Abbazia di San Michele (Anversa)
L'abbazia di San Michele ad Anversa era un'abbazia dell'ordine dei Canonici regolari premostratensi fondata nel 1124 da Norberto di Xanten e devastata durante le guerre rivoluzionarie francesi. Nel 1807 fu installato un telegrafo ottico nella torre della chiesa[1]. Gli edifici furono demoliti nel 1831. L'abbazia è stata descritta come "una delle chiese chiave e dei monumenti più significativi di Anversa dalla sua fondazione nel XII secolo fino alla sua distruzione nel XIX"[2]. StoriaFino al 1124 la chiesa collegiata dedicata a San Michele e servita da 12 canonici secolari era l'unica chiesa parrocchiale di Anversa. Nel 1124 il capitolo fu riformato da San Norberto come un'abbazia premostratense. Gli edifici dell'abbazia si trovavano tra quelle che ora sono le strade Kloosterstraat e Sint-Michielskaai, e Sint-Jansvliet a nord e la Scheldestraat (Kronenbrugstraat) a sud. L'abbazia ottenne ampi tratti di terra ad Anversa e nei dintorni, come le signorie di Kiel e Beerschot, la terra di Haringrode e Zurenborg, e fino al 1674 Berendrecht e Zandvliet, che contribuirono a plasmare definitivamente il territorio di Anversa. L'abbazia fu in parte distrutta dall'esercito francese durante la Guerra della Prima Coalizione nel 1796. Molti degli edifici furono demoliti per creare caserme militari, un arsenale navale con cantieri navali ed un servizio d'alaggio. Nel 1807 la torre della chiesa abbaziale fu dotata di telegrafo ottico. Nel 1831 le caserme francesi furono bombardate dal comandante della guarnigione olandese David Hendrik Chassé, le cui truppe occupavano la cittadella di Anversa. ArteIsabella di Borbone (1436-1465), seconda moglie di Carlo I di Borgogna, e madre di Maria di Borgogna, erede di Borgogna, morì nell'abbazia nel 1465 dove fu sepolta; nel 1476 fu eretta in sua memoria una tomba monumentale: era decorato con 24 statuette in bronzo di piangenti, figure raffigurate in piedi all'interno di nicchie, con sormontata un'effige in bronzo della stessa Isabella. I resti dei piangenti sono ora conservati nel Museo Statale di Amsterdam e nel M - Museum Leuven. Il resto della tomba, insieme alla statua di Isabella, è conservata nella cattedrale di Anversa. Nel XVII secolo il monastero era ben noto come mecenate delle arti, commissionando opere ai maggiori pittori di Anversa come Peter Paul Rubens, Antoon van Dyck e Jacob Jordaens: nel 1624 Rubens consegnò L'adorazione dei Magi una monumentale pala d'altare. L'opera fu rubata durante l'occupazione francese e dopo il 1815 fu restituita al Museo reale di belle arti di Anversa. Il pavimento con molte lapidi è stato spostato nella Cattedrale di Nostra Signora, che aveva perso il pavimento durante l'occupazione francese. Il banco della comunione del XVIII secolo ed il confessionale si trovano ora nella chiesa di Santa Gertrude a Bergen op Zoom (Paesi Bassi). AbatiElenco risalente al 1709 di Jean François Foppens, Historia episcopatus Antverpiensis[3] (Joannes Franciscus Broncart, Liegi, 1717), pp. 147–150.
SepoltureNella chiesa sono sepolti:
Note
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