Antichi villaggi della Siria settentrionale
Gli Antichi villaggi della Siria settentrionale sono una serie di piccole città e villaggi della Siria nord-occidentale. Dal 2011 gli insediamenti sono inseriti nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Gli 8 siti sono stati selezionati perché forniscono una testimonianza della vita rurale nella tarda antichità e nel periodo bizantino. I villaggi furono abbandonati tra VIII ed il X secolo ed hanno un paesaggio straordinariamente ben conservato con resti architettonici di abitazioni, templi pagani, le chiese, cisterne, stabilimenti balneari ed altri edifici. L'ambito culturale dei villaggi costituisce anche un esempio importante per ricostruire il passaggio dal mondo antico pagano dell'impero romano al cristianesimo bizantino. Testimonianze che illustrano le tecniche idrauliche, le mura di protezione ed anche le tecniche agricole di tale periodo storico. Tra i vari siti spicca sia per importanza che per notorietà Qal'at Sim'an, la chiesa e gli altri edifici circostanti sorti nel luogo in cui Simeone Stilita il Vecchio, il primo asceta cristiano, visse e morì nel 459. Elenco dei siti [1]
Molti altri siti e città morte della zona sono situati a varie distanze nei dintorni di Aleppo e Idlib: Serjilla, Bara, la chiesa bizantina di Baqirha, la chiesa Deir Mishmish, il monastero di Benastur, le chiese di Deir Amman, l'insediamento di Sargible, chiesa e monastero di Tell A'de e altri antichi insediamenti rinvenuti nella regione Jabal Halaqa. Galleria d'immagini
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