Antonello Crescenzio, conosciuto come Antonello da Palermo, in ambito artistico il «Panormita»[1] (Palermo, 1467 – 8 o 9 ottobre 1542), è stato un pittore italiano, le cui opere risentono dell'influenza dell'arte tipica delle Fiandre e dell'Olanda, con particolare riguardo allo stile di Antonello da Messina.
Si dice fosse imparentato con Antonio Crescenzio anch'esso pittore e deceduto nello stesso anno della sua nascita.
La sepoltura dell'artista è documentata nella chiesa di Santa Maria dello Spasimo della Congregazione olivetana.
Opere
Opere documentate da Gioacchino di Marzo al netto delle recenti scoperte documentali e attribuzioni postume.
Provincia di Agrigento
Provincia di Caltanissetta
Provincia di Enna
Provincia di Messina
Provincia di Palermo
Chiusa Sclafani
- XVI secolo, Trittico, tre pannelli olio su tela raffiguranti Madonna con Bambino ritratta tra Santa Caterina e San Nicolò, attribuzione, opera documentata nella chiesa di Santa Caterina di Chiusa Sclafani.
Corleone
Palermo
- 1503, Santa Caterina, Santa Lucia, Santa Margherita, Santa Oliva, Santa Ninfa, Santa Cecilia e Sant'Agata, dipinti su tavole a grandezza naturale, opere autografe con l'iscrizione "Opus Antonij Crescencij Panormitae" commissionate e documentate nella Cappella di Santa Cristina della cattedrale metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta.[4][5]
- 1528, Madonna di Monserrato con le raffigurazioni di Santa Caterina d'Alessandria e Sant'Agata, dipinto su tavola, opera autografa "ANTONELL. PA. PISIT I.D.28" commissionata e custodita nella chiesa di Santa Maria degli Angeli detta la «Gancia».[6][7][8]
- 1511, Decorazioni, ottantacinque quadri commissionati e documentati per il soffitto della chiesa di Santa Maria la Nuova.[3]
- XVI secolo, Santi, dipinto esposto presso il Museo diocesano.
- 1514, Assunzione della Vergine, olio su tela, scomparto centrale dell'icona commissionata e documentata sull'altare maggiore della chiesa del Carmine Maggiore.[9]
- XVI secolo, Giudizio Universale, affresco, distrutto nel 1713 per apertura scale, opera documentata nell'atrio dell'Ospedale Grande e Nuovo presso Palazzo Sclafani.[10]
- XVI secolo, Trionfo della Morte, affresco documentato nell'atrio dell'Ospedale Grande e Nuovo presso Palazzo Sclafani.[11]
- 1531, Risurrezione di Cristo e Ascensione, dipinti su pannelli autografi Honorabilis Antonellus di Crisenzio Panhormitanus etate annorum LXIIII pinxit anno Domini MCCCCCXXXI, opere documentate come decorazione dell'organo della chiesa di San Francesco d'Assisi.[12]
- 1504, Gonfalone, opera documentata per la chiesa di San Giovanni della Yalca.[13]
- 1504, Bandiere, in seta con decorazioni di armi in oro, manufatti documentati da destinare ai trombettieri del viceré.[3]
- 1512, Palii, manufatti in forma d'aquile dorate e dipinte.[9]
- 1513, Sant'Antonio, dipinto su tela, opera commissionata e documentata nella chiesa del monastero di Santa Chiara.[9]
- 1520, Madonna del Soccorso ritratta fra due angeli, San Nicola di Bari e Sant'Oliva, San Francesco d'Assisi e San Vito a destra, Santa Caterina d'Alessandria e Sant'Agata a sinistra, trittico, dipinto su tavola, opere commissionate e documentate per la Confraternita di Santa Maria del Soccorso.[14][15]
- 1520, Madonna del Riposo ritratta tra Sant'Antonio di Padova e San Giacomo Maggiore, dipinti su tavola, opere commissionate e documentate.[14]
- 1526, Ciclo, quadretti dipinti raffiguranti sante vergini, opere commissionate e documentate per la decorazione dell'organo della chiesa di Santa Maria di Valverde.[14]
- 1527, Teatrini, dipinti e adornate le due scene in marmo collocate sotto le statue di San Matteo e San Paolo della Tribuna di Antonello Gagini della cattedrale metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta.[2]
- 1530, Vergine col Bambino ritratta con Santa Venera, San Sebastiano, San Rocco e Santa Rosalia a destra, Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant'Agata e Santa Oliva a sinistra, in basso è raffigurata la città di Palermo, chiesa di Santa Venera.[15]
Galleria regionale della Sicilia di «Palazzo Abatellis»:
- 1538, Salita al Calvario, riproduzione dello Spasimo di Sicilia, dipinto autografo "Antonello Crexenciu pisit 1538" con la collaborazione della bottega del «Panormita», opera proveniente dalla chiesa del Carmine Maggiore.[1][16]
- XVI secolo, Madonna del Carmine.
- XVI secolo, Vergine col Bambino ritratta nell'atto d'allattare con San Tommaso Apostolo e San Giovanni Battista, attribuzione, opera commissionata per la chiesa della Compagnia di San Tommaso dei Greci.[17]
- XVI secolo, Assunzione della Vergine raffigurata con putti e angeli musici.[18]
- XVI secolo, Maria Mater Gracie raffigurata con angeli, San Pietro e San Paolo, Sant'Agata e Santa Lucia, i Santi Cosma e Damiano, dipinto su tavola, attribuzione.[19][20]
Polizzi Generosa
- 1498 - 1501, Còna Grande, polittico, ovvero una macchina con sculture marmoree, lignee e dipinti, di cui si conserva la predella con gli Apostoli custodita in sagrestia e due scomparti superstiti raffiguranti San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista documentate nel Museo Alessi di Enna, manufatto documentato fino al 1620 per altare maggiore della chiesa di Santa Maria Assunta.[21]
- Madonna, scultura di manufatto marmoreo, indoratura e coloritura.
- Arazzi, opere promesse per la maggior tribuna.
Ventimiglia di Sicilia
Provincia di Siracusa
Provincia di Trapani
- 1541, Pannello, dipinto documentato nella Cappella rupestre di Custonaci.
Note
- ^ a b c d Francesco Abbate, Storia dell'arte nell'Italia meridionale - Il Cinquecento, vol. 3, Roma, Donzelli, 2001, pp. 34-35.
- ^ a b Gioacchino di Marzo, p. 134.
- ^ a b c Gioacchino di Marzo, p. 130.
- ^ Gioacchino di Marzo, p. 125.
- ^ Pagina 113, Gioacchino Di Marzo, "Delle Belle arti in Sicilia: dal sorgere del secolo XV alla fine del XVI" [1], Volume III, Palermo, Salvatore di Marzo editore, Francesco Lao tipografo, 1862.
- ^ Gaspare Palermo Volume secondo, p. 311.
- ^ Cfr. L. Di Giovanni, Le opere d'arte nelle Chiese di Palermo, a cura di S. La Barbera, Palermo, 2000, pag. 130.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 142-145.
- ^ a b c Gioacchino di Marzo, p. 131.
- ^ Agostino Gallo, p. 25.
- ^ Agostino Gallo, pp. 25 e 26.
- ^ Gioacchino di Marzo, p. 123.
- ^ Gioacchino di Marzo, p. 129.
- ^ a b c Gioacchino di Marzo, p. 133.
- ^ a b Gioacchino di Marzo, p. 146.
- ^ Gioacchino di Marzo, p. 152.
- ^ Gioacchino di Marzo, p. 149.
- ^ Gioacchino di Marzo, p. 148.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 153 e 154.
- ^ Pagina 116, Gioacchino Di Marzo, "Delle Belle arti in Sicilia: dal sorgere del secolo XV alla fine del XVI" [2], Volume III, Palermo, Salvatore di Marzo editore, Francesco Lao tipografo, 1862.
- ^ Gioacchino di Marzo, p. 128.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 140, 141 e 142.
Bibliografia
- Gaspare Palermo, Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo, vol. 2, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
- Agostino Gallo, "Elogio storico di Pietro Novelli da Morreale in Sicilia, pittore, architetto e incisore", 3ª ed., Palermo, Reale Stamperia, 1830.
- (IT) Gioacchino di Marzo, "La pittura in Palermo nel Rinascimento. Storia e Documenti", Palermo, Alberto Reber, 1899.
Collegamenti esterni
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