11º Reggimento genio guastatori
L'11º Reggimento Genio Guastatori è un reparto dell'Esercito Italiano con sede a Foggia. StoriaIl 1º marzo 1928 si forma l'11º Reggimento Genio su un battaglione zappatori-minatori, un battaglione telegrafisti, un battaglione teleferisti e tre colombaie. All'inizio del secondo conflitto, il reggimento diviene centro di mobilitazione e tramite il deposito costituisce numerosi reparti delle varie specialità (fra i quali il III battaglione misto "Julia"); si scioglie nel settembre 1943 ad Udine. DopoguerraIl 1º novembre 1975 ha vita il 132º Battaglione Genio Pionieri "Livenza", ottenuto per trasformazione del Battaglione genio pionieri "Ariete", formato il 1º luglio 1958 e discendente dal CXXXII battaglione misto della 132ª Divisione corazzata "Ariete" che ha operato in Africa Settentrionale sino al 25 novembre 1942; il 132º riceve la Bandiera dell'11º reggimento e tramanda anche le tradizioni del CXXXII battaglione. Dal 1º agosto 1986 diviene 132º Battaglione Genio Guastatori "Livenza" ma il 1º aprile 1991 ritorna nella specialità Pionieri. Il 23 giugno 1993 il battaglione è inquadrato nell'11º Reggimento Genio Pionieri alle dipendenze del neo costituito Raggruppamento Genio. Reggimento genio guastatoriIl 13 novembre 2000 assume la configurazione di reggimento guastatori e assume l'attuale denominazione. Nel corso del 2001 viene assegnato alla Brigata "Pinerolo" del "2º Comando Forze di Difesa" o COMFOD 2 e dal gennaio 2002 lascia la sede storica di Motta di Livenza per trasferirsi a Foggia. L'11º Reggimento genio guastatori fa parte della Brigata meccanizzata "Pinerolo" della divisione Acqui, che dal 2016 dipende gerarchicamente dal Comando Forze Operative Sud. Struttura
Soccorso alla popolazione
OnorificenzeNella sua storia l'11º Reggimento genio guastatori ha meritato le seguenti onorificenze alla bandiera:[6] Alla bandiera«Decreto 4 gennaio 1978 (al 132º battaglione genio pionieri "Livenza")
Accorreva prontamente nelle zone del Friuli devastate dalle scosse sismiche del 6 maggio 1976, impegnandosi con tenace ed instancabile opera nel soccorso alle popolazioni duramente colpite. In condizioni di estrema difficoltà, provvedeva, con abnegazione e spirito di sacrificio, alle più urgenti demolizioni ed a ristabilire la viabilità interrotta da frane. Contribuiva altresì con generoso slancio e risparmio di energie, alla sistemazione di tendopoli. Mirabile esempio di coesione e di umana solidarietà.»
— Friuli 6 maggio 1976 - 30 aprile 1977. «Decreto 13 luglio 1849
Per essersi distinta nella battaglia di Novara (23 marzo 1849). (Alla 3ª Compagnia del Corpo Reale Genio, poi 2^ dell'11º reggimento genio)»«Decreto 6 marzo 1968 (Al battaglione genio pionieri "Ariete").
Con altruistico slancio ed elevato senso del dovere, si prodigava nelle difficili operazioni di soccorso a popolazioni colpite da una violenta alluvione. (Veneto 4 - 28 novembre 1966)»
— Veneto 4 - 28 novembre 1966. SimboloScudoInquartato a croce di S. Andrea. Nel primo d'azzurro al silfio d'oro reciso di Cirenaica. Nel secondo di rosso alla croce d'argento accantonata in capo da due stelle dello stesso di otto raggi (Treviso). Nel terzo d'azzurro attraversato da una testa d'ariete d'oro innestata a una trave spezzata. Nel quarto di rosso alla croce d'argento caricata in cuore di una stella d'azzurro a cinque raggi (Piemonte). In cuore uno scudetto di argento alla fascia di rosso, caricata da una stella (Bolzano). OrnamentiSullo scudo corona turrita d'oro, accompagnata sotto da nastri annodati nella corona, scendenti e svolazzanti in sbarra e in banda al lato dello scudo, rappresentativi delle ricompense al Valore. Sotto lo scudo su lista bifida d'oro, svolazzante, con la concavità rivolta verso l'alto, il motto "Peritus et audax". Armi e mezzi in dotazioneArmamento
Mezzi
Note
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