Con il sindaco Abbiati, Alessandria fu il primo comune capoluogo di provincia ad avere una giunta di centro sinistra[senza fonte].
Per la prima volta dal dopoguerra fu varato un piano quadriennale con provvedimenti selezionati in modo tale da promuovere lo sviluppo economico, sociale e demografico della città. Esigenza primaria fu quella di richiamare insediamenti industriali provenienti anche dall'estero; si ottenne che la Fiat costruisse una filiale sul terreno da essa acquistato tempo prima, dando lavoro a 250 operai. Circa 2 000 lavoratori furono poi assunti dall'industria Michelin insediatasi nella zona attrezzata di Spinetta[2].
Fu ricostruito il teatro municipale distrutto nel 1944 dai bombardamenti, fu realizzata la scuola media A. Vochieri e, nel settore assistenziale, fu ultimata la nuova casa di soggiorno per anziani, capace di ospitare 350 persone.
Per diretto interessamento del sindaco Abbiati fu possibile realizzare, presso il liceo musicale successivamente divenuto conservatorio, la prima edizione del concorso internazionale di chitarra classica, grazie alla competenza musicale del dott. Michele Pittaluga, nominato dalla giunta presidente del conservatorio.
Nel 1967 il sindaco Abbiati fu invitato dal Governo Federale degli Stati Uniti d'America a compiere, tra i dieci politici europei scelti ogni anno per un viaggio di informazione politico-amministrativa. In tale occasione venne insignito dal sindaco di New Orleans in Louisiana della cittadinanza onoraria[senza fonte].
Eletto deputato nel 1968, fu vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai[3] e Capo Delegazione per missioni governative in Giappone e Nuova Zelanda.
Note
^V. Colli, I ragazzi di Piazza Mentana, storia senza fine di un'amicizia senza fine, ISRAL, Torino, 2009, passim; ISBN 978-88-8012-483-2
^V. Pessot, Alessandria ieri, un passato ancora presente - mezzo secolo di vita politica cittadina, Litografia Viscardi, Alessandria, 2012, p. 135 ss.
^V. Chiarenza, Il cavallo morente. Storia della Rai, Franco Angeli editore, Milano, 2002, p. 143; ISBN 88-464-3793-4