Dopo la sua nascita a Torino, suo padre emigra in Svizzera a Ginevra. Dal 1916 al 1919 studia Architettura alla Scuola delle Belle Arti di Ginevra.[1] Nel 1920 aderisce al Movimento Futurista[2] (fino al 1923).
Fu anche designer, critico d'arte e insegnante.[3]
Nel 1928 è uno dei membri fondatori dei CIAM (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne) con, fra gli altri, Charles-Edouard Jeanneret detto Le Corbusier.[4]
È uno dei membri fondatori, a Losanna nel 1945, della Scuola di Architettura "Athenaeum".[5] Scrisse Gli Elementi dell'Architettura Funzionale nel 1932, che fu riedito più volte assumendo per ultimo il titolo di Encyclopédie de l'architecture nouvelle (1954),[6][7] divenendo uno dei teorici del Razionalismo italiano.[8]
Dal 1949 al 1953 fonda e dirige a Firenze insieme a Fiamma Vigo la rivista d'arte Numero. Arte e letteratura,[9] pubblicazione poliedrica, dedicata alle nuove avanguardie artistiche italiane e straniere[10].
Ha contribuito alla fortuna critica delle prime esperienze artistiche razionaliste ed astratte italiane, facendo conoscere in ambito internazionale i lavori degli astrattisti comaschi quali Manlio Rho e Mario Radice.[11]
Alberto Sartoris ha dato l'insieme dei suoi archivi alla Scuola Politecnica di Losanna (EPFL).[12]
1969 - Progetto di un villaggio scolastico a Lutry
1969-1971 - Realizzazione di un gruppo di ville nel Cantone del Vaud
1983-1988 – Stabilimenti Lesieur et Labeyrie (in collaborazione con E. Cattani e P. Pastellas) a Dunkerque e Biarritz, Francia
1980-1995 – Centro polifunzionale a Carignano che raggruppa municipio, museo, biblioteca, teatro-sala polivalente, scuola Professionale, una piazza verticale e un parcheggio sotterraneo
I suoi scritti
Antonio Sant'Elia, Milano, 1930.
Gli Elementi dell'Architettura funzionale, Milano, Ulrico Hoepli Editore, 1932.
Alberto Sartoris. Mezzo secolo di attività, catalogo della mostra a cura di Alberto Abriani, Torino, Galleria d'arte Martano, 1972.
Progetti e assonometrie di Alberto Sartoris, Roma, Officina edizioni, 1982.
L'architettura metafisica di Alberto Sartoris. Teatro privato di Riccardo Gualino 1923-25, Macelleria di Monza e New York 1926-27 ed altre cose, Torino, Martano editore, 1983.
Lorenzo Bocca, Enrico Ferrari, Alberto Sartoris - opere 1920-1985, Cremona, Turris, 1987.
Alberto Sartoris e il '900, tutte le architetture, Roma, Gangemi Editore, 1990, ISBN 9788874483983.
Jacques Gubler e Alberto Abriani, Alberto Sartoris. Dall'autobiografia alla critica, Segrate, Electa, 1990, ISBN 978-8843531615.
Luisa Pianzola, Alberto Sartoris. Da Torino all'Europa, Milnano, Milano, Alberto Greco Editore, 1990.
Alberto Sartoris. Novanta gioielli, catalogo della mostra a cura di Alberto Abriani e Jacques Gubler, Torino, Mazzotta, 1992.
Luisa Pianzola, Prima del Progetto, disegni della formazione di Alberto Sartoris, Milano, Sapiens Edizioni, 1993.
Alberto Sartoris. Chiese 1920-1995, a cura di Daniela Pastoris, Roma, Gangemi Editore, 1997, ISBN 9788874487639.
Marina Sommella Grossi (a cura di), Alberto Sartoris. L'immagine razionalista 1917-1943, catalogo della mostra, Segrate, Electa 1998, ISBN 978-8843565788.
Alberto Sartoris, La matière et le dessin, con scritti di Steven Holl, Paola Iaccucci, Camilla Cristina Fronzoni, Marina Sommella Grossi, catalogo della mostra tenutasi nel febbraio marzo 1998 presso la A.A.M. Architettura Arte Moderna di Milano, Roma, Edizioni A.A.M. Architettura Arte Moderna, 1998.
Christian Leprette, L'itinéraire magique d'Alberto Sartoris, Firenze, Alinea, 2005, ISBN 978-8881259434.
Fonti archivistiche
Archives de la construction moderne-EPFL, Losanna, Fondo Alberto Sartoris (0172), 1901-1998
Documentari
Alberto Sartoris, la memoria di un secolo, di Andres Pfaeffli e Elda Guidinetti (1994)