A seguito della rottura tra il PLI e la Lega[8], abbandona il Partito Liberale e aderisce alla Destra Liberale Italiana fondata da Giuseppe Basini, di cui diviene presidente[9].
Delegazione per le relazioni con la penisola arabica (02/07/2019)
Nel corso dell'Assemblea plenaria del 16 settembre 2019 ha preso posizione contro le attività di controinformazione attuate dalla Cina nei confronti dei manifestanti di Hong Kong definendo false e antidemocratiche le dichiarazioni di Carrie Lam (capo dell'esecutivo di Hong Kong).
Il 24 ottobre ha dichiarato "L’Ue impari dalla crisi con la Turchia, con i Balcani occidentali va perseguita la strategia degli accordi commerciali prima che dell’allargamento[12]"
Controversie e vicende giudiziarie
Nel 1992 è stata arrestata a Verona con l'accusa di corruzione, per poi essere scarcerata dopo 12 giorni. Le inchieste a suo carico riguardavano tangenti per l’autostrada Serenissima e per la vendita della Centrale del latte di Verona. Il processo si è concluso con l'assoluzione, e la Bonfrisco è stata poi indennizzata per ingiusta detenzione.[13]
Il 23 ottobre 2013, nel dibattito sulla legge di Stabilità, ha attaccato duramente l’allora Ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliarello (all'epoca suo compagno di partito) definendolo un «dottor Stranamore del centrismo» e «traditore».
Nel giugno 2017 è stata indagata dalla Procura di Verona per corruzione e associazione a delinquere per il caso CEV (Consorzio Energia Veneto)[14]: aver favorito il direttore del Consorzio in cambio di agiate vacanze.[15] Nel luglio 2017 la Giunta per le Immunità del Senato ha proposto all'Aula, che ha votato a favore, di autorizzare l'utilizzo di una sola intercettazione telefonica sulle ventuno richieste dalla Procura. Sempre nel luglio dello stesso anno la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per tali accuse. Nel dicembre 2018 la Giunta del Senato ha negato (con i voti di Lega, Pd, Forza Italia) l'autorizzazione al processo.[15]
Nella seduta del 23 dicembre 2017 il Senato della Repubblica ha sollevato con 188 voti favorevoli e 18 contrari presso la Corte Costituzionale il "conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato" ritenendo lese le prerogative parlamentari della Bonfrisco dalla parte d'indagine vertente sull'attività legislativa.