Inaugurato nel 1965, nel 2008 l'aeroporto è stato intitolato alla memoria di sirEdmund Hillary e Tenzing Norgay, i primi alpinisti a scalare l'Everest, nonché entrambi fautori della sua costruzione.[2]
Situato ai piedi dell'Everest, è caratterizzato dalla breve pista in pendenza e dalla particolare collocazione nel complesso contesto orografico dell'Himalaya che presenta un clima estremamente mutevole. Tuttavia nei mesi favorevoli lo scalo è molto frequentato poiché Lukla è uno dei centri abitati più vicini alle maggiori cime himalayane e gli alpinisti che si apprestano ad affrontare le scalate scelgono frequentemente questa località come base d'appoggio.[3] A questo proposito l'aeroporto di Lukla risulta strategico anche per i rapidi collegamenti in elicottero con l'aviosuperficie di Sangboche, lo scalo più vicino al campo base da dove partono le spedizioni.[4]
Caratteristiche
Situato all'altitudine di 2 846 m sul livello del mare e a soli 30 km dall'Everest, l'aeroporto di Lukla è dotato di un'unità di Servizio Informazioni Volo Aeroportuale (AFIS), di un eliporto, di un hangar, di un'area di sosta per quattro velivoli e di una pista orientata 06/24 lunga appena 527 metri e larga 20. La pista è in asfalto e ha una pendenza di circa 12 gradi per favorire l'accelerazione e la decelerazione dei velivoli. L'atterraggio degli aerei è consentito esclusivamente alla testata 06 situata a strapiombo su un alto dirupo, mentre il decollo si effettua unicamente per pista 24, la cui testata è posta a ridosso di una parete rocciosa.[1]
Non disponendo di procedure di avvicinamento strumentale (IAP)[5] e di radioassistenza, l'utilizzo dello scalo è possibile solo in accordo alle regole del volo a vista (VFR), consentito in condizioni meteorologiche ottimali (VMC) poiché lo scalo non è omologato per il volo notturno. A rendere ancora più critiche le condizioni di atterraggio e di decollo contribuisce la rarefazione dell'aria dovuta all'altitudine, che penalizza il funzionamento dei motori dei velivoli e riduce la portanza delle superfici alari; inoltre la scarsa lunghezza della pista, ricavata sul pendio della montagna, non rende possibili le manovre necessarie per effettuare un'eventuale riattaccata del velivolo in fase di atterraggio.
L'aeroporto è raggiungibile in circa trenta minuti di volo da Katmandu ed è servito quasi esclusivamente da piccoli bimotori Dornier o De Havilland,[6] e da alcuni elicotteri o mezzi di soccorso dell'esercito nepalese. Durante l'alta stagione, da aprile a ottobre, la frequenza dei voli è alta e può anche raggiungere il centinaio al giorno.[7] Tuttavia non è raro che i voli vengano annullati per la scarsa visibilità dovuta alla presenza di nuvole o per la frequente nebbia.[8]
Nelle immediate vicinanze dell'aeroporto è presente una piccola struttura alberghiera.[9]
L'aeroporto di Lukla è stato citato nel documentario Most Extreme Airports, trasmesso dal canale televisivo History.[10]
Il 9 giugno 1991 il DHC-6 Twin Otter 300 9N-ABA della Royal Nepal Airlines, in arrivo da Katmandu, precipitò nei pressi dell'aeroporto durante un tentativo di atterraggio effettuato con un approccio non stabilizzato ed in condizioni meteo sfavorevoli. I quattordici passeggeri ed i tre membri dell'equipaggio rimasero illesi.[13]
Il 26 settembre 1992 l'Harbin Yunshuji Y-12-11 9N-ACI della Nepal Airways fallì il decollo danneggiandosi irreparabilmente. I dodici passeggeri ed i due membri dell'equipaggio sopravvissero all'accaduto.[14]
Il 25 maggio 2004, durante la fase di avvicinamento all'aeroporto, il DHC-6 Twin Otter Series 300 9N-AFD della Yeti Airlines in arrivo da Katmandu precipitò uccidendo i tre membri dell'equipaggio, unici presenti su quel volo.[15]
Il 30 giugno 2005 il Dornier Do 228 9N-AEO della Gorkha Airlines uscì dalla pista durante l'atterraggio. I dodici passeggeri riportarono solo lievi ferite, ma il velivolo venne ritirato dal servizio.[16]
L'8 ottobre 2008 il volo Yeti Airlines 103 si schiantó durante la fase finale dell'atterraggio e s'incendiò, causando la morte dei sedici passeggeri e di due membri dell'equipaggio. Solo il comandante riuscì a salvarsi dal disastro.[17][18]
Il 14 aprile 2019, durante il decollo, un aereo esce di pista scontrandosi con due elicotteri parcheggiati. L'incidente ha causato tre morti e tre feriti.[19]
Note
^ab(EN) AFIS AD 2-2 (PDF), in AIP Nepal, http://e-aip.caanepal.org.np, 23 luglio 2015. URL consultato il 27 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2016).
^ Muza, SR; Fulco, CS; Cymerman, A., Altitude Acclimatization Guide, US Army Research Inst. of Environmental Medicine Thermal and Mountain Medicine Division Technical Report (USARIEM-TN-04-05), 2004. URL consultato il 5 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2009).
^Civil Aviation Report 2011-2012 (PDF), Civil Aviation Authority of Nepal. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).