Laureato in architettura alla scuola Superiore di Architettura di Roma, si specializza successivamente in scenografia e costumi a Parigi e a Berlino, tornato in Italia inizia a collaborare con le produzioni cinematografiche a Roma negli anni 20.
Diviene collaboratore dei fratelli Bragaglia al Teatro degli Indipendenti, realizza i Carri di Tespi, una struttura teatrale viaggiante, progettata per essere facilmente montata, smontanta in breve tempo, e facilmente trasportabile, per portare gli spettacoli nei luoghi privi di ambienti adatti.
Il primo progetto importante è quello del 1933, la realizzazione degli studi cinematografici Pisorno a Tirrenia, di proprietà del commediografo e regista Giovacchino Forzano, sarà questo centro di produzione di film uno dei più importanti prima della realizzazione nella capitale di Cinecittà.
Negli studi della Pisorno, si occupa di scenografie e arredamento per i film che vengono girati all'interno degli stabilimenti.
Progetta inoltre a Roma gli stabilimenti cinematografici della De Paolis, sulla via Tiburtina, e SAFA Palatino al Celio, oltre ad un gran numero di sale teatrali e cinematografiche.
Sempre a Roma progetta gli stabilimenti cinematografici di via Tuscolana (1939), della Elica film poi De Paolis, sulla via Tiburtina (1939), e Safa Palatino al Celio (1945), oltre a un gran numero di sale teatrali e cinematografiche[1].
Ha partecipato a importanti mostre di scenografia a New York (dove ha esposto alla International Theatre Exposition con Braque e Picasso), Vienna, Berlino, Düsseldorf, Parigi, Venezia e Roma[1].
Ha collaborato a riviste di scenotecnica teatrale e cinematografica e all'enciclopedia dello spettacolo. Ha curato allestimenti scenografici e costumi per diverse opere di prosa e di opera lirica, collaborando con teatri come il Teatro alla Scala, il Teatro dell'Opera di Roma e il Maggio Musicale Fiorentino. Numerose le collaborazioni per scenografie e costumi per i film di importanti registi del periodo[1].
Il fondo Antonio Valente[2] è conservato presso l'Archivio centrale dello Stato.
Note
^abcdAntonio Valente, su SAN - Portale degli archivi degli architetti.. URL consultato l'8 gennaio 2018.
^Antonio Valle, su Sistema informativo unificato per le Soprintendenze archivistiche. URL consultato l'8 gennaio 2018.
Bibliografia
AA.VV. La città del cinema, Napoleone Roma 1979.
G. Isgrò, Antonio Valente architetto scenografo e la cultura materiale del teatro in Italia fra le due guerre, Palermo, Flaccovio, 1988, ISBN88-7804-023-1.
M. Guccione, D. Pesce, E. Reale (a cura di), Censimento degli archivi privati di architettura a Roma e nel Lazio: da Roma capitale al secondo dopoguerra : primi risultati, Roma, Gangemi, 2007.
S. Stucchi (a cura di), La casa del popolo in via Capo d'Africa a Roma, Roma, Gangemi, 2003, ISBN88-492-0391-8.
L. Collarile, G. Muratore (a cura di), Antonio Valente: archiscenotecnicopittorcinecostumistartista : Roma, Sala Santa Rita 19 ottobre - 15 novembre 2010, Roma, Palombi, 2010.