Anjar
Anjar (in arabo عنجر?, ʿAnjar), nota anche come Haouch Moussa (in arabo حوش موسى?, Ḥawsh Mūsá), è un villaggio situato in Libano, nella valle della Beqa', non molto distante dalla strada che collega Damasco e Beirut. La cittadina è nota soprattutto per essere un centro archeologico di notevole importanza. La grande maggioranza degli abitanti è costituita da armeni. StoriaIl moderno villaggio venne fondato da immigrati armeni originari del Mussa Dagh; la comunità migrò in Libano nel 1939, in seguito alla cessione del Sangiaccato di Alessandretta alla Turchia da parte del mandato francese.[1] A partire dagli anni della guerra civile in Libano Anjar divenne quartier generale delle forze armate siriane di stanza in Libano.[2] ArcheologiaDal punto di vista storico e culturale la cittadina deve la sua importanza al complesso architettonico di epoca omayyade, che si ritiene sia stato edificato dal califfo Walīd I. Si tratta di un insediamento fortificato e cinto da mura che riprende il modello urbanistico ellenistico-romano: il cardo maximus e il decumanus maximus dividono infatti l'area urbana in quattro settori identici. L'incrocio tra i due assi è segnato da un tetrapilo in stile tardo romano-bizantino. La città comprendeva anche terme e botteghe, ma i resti più importanti sono quelli relativi all'edilizia residenziale e in particolare i due palazzi con arcate e fregi in pietra. Con la fine della dinastia omayyade e l'avvento della dinastia abbaside nel 750, la città venne abbandonata e cadde in rovina. Fu riscoperta in maniera pressoché casuale intorno al 1950, anche se per l'esattezza gli scavi che hanno portato alla luce i resti del complesso furono iniziati già nel 1949. Galleria d'immaginiNote
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