecc. L'Artocarpus è usato anche per l'alimentazione degli animali domestici, ai quali vengono forniti i frutti (o gli scarti dei frutti) e talvolta anche le foglie. Alcune specie di Artocarpus sono apprezzate anche per il legno, leggero e flessibile. Per esempio, nelle isole del Pacifico il legno di A. altilis è apprezzato per la fabbricazione di canoe mono- o biposto. Nelle regioni tropicali l'Artocarpus trova anche impiego talvolta come pianta ornamentale. Infine, alcune specie sono apprezzate per le proprietà medicinali del lattice, che è antimicotico e astringente. Galleria d'immagini
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