Alessandro Seppilli
Alessandro Seppilli (Trieste, 7 maggio 1902 – Perugia, 2 febbraio 1995) è stato un igienista e politico italiano nonché sindaco di Perugia dal 1953 al 1964. BiografiaDopo gli studi in Medicina e chirurgia all'Università di Firenze, iniziò la carriera universitaria a Padova, come assistente di ruolo in Igiene, poi passò a Modena, come professore incaricato nella stessa disciplina, ruolo che fu costretto ad abbandonare nel 1938, a causa delle leggi razziali[1]. Nel 1939, con la moglie Anita e il figlio Tullio, si trasferì in Brasile, a San Paolo, dove diresse una casa farmaceutica. Rientrato in Italia, tornò a Modena, incaricato dal 1946 al 1948[2]; nel 1949 diventò ordinario di Igiene all'Università di Perugia. In collaborazione con l'OMS, creò a Perugia nel 1954 il Centro sperimentale dimostrativo per l'educazione sanitaria della popolazione, da cui nascerà nel 1958 la Scuola per l'educazione sanitaria[3]. Ricopre importanti incarichi nel Consiglio superiore di sanità, nell'Istituto Italiano di Medicina Sociale, nell'Unione internazionale dell'educazione sanitaria[4]. Fonda e dirige le riviste Educazione Sanitaria e Promozione della Salute e La Salute Umana. Tra i più attivi sostenitori della riforma sanitaria[5], con Giovanni Berlinguer diresse per Il Pensiero Scientifico Editore la collana Società e Salute in cui venne pubblicato nel 1977 il libro manifesto La Riforma Sanitaria. Fu sindaco di Perugia per il PSI dal 1953 al 1964. Allo scopo di favorire le ricerche e la diffusione di una cultura della salute, nel 1987 costituì a Perugia la Fondazione Angelo Celli, intitolata al noto scienziato e politico italiano[6]. Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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