Figlio d'un sarto e ultimo di sei figli, iniziò la carriera come filodrammatico sul palcoscenico di un teatrino del Vomero. Nel 1935 fu coscritto per la Guerra d'Etiopia e combatté in Abissinia. Nel 1941, poco prima di essere richiamato alle armi per la Seconda Guerra mondiale, vinse il concorso nazionale per artisti bandito dalla Radio italiana.[1]
Di questo periodo furono le sue interpretazioni di Na sera 'e maggio (1938) e Villa triste (1941).
Tra le canzoni delle quali fu il primo interprete, si ricordano: Tu ca me fai suffrì (1944), Acquarello napoletano (1947), Pusilleco 'nsentimento (1949), Canzona amalfitana (1952), 'O filobus (1953) e Giuvanne cu' 'a chitarra (1955), che dopo pochi mesi divenne un grande successo di Renato Carosone.
Fu grande amico di Eduardo De Filippo e di Antonio De Curtis in arte Totò che negli anni ‘50 gli affidò la sua canzone “Ddoie strade”, di cui Amedeo è stato primo interprete.
Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Pariante, Amedeo, di Virgilio Savona e Michele Straniero, pagg. 1291-1292