Artamus personatusL'artamo mascherato o rondine boschereccia mascherata (Artamus personatus (Gould, 1841)) è un uccello passeriforme della famiglia Artamidae[2]. EtimologiaIl nome scientifico della specie, personatus, deriva dal latino e significa "mascherato", in riferimento alla livrea di questi uccelli: il nome comune altro non è che la traduzione di quello scientifico. DescrizioneDimensioniMisura 18–20 cm di lunghezza, per 25,5-42 g di peso e un'apertura alare di 32–34 cm[3]. AspettoSi tratta di uccelli dall'aspetto robusto, muniti di testa appiattita, corto becco conico, lunghe ali appuntite dalla base molto larga e corta coda squadrata, nonché di zampe piuttosto corte. Il piumaggio è di colore grigio cenere su fronte, vertice, nuca, lati del collo, dorso, ali e coda: su quest'ultima e sulle remiganti esso tende a scurirsi leggermente. Petto, ventre, fianchi e sottocoda sono invece più chiari, di colore grigio-biancastro, ed anche la superficie inferiore delle ali tende al bianco. La faccia e la gola presentano una maschera di colore grigio-nerastro, che frutta a questa specie sia il nome comune che il nome scientifico. In ambedue i sessi il becco è di colore grigio-bluastro con punta nera, gli occhi sono di colore bruno scuro e le zampe sono nerastre. BiologiaSi tratta di uccelli dalle abitudini di vita essenzialmente diurne, molto sociali, che passano la maggior parte della giornata in volo alla ricerca di cibo e acqua in stormi di qualche decina d'individui, talvolta in associazione con l'affine artamo dal sopracciglio bianco[4]. I vari esemplari di uno stormo, generalmente legati fra loro da rapporti di consanguineità, sono molto uniti fra loro e passano molto del proprio tempo libero tolettandosi a vicenda, tenendosi inoltre in contatto costante mediante richiami cinguettanti ed ammassandosi sul far della sera su posatoi al riparo fra gli alberi, dove passare la notte. AlimentazioneLa dieta dell'artamo mascherato è in larga parte insettivora: questi uccelli sono ottimi volatori, essendo inoltre in grado di planare a lungo sfruttando le correnti ascensionali, e catturano in volo la maggior parte delle proprie prede, perlopiù insetti alati. RiproduzioneLa stagione riproduttiva si estende da luglio a marzo, con picchi delle schiuse fra settembre e dicembre[3]: generalmente viene portata avanti una singola covata l'anno, raramente due. L'artamo mascherato è una specie rigidamente monogama, nella quale i partner collaborano attivamente nella costruzione del nido, nella cova e nelle cure parentali ai nidiacei. Le coppie divengono piuttosto territoriali per difendere il nido e la prole, e a differenza delle altre rondini boscherecce non consentono agli altri membri dello stormo di collaborare nella cova e nell'allevamento della prole[4]: talvolta, gli artami mascherati nidificano in colonie, coi vari nidi distanziati di circa 10 m gli uni dagli altri[3]. Il nido, a forma di coppa schiacciata, viene realizzato da ambedue i partner intrecciando grossolanamente fibre vegetali: esso viene posizionato a 1–2 m dal suolo su di un ramo caduto, la fronda di una siepe o semplicemente una sporgenza della corteccia. Distribuzione e habitatL'artamo mascherato è endemico dell'Australia, dove è presente grossomodo in tutto il territorio, pur risultando più abbondante ad ovest della Grande Catena Divisoria, mentre lungo la costa orientale e sud-orientale la specie è meno comune e comunque non nidificante: questi uccelli mancano invece dalla punta della penisola di Capo York e sono assenti dalla Tasmania, mentre sono state osservate delle nidificazioni a King Island, nello stretto di Bass[3]. Questi uccelli sono dei nomadi instancabili e passano la maggior parte del proprio tempo in migrazione, seguendo il regime delle piogge[5]: esemplari isolati in dispersione sono stati osservati in Tasmania, a Norfolk, Lord Howe e perfino in Nuova Zelanda[6], dove la specie è stata fra l'altro, per uno scherzo del destino, osservata per la prima volta e descritta scientificamente. L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree aride e semiaride erbose e cespugliose aperte, con presenza di alberi isolati o macchie alberate: essi colonizzano anche pascoli e piantagioni, nonché i viali alberati delle zone rurali e urbane. Note
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