Gli Alydidae sono generalmente rappresentati da un corpo snello, di forma oblunga, con appendici allungate e con tegumento dai colori scuri. È frequente il mimetismo batesiano, con l'imitazione, nelle forme e nelle colorazioni, di Imenotteri predatori quali le vespe e, nel caso degli stadi preimmaginali, le formiche.
Il capo è grande, isodiametrico, largo quanto il protorace, provvisto di ocelli e con antenne e rostro composti da quattro segmenti.
Il torace mostra il pronoto subtrapezoidale, con il margine posteriore largo quanto il capo o poco più e con mesoscutello relativamente piccolo e nettamente più stretto. Le emielitre hanno la membrana percorsa da una fitta nervatura. L'addome è provvisto di tricobotri negli uriti III-VII in posizione laterale o ventrale.
Biologia
Gli Alydidae sono insetti fitofagi che si nutrono a spese di organi epigei o di semi. È stata riscontrata una certa specializzazione tassonomica all'interno della famiglia, per cui alcuni Alididi si nutrono generalmente a spese di Leguminose e altri a spese di Graminacee. La letteratura cita anche casi di danno alle specie agrarie, come nel caso di Leptocorisa acuta, che si rivela un fitofago dannoso al riso, causando anche perdite dell'intero raccolto, o di Riptortus linearis, occasionalmente dannoso alla soia.
Distribuzione e habitat
La famiglia è cosmopolita, con una larga diffusione in tutto il mondo, ma la maggior parte delle specie si rinviene nelle regioni tropicali e subtropicali.
Sistematica
La famiglia comprende circa 250 specie distribuite in oltre 40 generi. Gli schemi tassonomici trattati in letteratura fanno capo a due differenti interpretazioni[1].
La prima interpretazione, proposta da AHMAD (1965)[2], ha riscosso un'ampia condivisione, fino agli anni novanta, dalla molti autori[1] ed è tuttora adottata da alcune classificazioni[3]. Tale classificazione suddivide la famiglia in tre sottofamiglie:
Alydinae
Leptocorinae
Microelytrinae
La seconda interpretazione fa capo ad una proposta di Schaefer (1965)[4], successivamente suffragata dalle ricerche filogenetiche di Li & Zheng (1993) e sostituita da una revisione completa di Schaefer (1999)[5].
Alla luce di tali acquisizioni la famiglia viene attualmente suddivisa in due sottofamiglie[6]:
^ I. Ahmad, The Leptocorisinae (Heteroptera: Alydidae) of the world, in Bulletin of the British Museum of Natural History, vol. 5, Suppl., 1965, pp. 1-156.
^ C.W. Schaefer, The morphology and higher classification of the Coreoidea (Hemiptera: Heteroptera). Parts III. The families Rhopalidae, Alydidae, and Coreidae, in Publications of the Entomological Society of America, vol. 5, 1965, pp. 1-76.
^ C.W. Schaefer, The higher classification of the Alydidae (Hemiptera: Heteroptera), in Proceedings of the Entomological Society of Washington, vol. 10, n. 1, 1999, pp. 94-98.
(EN) Family Alydidae, in Australian Faunal Directory, Australian Government, Department of the Environment, Water, Heritage and the Arts. URL consultato il 6 marzo 2009.
Ângelo Moreira da Costa Lima. XXII. Hemípteros in Insetos do Brasil. Tomo 2. Escola Nacional de Agronomia, 1940, 89-91. (in portoghese).