Gli Amici del Vento sorsero come gruppo nell'anno 1975 su iniziativa di Carlo Venturino, all'epoca militante neofascista e studente di medicina (autore di alcuni brani suonati con gli amici tra i quali Noi, Vecchi amici, Trama nera, e di Nel suo nome, scritto a seguito dell'omicidio di Miki Mantakas[6]), Cristina Constantinescu, sua fidanzata e cantante, il fratello Marco Venturino alla seconda chitarra e Guido Giraudo dirigente del FUAN milanese, come presentatore. Le loro canzoni cominciarono a diffondersi tra i giovani di destra e così il gruppo tenne i primi concerti.[7] Nel 1976 l'esordio a Roma, in uno storico concerto al Teatro delle Muse, organizzato dal gruppo femminista "di destra" Éowyn. Il manifesto serigrafato che pubblicizzava il concerto, fu disegnato da Flavia Perina. È del 1977, incisa con mezzi assolutamente non professionali la prima audiocassettaTrama nera.
Il periodo di massima attività
Seguì un periodo di maggiore attività con partecipazioni a concerti e manifestazioni. Vennero incise nuove canzoni, tra cui quella che dà il titolo alla seconda audiocassetta, Girotondo. Sempre nel 1977 si aggiunse al gruppo anche il fratello di Cristina, Fabio, alla chitarra. L'ultimo scorcio degli anni settanta vide anche la nascita dei Campi Hobbit, i raduni nazionali organizzati dai giovani del Movimento Sociale Italiano, ai quali parteciparono i cantanti e le band di musica alternativa del tempo, dove gli Amici del Vento riscossero un ampio successo.[8] Dopo pochi anni, però, la diminuzione delle tensioni politiche e gli impegni di lavoro dei fratelli Venturino fecero affievolire l'attività del gruppo, che si ridusse: vennero scritte nuove canzoni come Scudiero e Patria senza essere pubblicate. Una caratteristica riconosciuta al gruppo da Stefano Pivato, oltre al suo schieramento politico, è il richiamo alla mitologia e alle leggende modioevali nord-europee.[9]
La morte di Carlo e la fine del gruppo
L'ultimo concerto di Carlo fu nel 1983 all'Associazione Nazionale Paracadutisti di Milano, tenutosi in memoria di due parà deceduti. Poche settimane dopo, il 27 dicembre, il fondatore del gruppo morì in un incidente di moto. Si persero le tracce dei restanti membri per tre anni, quando il fratello Marco Venturino, oggi affermato medico e primario ospedaliero e scrittore (i suoi tre romanzi sono stati pubblicati dalla Mondadori),[10] decise di tenere un concerto a Milano in ricordo del fratello scomparso. Vennero scritte nuove canzoni e pubblicate quelle inedite di Carlo, riunite in una terza musicassetta: Vecchio ribelle, del 1993; i concerti ripresero, anche se non intensi come una volta, insieme ad altri gruppi dell’area neofascista. Nel 1996 uscì anche il primo CD, intitolato Progressista Rap, inciso con mezzi professionali. Poco alla volta tutti i membri del gruppo originale abbandonarono, Fabio tentò la carriera da solista. Rimase solo Marco che ingaggiò altri membri, la loro ultima esibizione pubblica fu del 1997, al concerto del ventennale della nascita della musica alternativa, organizzato con il patrocino degli assessorati alla cultura della Regione Lombardia e del comune di Monza e considerato da alcuni come l'avvio di uno sdoganamento della musica alternativa di destra al difuori del ristretto gruppo dei militanti.[11]. L'esibizione venne incisa l'anno seguente su doppio CD intitolato proprio Concerto del Ventennale.
Il gruppo si è riunito nuovamente il 2 maggio 2010 per un concerto nell'ambito della Giornata per Sergio Ramelli al Lido di Milano.[12] mentre Giraudo ha pubblicato un ultimo CD intitolato appunto Opera Omnia. Per decenni dopo la fine dell'attività del gruppo alcune delle sue canzoni sono state assunte come inni dai militanti di destra sociale italiani[13].
Il 16 dicembre 2013 un concerto in memoria del fondatore del gruppo Carlo Venturino, previsto inizialmente a Milano presso il teatro Manzoni di proprietà Fininvest[14], venne spostato dopo una segnalazione dell'"Osservatorio democratico" alla più periferica discoteca Madison, in zona viale Certosa[15].
Discografia
Trama nera (1977)
Lato A
Noi – 3:13 (Carlo Venturino)
Vecchi amici – 2:34 (Carlo Venturino)
Lettera a un bambino buttato via – 3:31 (Carlo Venturino)
Fior tra i capelli – 2:18 (Alberto Clivati – Carlo Venturino)
La ballata del compagno – 5:21 (Carlo Venturino)
Nel suo nome – 2:23 (Carlo Venturino)
Durata totale: 19:20
Lato B
Incontro – 3:14 (Carlo Venturino – Marco Venturino)
Camice bianco – 3:26 (Carlo Venturino)
Dedicata ad una margherita nata su un muro di un carcere – 3:04 (Carlo Venturino)
^Italia tricolore, 1946-1989: cronologia, personaggi, giornali : dalla nascita della Repubblica al crollo del muro di Berlino, Federico Gennaccari, ed. Fergen, anno 2006, pag. 397