Albert Ulrik BååthAlbert Ulrik Bååth (Malmö, 13 luglio 1853 – Göteborg, 2 agosto 1912) è stato uno scrittore e poeta svedese. BiografiaAlbert Ulrik Bååth nacque a Malmö nel 1853,[1]figlio di Västra Vemmerlöv Lars (Lorentz) Andreas Bååth e di Alfhilda Lundblad.[2] Studiò alla scuola pubblica di Malmö, dove ottenne il diploma il 27 maggio 1871, poi alla Università di Lund fino al 1877; dopo di che frequentò l'Università di Copenaghen fino al 1881, quindi effettuò viaggi di studio in Germania, Austria, Ungheria, Belgio e Paesi Bassi durante gli anni ottanta.[2][3][4] Ultimati gli studi incominciò la carriera di insegnante, dapprima di letteratura nordica all'Università di Göteborg dal 1891 al 1911, assieme alla carica di curatore del Museo di Göteborg dal 1891; inoltre fu membro dell'Accademia svedese della letteratura dal 1880.[2][3][5][4] Si sposò il 30 settembre 1894 con Emma Charlotta (Lulli) Ahlberg, figlia del produttore Karl Gustav Ahlberg.[2] Si distinse come studioso e traduttore della letteratura norrena, soprattutto delle saghe islandesi.[1][5] La sua lirica, Poesie (Dikter, 1879), Nuove poesie (Nya dikter, 1881), Sulla strada maestra (Vid allfarväg, 1884), Sulle vie verdi (På gröna stigar, 1889) e Toni svedesi (Svenska toner, 1893),[5] legata al paesaggio della Scania, che rievoca in toni di ruvido e spesso greve realismo descrittivo, con uno stile influenzato dei racconti e delle espressioni dure della poesia islandese e della fiaba,[5]pervasa da un pathos patriottico e sociale, annuncia insieme alla prosa satirica di August Strindberg l'avvento del naturalismo in Svezia.[1][3] Si dedicò anche a tematiche storiche per romanzi epici, Marit Vallkulla (1887) ambientata ai tempi dei processi delle streghe a Dalarna, La storia d'amore su Björkeberga (Kärlekssagan på Björkeberga, 1892).[2] Lo studio della letteratura narrativa norrena, cui dedicò vari scritti originali, quali Studi sulla composizione di alcune saghe di stirpe islandese (Studier över kompositionen i några isländska aettsagor, 1885), Vita nordica dei primordi (Nordiskt forntidsliv, 1890), Misticismo degli antichi popoli nordici (Nordmannamystik, 1898), contribuì a dare al suo linguaggio poetico quel rilievo plastico e quella patina arcaizzante che ne costituiscono il fascino.[1] OperePoesie
Romanzi
Saggi
Note
Bibliografia
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