Nel 1809 divenne membro della "Società degli amici delle Scienze".[2] Due anni prima di morire ricevette l'incarico di insegnare al Kremenec' Liceum, istituto dove assunse il ruolo di direttore.[2] Nel 1819 l'Università di Vilnius gli conferì il titolo di membro onorario.[2]
Opere
Se il talento dello scrittore si evidenziò già in giovane età, grazie al romanzo, ispirato a Voltaire, intitolato Gianni e Nico e alle tragedieLes Incas e Kora e Alonso, l'operetta del 1816Il proprietario terriero, ovvero della proprietà terriera in Francia, influenzata da un'opera di Delille, lo rese ancora più noto, grazie alle pregevoli descrizioni della natura e della vita rurale.[3]
Nello stesso anno ottenne grande successo il suo Inno per l'anniversario della proclamazione del Regno di Polonia.[4]
Il suo lavoro che lo rese celebre, e che ancora oggi appare popolare e amato, fu la tragedia Barbara Radziwiłkowna (1811), ispirata alla vita della regina Barbara Radziwiłł, moglie di Sigismondo II Augusto.[4] L'opera fu influenzata dai tragici francesi, soprattutto da Racine, e si caratterizzò per un'alta tensione drammatica e per un'acuta passione dei personaggi, che risultarono gli elementi basilari e dinamici dell'azione dell'opera.[3]
Opere principali
Jasio i Mikołajek przez Woltera. Z francuskiej prozy wykład na rymy polskie, 1786;
Kora i Alonzo (tragedia);
Kodrus (tragedia),
Do Zofii (poema giovanile);
O przyjaźni w porównaniu jej z miłością, z okoliczności samobójstwa Ciszewskiego (poema giovanile);
Do Stanisława Trembeckiego. Naśladowanie drugiej satyry Boalego o trudności rymowania (poema), 1805;
Do Tadeusza Kościuszki nad Bastylią (poema), 1789;
Myśli do projektu formy rządu co do szlachty mniej majętnej, 1790;
Pochwała Kościuszki 1792;
Pieśń ochotników (poema), 1794;
Epigramma na powstanie Krakowa i Warszawy r. 1794, 1794;