ASSEFA Italia
L'ASSEFA Italia O.N.G. è una associazione di volontariato fondata nel 1969[1] e riconosciuta dal 2002 come O.N.G. dal Ministero degli Esteri italiano.[2] Il nomeASSEFA è l'acronimo di Association For Sarva Seva Farms (in italiano Associazione per le fattorie al servizio di tutti). Si ispira alla visione gandhiana della nonviolenza e opera nel campo del sostegno all'autosufficienza economica a livello di piccole comunità rurali[3] in collaborazione con ASSEFA India, una O.N.G. indiana.[4] La storiaNell'ambito più generale del movimento Sarvodaya (benessere di tutti) all'inizio degli anni cinquanta del Novecento nacque in India il Bhoodan, letteralmente il dono della terra. Esso fu fondato da Vinoba Bhave, uno dei discepoli prediletti di Gandhi: l'idea base era quella di convincere i latifondisti locali a donare parte delle loro terre ai contadini più poveri in modo da alleviarne il gravissimo stato di indigenza. Vinoba percorse a piedi l'India per 14 anni raccogliendo 4.193.579 acri di terreno (circa 1.700.000 ettari). I terreni donati erano però in buona parte aridi e abbandonati da anni ed i potenziali beneficiari non disponevano dei mezzi tecnici ed economici necessari per metterli a coltura. Nel 1969 un professore di Sanremo, Giovanni Ermiglia, nel corso di un suo viaggio nel Tamil Nadu contattò alcuni operatori del Bhoodan ed ebbe l'idea di raccogliere in Italia i fondi necessari perché alcune famiglie di contadini potessero avviare la coltivazione di questi terreni rendendosi così economicamente indipendenti.[5] L'iniziativa ebbe un buon successo e fu costituita l'associazione ASSEFA a supporto delle Sarva Seva Farms (letteralmente Fattorie al Servizio di Tutti), le realtà rurali che in India davano attuazione concreta al movimento del Bhoodan.[4] Nei suoi primi anni di attività l'associazione collaborò attivamente con il Movimento sviluppo e pace[6] e con il Sermig, due importanti realtà del volontariato torinese guidate, rispettivamente, da Giorgio Ceragioli e da Ernesto Olivero.[7] Nel 1978 fu fondata l'ASSEFA India, in Tamil Nadu[8], come controparte indiana dell'omologa associazione italiana.[4] La strategia di azione passò da un intervento mirato alle singole famiglie di agricoltori alla partecipazione di interi villaggi e dei loro tradizionali organismi di autogoverno, i Gram Sabha. Queste assemblee vennero coinvolte anche nell'autogestione economica dei progetti e nella creazione di Gram Kosh, una sorta di banche di villaggio che gestiscono fondi locali per sostenere le attività produttive e fare fronte ad eventuali emergenze.[9] Il campo d'azione, inizialmente limitato alla stato del Tamil Nadu nel sud dell'India, si ampliò sia geograficamente che come tipologia di interventi; questa da un semplice supporto alle attività agricole passò a coinvolgere campi come quelli di educazione, microcredito[10] e del miglioramento della condizione femminile. Nel 2015 i servizi forniti da ASSEFA in India coinvolgevano circa un milione di famiglie rurali e 10.000 villaggi.[11] Nel 1998 ASSEFA Italia si è costituita in ONLUS e a partire dal 2002 è stata riconosciuta come ONG dal Ministero degli Esteri italiano.[2] Sul territorio italiano l'associazione si è poi radicata con gruppi locali autonomi costituiti in diverse città e coordinati dall'associazione nazionale che ha sede a Sanremo (IM). Negli ultimi anni ai progetti di sviluppo si sono affiancate le c.d. adozioni a distanza (più propriamente sostegno a distanza), alle quali l'associazione destina circa 2/3 dei fondi raccolti.[4] Campi di intervento
Gruppi localiASSEFA Italia coordina la collaborazione con ASSEFA India di vari gruppi locali giuridicamente indipendenti tra loro e dotati ognuno di un proprio statuto. Questi gruppi sono presenti nelle città di Alessandria, Catania, Genova, Milano, Reggio Calabria, Roma, Sanremo (IM), Torino e Verona.[4] Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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