Arraba
Arraba (in arabo عرّابة?; in ebraico עַרָבָּה?) è una città di Israele, situata nel distretto Settentrionale, nella regione della Bassa Galilea, poco distante da Sakhnin e Deir Hanna. La popolazione è costituita da arabi palestinesi. NomeIl nome si ipotizza che derivi dalla pronuncia della parola araba 'ala rabia (lett. "sulla collina") e in effetti la struttura urbana di questo paese è collocata su tre colline. StoriaLa moderna città di Arraba viene identificata con un antico villaggio ebraico chiamato "Arab", menzionato negli scritti di Flavio Giuseppe nella forma greca Gabara[1] e nella Mishnah e nel Talmud di Gerusalemme come Arab.[2][3][4][5] Secondo la credenza comune nel I secolo la località sarebbe stata per svariati anni residenza del rabbino Jochanan Ben Zakkai.[6][7] Durante la prima guerra giudaica, Vespasiano saccheggiò la città, massacrandone la comunità ebraica.[8] Si presume che il luogo sia stato insediato nuovamente da ebrei nel III-IV secolo, poiché la città è menzionata come luogo di residenza di uno dei corsi sacerdotali noto come Pethahiah, come riportato nell'iscrizione di Cesarea.[9] Nel V e VI secolo d.C. la popolazione risultava cristiana, come testimonia il ritrovamento di una chiesa,[10][11] distrutta tra la fine del VI e l'inizio del VII secolo.[12] A metà del XVII secolo in città si insediò la tribù araba musulmana dei Zayadina; nel XVIII secolo, Zahir al-Umar, sovrano autonomo della Galilea, pose ad Arraba la sua residenza. Il 30 marzo 1976 Arraba, insieme a Sakhnin e Deir Hanna, fu tra i luoghi protagonisti degli eventi del Giorno della Terra, simbolico della resistenza araba alle espropriazioni delle sue terre dalle autorità israeliane.[13] SocietàLa popolazione è costituita da arabi, in stragrande maggioranza musulmani; risiedono in città anche alcune famiglie arabe cristiane, residuo di una comunità più vasta emigrata a Haifa nel tardo periodo ottomano. Monumenti e luoghi di interesseArabba ospita la tomba di Hanina Ben Dosa, studioso ebreo che visse nel villaggio durante la prima e seconda generazione successiva alla distruzione del Secondo Tempio.[5][14] Note
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