Aphelocoma woodhouseii
La ghiandaia di Woodhouse (Aphelocoma woodhouseii (Baird, 1858)) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Corvidae[1]. EtimologiaIl nome scientifico della specie, woodhouseii, rappresenta un omaggio all'esploratore statunitense Samuel Washington Woodhouse: il nome comune di questi uccelli altro non è che la traduzione di quello scientifico. DescrizioneDimensioniMisura 27-31 cm di lunghezza, per 80 g di peso ed un'apertura alare di 39 cm. AspettoSi tratta di uccelli dall'aspetto massiccio, muniti di grossa testa squadrata e appiattita, becco conico e massiccio dalla punta lievemente adunca, ali arrotondate e digitate, forti zampe e lunga coda (quasi la metà del totale) dall'estremità squadrata: nel complesso, questi uccelli somigliano molto alle affini ghiandaia occidentale e ghiandaia messicana, differendo dalla prima per la colorazione dorsale più chiara, oltre che per l'assenza di una banda pettorale ben definita, e dalla seconda per l'area ventrale più chiara e la maggiore definizione della mascherina facciale. Il piumaggio si presenta di colore azzurro-blu su fronte, vertice, nuca, lati del collo (che presentano sfumature grigie), spalle e coda, con quest'ultima e le remiganti e le copritrici che presentano colore più carico e tendente al cobalto: dai lati del becco all'area temporale è presente una mascherina tendente al grigio-nerastro, che assume iridescenze blu sulle guance. Il dorso, l'area scapolare e le ali sono di colore grigio ardesia, talvolta con sfumature di color cannella, mentre il petto è di color grigio-topo, la gola (separata dal petto da una banda di penne sfumate d'azzurro) è di colore grigio chiaro con punte delle penne tendenti al bianco e ventre, fianchi e sottocoda sono bianco-grigiastri. Nelle sottospecie messicane può essere inoltre presente un accenno di sopracciglio bianco. Il becco e le zampe sono di colore nero, mentre gli occhi sono di colore bruno scuro. BiologiaLa ghiandaia di Woodhouse è un uccello dalle abitudini di vita essenzialmente diurne, che all'infuori del periodo degli amori si muove in coppie o in gruppetti che possono raggiungere la ventina di unità, passando la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo e spostandosi indifferentemente al suolo o fra i rami di alberi e arbusti nel farlo. Si tratta di uccelli molto vocali, che si tengono in contatto vocale quasi costante fra loro, mediante una serie di richiami che vanno da aspri gracchi d'allarme ad altre vocalizzazioni di contatto meno roche ma comunque piuttosto grattate. AlimentazioneLa dieta della ghiandaia di Woodhouse è onnivora e piuttosto opportunistica, basandosi su ciò che l'animale riesce a reperire al momento: proprio per questo motivo, questi uccelli sono soliti consumare una maggiore quantità di cibo di origine animale agli inizi della primavera (complice anche l'aumentato fabbisogno energetico legato alla riproduzione), mentre durante i mesi estivi aumenta l'apporto della componente vegetale, che diviene preponderante nei mesi invernali. Questi uccelli presentano polimorfismo nella forma del becco: le popolazioni della foresta decidua temperata, infatti, presentano becco robusto e dalla punta maggiormente incurvata per meglio rompere la frutta a guscio, mentre le popolazioni della foresta di conifere presentano becco più sottile e appuntito, ottimo per divaricare le scaglie delle pigne[2]. Questi uccelli sono stati inoltre osservati mentre, similmente alle bufaghe africane, ripulivano dai parassiti la pelliccia del cervo codanera[5]. RiproduzioneSi tratta di uccelli monogami, le cui coppie rimangono insieme per molti anni. La stagione riproduttiva comincia ai primi di marzo e prosegue fino a luglio, con una sola covata portata avanti: i due partner si isolano dallo stormo durante il periodo riproduttivo, col maschio che (tranne che nelle popolazioni messicane) diventa territoriale. Il nido, a coppa con un'ampia piattaforma circostante, viene costruito da ambo i sessi fra i rami di un cespuglio o di un albero, intrecciando rametti e fibre vegetali e foderando l'interno con muschio e pelame: al suo interno, la femmina depone 4-6 uova che possono essere verdine con masculature olivastre oppure bianco-grigiastre con maculature brune, che essa provvede a covare da sola (imbeccata e sorvegliata dal maschio, che rimane sempre nei dintorni durante l'incubazione) per circa 16 giorni, al termine dei quali schiudono pulli ciechi ed implumi, ma muniti di una piccola cresta carnosa sulla fronte, che viene riassorbita entro il settimo giorno di vita. La speranza di vita di questi uccelli in natura si aggira attorno ai 9 anni. Distribuzione e habitatLa ghiandaia di Woodhouse occupa un vasto areale neartico che comprende gli Stati delle Montagne Rocciose a sud dello Utah, in direttrice sud-est fino al Big Bend, ed ancora più a sud attraverso la Sierra Madre messicana a sud fino al Guerrero centrale ed all'Oaxaca sud-occidentale. L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle foreste collinari e pedemontane a predominanza di querce o di pini (ma essi si adattano anche ai boschi di mesquite e ginepro), sia primarie che secondarie, possibilmente con presenza di radure arbustive o erbose: a quote superiori, viene rimpiazzata dalle affini ghiandaia messicana e ghiandaia dei vulcani, con le quali vive in parapatria. TassonomiaSe ne riconoscono 7 sottospecie[1]:
Alcuni autori riconoscerebbero inoltre una sottospecie suttoni, sinonimizzata con nevadae[1]. La sistematica della specie è piuttosto travagliata: a lungo l'intero taxon è stato aggregato ad A. californica, dal quale è stato separato in base a differenze nei richiami, nella colorazione e nel DNA mitocondriale[6][7]. A loro volta, però, all'interno della specie woodhouseii è identificabile un "gruppo sumichrasti", con le sottospecie sumichrasti ed obscura che sembrano piuttosto distanziate dalle altre e potrebbero secondo alcuni essere a loro volta elevate al rango di specie col nome di Aphelocoma sumichrasti[1]. Note
Altri progetti
|