Arcieparchia di Beirut dei Maroniti
L'arcieparchia di Beirut dei Maroniti (in latino Archieparchia Berytensis Maronitarum) è una sede della Chiesa maronita in Libano. Nel 2022 contava 266.000 battezzati. È retta dall'arcieparca Paul Abdel Sater. TerritorioL'arcieparchia comprende il governatorato di Beirut e la parte centrale del governatorato del Monte Libano. Sede arcieparchiale è la città di Beirut, dove si trova la cattedrale di San Giorgio. Il territorio è suddiviso in 130 parrocchie. StoriaLa presenza di una consistente comunità maronita a Beirut risale all'epoca delle Crociate, come testimoniato da Guglielmo di Tiro. Con la partenza dei crociati, la comunità dovette per forza di cose decrescere. Primo vescovo conosciuto è Youssef, menzionato nel 1577 negli Annali del patriarca Estephan Boutros El Douaihy. Tuttavia la cronologia dei vescovi maroniti di Beirut per i tempi passati è troppo lacunosa per poter affermare con certezza che Youssef ne sia stato il primo. Dopo di lui passa almeno un secolo prima di trovare il nome di un altro vescovo, Youssef di Damasco (as-Sami, 1691). Da questo momento la serie episcopale è regolare e senza interruzioni fino ad oggi. Tra i vescovi successivi merita una particolare menzione Abdallah Qara'ali, fondatore dell'Ordine Libanese Maronita, giurista di fama, che svolse un ruolo importante nel sinodo maronita del Monte Libano del 1736. In questo sinodo furono stabilite canonicamente le sedi episcopali maronite, fra cui anche quella di Beirut. La residenza dei vescovi non era la città, ma il monastero di San Giovanni di Qataleh. Solo a partire da Peter Abu Karam i vescovi cominciarono a risiedere stabilmente a Beirut. Questo favorì lo sviluppo della comunità maronita che in pochi anni (1850-1870) passò da 3.000 a 15.000 fedeli. Il vescovo Toubia Aoun ebbe difficoltà a prendere possesso della sua sede per l'opposizione di una parte della popolazione maronita, che sosteneva un candidato che aspirava a diventare vescovo di Beirut, Nicolas Murad, il quale alla fine si convinse ad abbandonare il suo progetto. Aoun prese finalmente possesso della cattedra il 10 giugno 1847. Si deve a lui l'inizio della costruzione del palazzo arciepiscopale, che fu ultimata dal suo successore Yusuf Dibs. Questi ricostruì la cattedrale di San Giorgio, nelle forme che vediamo oggi, ed aprì un seminario minore. Il vescovo Pierre Chebly, formatosi in Francia dove aveva passato gran parte della sua giovinezza, durante la prima guerra mondiale fu esiliato dai Turchi ad Adana dove morì. L'arcieparchia è una delle più popolose fra quelle delle Chiesa maronita. Cronotassi dei vescoviSi omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
StatisticheL'arcieparchia nel 2022 contava 266.000 battezzati.
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